Firenze – I giardinieri francesi alla corte dei Savoia

L’architettura la progettazione del giardino delle residenze sabaude in un libro di Paolo Cornaglia edito dalla casa editrice Olschki

La collana del Centro Studi delle Residenze Reali Sabaude la civiltà delle corti, edito dalla casa editrice Leo S. Olschki di Firenze si arricchisce di un altro  bel volume di Paolo Cornaglia – professore associato di  Storia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura e Design  del Politecnico di Torino - “Il Giardino Francese alla corte di Torino (1650-1773) da André Le Nôtre a Michel Bernard ).  

Il libro, strutturato  in quattro capitoli per complessive 234 pagine  a sua volta documentate attraverso 40 tavole  a colori, ti coinvolge subito anche dalla  copertina che riporta un’incisione, del 1783 della veduta della Palazzina di caccia di Stupinigi dal lato del giardino eseguita  da Ignazio Sclopis di Borgostura. Paolo Cornaglia, in un passaggio introduttivo del volume spiega :”Le motivazioni di questa ricerca, dipanata nel lungo periodo, risiedono principalmente nella volontà di ricostruire attraverso i disegni e la microfisica dei dati archivistici ciò che - quasi sempre- non è più visibile”, la grandezza e la bellezza che i giardinieri hanno realizzato tra la metà del Seicento a tutto il Settecento nelle residenze sabaude sparse per il Piemonte.

La grande quantità di materiale documentario e iconografico conservato negli archivi di Torino e Parigi, riemerge – dopo un’attenta e minuzioso studio dell’autore - la lunga stagione del giardino francese in Piemonte. Queste vicende, non nuove alla storiografia, sono qui affrontate a largo raggio e in forma sistematica. I progetti di André Le Nôtre per il parco di Racconigi e il giardino del Palazzo Reale di Torino,  e della  sua probabile visita nel 1679, sono illuminati dall’analisi della corrispondenza diplomatica fra ambasciatori,  inviati, agenti, ministri e il duca sabaudo.

Dalle carte emerge un ruolo fondamentale di De Marne , collaboratore di Le Nôtre, nel tracciare le linee generali dei nuovi giardini di Venaria Reale, pure loro affidati alla direzione di Henri Duparc, membro di una famiglia di giardinieri attiva al castello di Saint Germain en-Laye. Questi episodi esemplificano un rodato meccanismo di esportazione dei modelli francesi, diffusi attraverso l’invio di disegni, giardinieri e progettisti in tutta l’Europa. Una supremazia che prosegue nel 1739 con il conferimento della carica del Direttore al progetto  Bernard, artefice  dei giardini di Stupinigi, Moncalieri  e Agliè. Un’attività che è prossima delle ragioni del giardino formale: alla scomparsa di Bernard sono ormai maturi i nuovi orizzonti del paesaggio. Il testo è corredato di un ricco apparato iconografico che permette al lettore, non solo  a quello  appassionato, di immergersi in una lettura molto affascinante.   

Paolo Cornaglia, professore associato di Storia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, membro del Comitato Scientifico del Consorzio delel Residenze Reali Sabaude, da tempo svolge attività di didattica e ricerca nell’ambito dei giardini storici, privilegiando i secoli XVII e XVIII e il giardino formale. In questo quadro ha pubblicato :”Giardini di Marmo ritrovati”, “La geografia del gusto in un secolo di cantiere a Venaria  Reale, 1699-1798. Recentemente ha curato “Il giardino del Palazzo Reale di Torino(2019) e con Vincenzo Cazzato, il catalogo della mostra “Viaggio nei giardini d’Europa (2019).

Descrizioni immagini

Foto copertina volume

Foto 1 Ignazio Sclopis di Borgostura, “Veduta della Palazzina di caccia di Stupinigi dal lato del giardino,1783, incisione 1773 (Palazzina di caccia di Stupinigi, Fondazione Ordine Mauriziano, inv. 6800).

Foto 2 Giovanni Battista Abret, “Veduta della Reggia di Diana a Venaria Reale, 1670 circa(Torino Palazzo Madama- Museo Civico d’Arte antica, presso Reggia di Venaria Reale)

Foto 3 “ Propugnaculum cui viride nomen”, disegno di Giovanni Tommaso Borgonio, incisione anonima,  1665-1666 (Theatrum Sabaudiae 1682, vol. 1, tav. 14)

“Il Giardino francese alla corte di Torino (1650-1773). Da André Le Nôtre a Michel Bernard”, di Paolo Cornaglia, 236 pp. con 40 tav. a colori a col. Olschki, Firenze 2021 € 33.00

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Articolo pubblicato il 25/11/2021