«Il cielo oltre i muri», mostra di Claudio Guasti e Samantha Lo Presti, a Torino

I due pittori espongono presso Lo Scarabocchio Saletta d'Arte

A Torino, presso Lo Scarabocchio Saletta d’Arte, in via Domodossola n. 44, in Borgata Parella, il 13 novembre si è tenuta l’apertura della Mostra dal titolo “Il cielo oltre i muri” che propone opere dei pittori torinesi Claudio Guasti e Samantha Lo Presti.

Ha fatto gli onori di casa la pittrice Laura Lepore, esponente dell’associazione ART-TO che gestisce Lo Scarabocchio Saletta d’arte, in sostituzione del responsabile Ciro Spinapolice, temporaneamente indisposto.

Erano presenti un nutrito gruppo di artisti torinesi e di estimatori degli artisti e la presentazione è stata condotta dal dottor Ferruccio Capra Quarelli, cultore e appassionato di arte, il quale ha esordito con queste parole: «Consideriamo molto intrigante il titolo di questa doppia Personale che presentiamo oggi allo Scarabocchio.

“Il Cielo oltre i Muri” evoca tante suggestioni ma soprattutto tanti contrasti, che entrambi i nostri artisti hanno perfettamente saputo identificare: la prima come scioglimento di ogni limite, verso lo scatenamento di una fantasia creatrice di mondi “altri”. Il secondo, carpendo la paritetica importanza del limite, della differenza da sempre creata di un “dentro” opposto al suo “fuori”.

Si scontrano idealmente due visioni del mondo, che però non si combattono ma - forse inconsciamente - si completano nella Differenza, esattamente come Yin e Yang, che nel loro opposto rappresentano un simbolo di armonia, causa di equilibrio fra due energie.

Crediamo di dover però concettualizzare un minimo i due profili, anche sulla base di professionalità artistiche veramente dissimili».

L’oratore si è soffermato sulla produzione di Claudio Guasti in questi termini: «Consideriamo la filologia raccontata da Claudio Guasti.

Rappresentando il concetto di Muro, si prende la responsabilità di interpretare l'agire umano, ente pantocratore della materia e del tutto.

I suoi stupendi gatti addolciscono un sapere severo che porta sulla tela, come anche le bimbe e i suoi superbi velieri. La verità sostanziale del suo racconto è però che i muri sono tutto e tutto circondano.

Non nascondiamo il fatto ineludibile che la civiltà sia partita con l'erezione di un primo muro, a difesa di nemici reali o immaginari.

Cosa nascondono porte e persiane, se non una parcellizzazione territoriale e culturale?

Il concetto di Fuori è il mondo di Tutti e del Tutto. Dietro una porta, invece ci si nasconde, si vivono vite private, con sogni e aspettative private.

Il latino parla di Limen, la soglia, il limite non oltrepassabile che Claudio Guasti affronta come semantica filosofica.

È quindi la sua pittura esposta ai muri di Ciro Spinapolice da considerarsi come didattica?

Forse sì, in quanto parla di noi tutti, del mondo che ci circonda, e con il quale dalla nostra nascita iniziamo a confrontarci... nel limite, appunto.

Tanti muri, tante persiane e porte con le quali confrontarci quotidianamente. Questa realtà ci può apparire spesso ossessiva, parziale, annichilente. A ben vedere, però, ogni porta ci sa anche difendere dal caos della strada, dal caos della vita».

Capra Quarelli ha proseguito così analizzando le opere di Samantha Lo Presti: «A nostro avviso, Samantha usa la tela come una tavolozza di colori in-imbrigliabili, creando - almeno ne siamo convinti - una pittura veloce, nervosa, istintivamente primordiale. La tendenza è verso il blu del cielo, la libertà assoluta che si divincola da ogni limite.

Primordialità insegna però che anche il Fuoco si identifichi come forza ingestibile e archetipica... quindi il rosso, in alcuni dipinti contende al blu e ai suoi stupefacenti bianchi il protagonismo di una Forza conscia del suo titanismo.

Spesso un disco solare appare, pur senza ambizioni di protagonismo, osservando immoto i giochi di luce prodotti dai suoi pennelli.

I colori di ogni dipinto vanno dallo sfondo monocromatico o quasi, offeso da macchie indistinte di colori opposti che colano, si inseguono, si incastrano sulla tela o scendono verso il basso, tornando per forza di gravità alla matrice originale della vita.

Samantha Lo Presti è un primigenio tamburo che batte colpi verso la luna e l'infinito, o anche, per converso, verso le primordiali divinità ctonie che affascinarono e intimidirono le prime comunità umane.

Osiamo quindi l'inosabile, intravedendo in lei - al di là dei suoi gentilissimi tratti di Bella ed educata Persona - una figura di guerriera del Bello, armata dei suoi soli pennelli e di tanta maestria, in scontro frontale verso ogni controllo dell'umano esistere, onnipresente nella nostra società.

L'arte a volte questo fa... disvelare le essenze nascoste della vita, magari opposte a cosa ogni giorno crediamo di essere».

Hanno poi preso brevemente la parola i due artisti per ringraziare e commentare la loro produzione: Claudio Guasti, pacato ed esplicativo - dopo aver rimosso la curiosa mascherina autoprodotta con la riproduzione deformata del suo volto - e Samantha Lo Presti, visibilmente emozionata.

L’orario della Mostra “Il cielo oltre i muri”, che resterà aperta fino al giorno 4 dicembre 2021, sarà da martedì a sabato, dalle ore 15:00 alle 19: 30.

 

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Articolo pubblicato il 17/11/2021