Non solo POESIA

In difesa della libertà di pensiero

Ho incontrato (e simpatizzato con) un gruppo di poeti ardenti del sacro fuoco ispirato dalle Muse, divinità che si presentano quando le anime sono pronte a ricevere la loro voce.

Il gruppo è nato per volontà di Paolo Gera e Paolo Pera a fine novembre 2021 e venerdì 3 dicembre ha visto la luce il manifesto “FISSANDO IN VOLTO IL GELO. POETI CONTRO IL GREEN PASS” in risposta al silenzio che ha pervaso i protagonisti della Poesia italiana.

Poeti noti e altri meno, intellettuali simpatizzanti, ben radicati nella vita di tutti i giorni, contrariamente a quello che la narrazione vorrebbe immaginare con la testa fra le nuvole, si sono trovati di comune accordo nel dar voce a un dissenso profondo che resti a testimoniare il primato della cultura sull’economia.

Combattono tutti per la libertà di scelta: tra di loro ci sono vaccinati e non, ma ognuno di loro ha ben chiaro il rapporto con il proprio corpo e soprattutto con il proprio cervello.

La scelta di una delle ottanta poesie (in gran parte giunte a noi attraverso la memoria della moglie) del dissidente Osip Emil'evic Mandel'štam, rispecchia tanto l’identificazione con la resistenza al regime, quanto la volontà di esprimere attraverso le parole consapevoli un monito a chi ancora vive senza esistere, senza capire l’importanza di un momento storico senza precedenti, data l’ampiezza del fenomeno.  

 

A tu per tu, il gelo in volto io fisso:

lui fissa il nulla e io fisso dal nulla;

stirata, pieghettata senza grinze,

respirante miracolo, pianura.

 

E in povertà bianco-amido, il sole strizza gli occhi -

il suo strizzare è tranquillo, placato.

Foreste a dieci cifre: simili a quelle... E crocchia

- pane fresco - la neve dentro il mio sguardo, intatta.

 

da “Osip Emil’evic Mandel’stam, Ottanta poesie”, traduzione di Remo Faccani

Einaudi, Torino, 2009

 

SONO I POETI A ESPRIMERE LA VERA ANIMA DEL POPOLO: OGGI È DIVENTATO GRIDO…

La Poesia migliore ha sempre contestato il Potere e in questo momento storico, in questo preciso contesto geografico, tali sono le violazioni dei diritti del nostro sistema di governo, che noi in coscienza non possiamo sostenere il disimpegno e l’ignavia correnti, ma anzi vogliamo proporci con i mezzi che ci sono propri come forza tenace di Resistenza.

 

NON DOVREBBERO ESSERE I GIORNALI A “INFORMARE”?

La Poesia deve sempre sondare la verità mentre i media di stampa ufficiali spacciano la menzogna; dunque la nostra battaglia è contro la narrazione vigente e il linguaggio dominante.

 

QUALE È L’ACCUSA PIÙ INTOLLERABILE CHE RIVOLGETE A CHI HA IN MANO LE LEVE DEL POTERE?

La parola è imbrigliata, soffocata, distorta, sloganizzata, asservita ad una grossolana strumentalizzazione a scopi politici di un problema sanitario, che è diventato fin dal suo primo manifestarsi, l’occasione per rafforzare i sistemi di controllo elaborati dall’imperante neoliberalismo.

Inoltre - interviene Mario Marchisio - non dimentichiamo che questa è una dittatura transideologica, che scavalca le abituali prospettive storiche. È nuova nel senso peggiore del termine: riunisce il peggio delle ideologie totalitarie e genera nuovi mostri.

 

LA POESIA COME STRUMENTO

La poesia non è un terreno neutro, ma un campo linguistico e ideologico su cui si scontrano visioni del mondo molto contrastanti.

Su questo terreno abbiamo deciso di scendere affidandoci alle armi proprie della libera Poesia: la lucida riflessione, la fantasia, la critica, la protesta, la satira, l’irriverenza, la direzione divergente e contraria, l’invenzione linguistica.

 

AVETE AVUTO MOLTE ADESIONI?

I Poeti contro il Green Pass si sono immediatamente manifestati in molti: in pochi giorni più di quaranta attivi, tra i quali alcuni nomi illustri come Mario Marchisio, Bartolomeo Smaldone, Michele Caccamo, Ivan Crico, Carlo Molinaro, il cantautore Germano Bonaveri…

Abbiamo raccolto un seguito social non solo numeroso, ma anche qualificato con un numero impressionante di simpatizzanti, perché in fondo il sentimento di ingiustizia che ha pervaso non solo l’Italia è molto forte e spinge centinaia di migliaia di cittadini nelle piazze, nei cortei, ovunque.

 

C’È CHI HA FATTO UN RITRATTO POCO LUSINGHIERO DEI CITTADINI CHE NON HANNO ADERITO ALLA CAMPAGNA VACCINALE…

Sì, ci sarebbe da ridere se non fosse per la pericolosità della deriva che si sta profilando. A parte diversi premi Nobel, in Italia ci sono personaggi del calibro dei professori Agamben, Cacciari, Mattei, Freccero, Citro, uomini che hanno speso la vita nella ricerca e con risultati tutt’altro che trascurabili. Proprio nel giorno dell’Immacolata questi intellettuali, refrattari a qualsiasi pressione ostile e parecchio coraggiosi, hanno sfidato imposizioni e narrativa imperante formando la “Commissione Dubbio e Precauzione”. Un gruppo di professionisti difficili da contraddire nonché da silenziare…

C’è da chiedersi, una volta terminata questa follia collettiva, come riusciranno a riciclarsi non solo i politici, ma anche certi giornalisti… però non è difficile da immaginare perché il numero di camice nere diventate improvvisamente rosso fuoco dopo l’otto settembre sono state una valanga…

 

COME CONOSCERVI MEGLIO?

Continuiamo a crescere e non abbiamo intenzione di fermarci: la nostra produzione sarà continua e altrettanto sistematicamente faremo sentire la nostra voce ovunque ci sarà la possibilità.

 

POTREMO OSPITARVI CON DEGLI INEDITI?

Certamente, mai porre una simile domanda a un poeta: ne abbiamo già un certo numero e siamo pronti a condividere i nostri pensieri… poetici!

   

Inoltre ci trovate sul nostro blog

(https://gruppopoeticontroilgreenpass.blogspot.com/)

e sulla Pagina FB omonima

(https://www.facebook.com/poeticontroilgr).

  

         

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Articolo pubblicato il 11/12/2021