
11 assessori tra cui sei donne e quattro esterni. Il commento di Raffaele Petrarulo
Nella tarda mattinata di ieri il neo sindaco Stefano Lo Russo ha presentato la nuova Giunta che si riunirà in settimana per la distribuzione delle deleghe e tra fine settimana e l’inizio di novembre dovrebbe essere operativa.
Tra le prime osservazioni emerge la ridotta presenza di esponenti del PD (3), e già c’è chi mastica amaro. C’è un assessore per ogni lista della coalizione, oltre alla componente tecnica scelta direttamente dal sindaco e precisamente: la vice sindaca Michela Favaro, Paolo Mazzoleni, proveniente da Milano all’Urbanistica, Rosanna Purchia di Napoli, alla Cultura dopo essere stata nominata a suo tempo dal Governo, commissaria al Regio e Gabriella Nardelli al Bilancio ed alle partecipate.
Evidenziamo le competenze di sindaco ed assessori
Sindaco
Stefano Lo Russo, professore ordinario di Geologia al Politecnico: deleghe a Fondi europei e Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), Città universitaria, Comunicazione, Promozione della città e relazioni internazionali, Avvocatura
Assessori esterni
Michela Favaro, avvocato, giurista d'impresa in società multinazionali dell'automotive: vice sindaca con deleghe a Personale, Patrimonio, Legalità e Appalti
Paolo Mazzoleni, attuale presidente dell’Ordine degli architetti di Milano: Urbanistica, Edilizia privata e Grandi infrastrutture, Arredo urbano, Spazio pubblico
Gabriella Nardelli, esperta di bilanci, ha firmato quello di Roma Capitale: Bilancio e Società partecipate
Rosanna Purchia, ex commissaria del Teatro Regio: Cultura
Assessori Pd
Chiara Foglietta: Mobilità e trasporti, Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Servizi cimiteriali
Gianna Pentenero: Lavoro, Attività produttive, Polizia municipale, Città metropolitana e metromontana
Mimmo Carretta: Sport, Grandi eventi, Turismo e Rapporti con il Consiglio comunale
Assessore Torino Domani
Francesco Tresso: Cura della città, Protezione civile, Servizi civici e Decentramento
Assessore Lista civica Lo Russo sindaco
Paolo Chiavarino: Commercio e Mercati
Assessora Moderati
Carlotta Salerno: Politiche educative, Giovani e Periferie
Assessore Sinistra ecologista
Jacopo Rosatelli: Politiche sociali, Salute, Casa e Pari opportunità.
Il commento quasi di rito del sindaco: “Ho l’onore di presentare la futura giunta comunale, abbiamo davanti un compito molto difficile ma stimolante: far ripartire la nostra città nell’interesse dei cittadini, e farlo con uno spirito rivolto al lavoro e allo sviluppo, e con una marcata impronta internazionale”
Per seguire ad evidenziare gli obiettivi del mandato:” L’obiettivo è quello di far ripartire Torino. Dobbiamo far tornare Torino più grande, più forte e dobbiamo riunirla. E’ disgregata, è diseguale e la ripartenza economica deve avere delle linee di indirizzo precise e forti. Noi abbiamo responsabilità di impiegare bene le risorse che arriveranno e di farlo ricucendo la città”
Non ci soffermiamo sul sociologismo di maniera che traspare dalle prime dichiarazioni del sindaco. Rimaniamo in attesa dell’esposizione del programma.
Capiamo la decisione di Lo Russo di orientarsi al di fuori degli stantii e compromissori circoli Torinesi, pescando a Milano l’assessore all’Urbanistica. Non comprendiamo invece la scelta napoletana dell’assessore alla Cultura, che suona un po’ uno schiaffo alla città, nelle sue articolazioni accademiche, musicali e artistiche, non ancora contaminate da tessere e appartenenze scontate.
Come lato positivo e igienizzante, non compaiono più un paio di figure opache, per non dire ambigue, sempre presenti nelle giunte di Chiamparino.
Comunque la compagine non ci pare esaltante, come il bilancino delle deleghe non lineare con la continuità dei progetti e le sinergie, per affrontare la rinascita di Torino, ma basato purtroppo sul pegno correntizio.
Pochi i commenti, al momento filtrati dal contesto politico torinese.
Riportiamo quanto ci ha dichiarato Raffaele Petrarulo, Consigliere capogruppo di Forza Italia, del consiglio comunale uscente. “Si sarebbe aspettato un assessorato unico per la sicurezza e la polizia municipale sul territorio cittadino, non inglobato invece con quello che è già grosso di suo con lavoro e attività produttive, data alla Gianna Pentero poiché questo era ed è il cavallo di battaglia che il Pd ha sempre detto, ma non ha mai cavalcato concretamente, la dimostrazione è quello di metterlo all'interno di un grosso assessorato dando quindi la possibilità nulla o quasi di seguirlo a tempo pieno e con le risorse massime possibili...”
Sugli altri nomi, prosegue Patrarulo “Il solito manuale cencelli con alcune persone che conoscono il funzionamento della macchina comunale e altre messe lì per "correnti politiche"...non si parte col piede giusto.., ma staremo ad osservare e chiedere immediatamente conto soprattutto nelle periferie”.
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Articolo pubblicato il 26/10/2021