A Torino Centro

Storie quotidiane del cuore metropolitano

Torino centro è un luogo d’incanto, i suoi portici che nascondono mille meraviglie, le sue vie parallele, le sue piazze eleganti che mostrano un’anima barocca e liberty.

Tra i monumenti si erge regina, stagliandosi nel cielo, la Mole Antonelliana, dalla cui cupola si gode di un panorama unico al mondo: una città cullata dalle sue montagne.

Torino è una città di grandi misteri, di forze opposte come il bene e il male. La magia bianca di Piazza Castello e di Piazza Vittorio si contrappone alla magia nera di Piazza Statuto con il monumento del Frejus, in una dimensione ai confini della realtà.

Il centro di Torino affascina il visitatore, gli regala dolci note grazie al cioccolato e al bicerin sabaudo.

Questo libro ci racconta un centro di Torino dai mille colori, una zona in pieno fermento, che guarda al futuro, con un occhio sempre vigile al suo passato.

 

Mi è bastato leggere queste poche parole per innamorarmi di un libro su Torino che sta per uscire, dal titolo “A Torino Centro”. Non sembri una strettoia sul panorama urbano, è un mondo che si apre con il punto di vista degli Autori che vi hanno contribuito.

Nessuno meglio di un torinese, infatti, può cogliere pregi e difetti della sua città (“ed io lo nacqui”, come diceva il principe De Curtis, militare a Cuneo).

Questa nuova raccolta di racconti è stata curata da Loredana Cella.

Ovviamente torinese di nascita, attenta e curiosa osservatrice e amante della sua città; cresciuta tra i libri e il teatro, ha reso un omaggio d’amore al suo quartiere scrivendo “Piazza Statuto e Porta Susa”, a quattro mani con Giuliano Vergnasco (per i tipi della Graphot Editrice).

A questo libro Torino deve essere grata, per il racconto di come è nato un borgo, la sua storia, il suo presente. Ricordando personaggi, fatti, angoli caratteristici, negozi, monumenti e le trasformazioni nel tempo che lo hanno portato ad assumere l’attuale identità.

Per Edizioni della Sera ha curato due precedenti raccolte sulla città e sulla regione, “Torinesi per sempre” e “Piemontesi per sempre” con Aurora Frola.

Davvero tante le sue uscite, collaborazioni e creazioni come curatrice di antologie (nelle quali sovente si cimenta come scrittrice), sarebbe un elenco troppo, ci concentriamo sul presente che è figlio anche di quella copiosa attività letteraria.

Nel poliedrico mondo di Facebook, ha creato due pagine: “Il caffè letterario di Lory” (dove si discute liberamente di libri, musica, cinema, teatro e fotografia) e “Il cane: il miglior animale al mondo”; nel gruppo “Insoliti punti di vista” cura la rubrica “Quello che le Donne non dicono”.

 

Per un vezzo o per dare un tocco di segretezza iniziale non si conoscono ancora i nomi degli Autori dei racconti compresi in questa nuova antologia. La sorpresa della loro scoperta è rinviata all’uscita ufficiale dell’opera, che si pregia della prefazione di Enrica Tesio.

Il 23 febbraio alle ore 18 ci sarà il primo momento di incontro pubblico, alla libreria Feltrinelli di piazza C.L.N. a Torino.

Sarà un “firmacopie”, occasione di contatto a livello emozionale fra chi scrive e chi legge, in un reciproco abbandono di fiducia.

Il 18 marzo, sempre alle ore 18:00, nella splendida cornice del Circolo dei Lettori, ci sarà la presentazione ufficiale, con la partecipazione di Erica Comoglio (ascoltata conduttrice della rubrica “Raccontami di te” su Torino Web TV), di Oscar Giammarinaro (che ne ha scritto la postfazione) e degli Autori che hanno dato vita a questo libro, che finalmente conosceremo.

E l’8 aprile sarà la volta de La Piola Libreria di Catia, in via Bibiana 31 (011 250178): in questo punto di riferimento per la vita culturale torinese si darà vita alle 17 ad un aperitivo (per chi desidera bere o mangiare qualcosa), mezz’ora prima dell’inizio della presentazione, nel rispetto delle regole previste per le manifestazioni.

Che dire, a questo punto?

In attesa dell’uscita ufficiale, con quel briciolo di “suspence” che non guasta (perché un Autore non dovrebbe mai rivelarsi troppo…), auguro buona lettura a chi vorrà seguire questo nuovo percorso nel cuore della nostra città e buon lavoro a Loredana Cella e alla sua inesauribile fantasia, di sicuro già in cerca di nuovi modi per raccontare Torino (i suoi progetti sono davvero tanti, ma in questo tempo difficile preferisco non dire niente ai lettori, lasciando ad un imminente futuro il piacere e la scoperta di altre creazioni nate dalla fervida mente di Loredana.

Per lei il concetto di “lavoro culturale” è del tutto appropriato, in quanto organizza anche eventi letterari ed editoriali: la promozione della cultura è un lavoro che svolge con la leggerezza del suo carattere e la profondità di una riflessione sempre in movimento, su luoghi e personaggi.

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Articolo pubblicato il 16/02/2022