Sanremo (IM) - Giuliana Tofani Rossi e la guerra

Lettera aperta alle dottoresse Baldini e Crescioli

Lettera aperta ad Alfred Nobel, che ho inviato al Segretario Generale dell'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario, dott.ssa Baldini e al Segretario Generale della Croce Rossa Italiana dott.ssa Crescioli.

 

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Buonasera Dott.ssa Stefania Baldini,

mi chiamo Giuliana Tofani Rossi, sono nata ad Arezzo nel 1942. La mia famiglia  ha subito gravi lutti a causa della seconda guerra mondiale. Sono rimasta orfana di padre quando avevo 21 mesi. Mio marito, Fulvio Rossi, ha perduto il padre quando aveva due mesi. Ci siamo sposati a Sanremo nel 1962, abbiamo vissuto a Torino, dove lui abitava. Ora sono tornata a stare a Sanremo e, ogni tanto torno a Torino dove ci sono i miei figli.

Odio la guerra che non ha mai risolto i problemi. Noi donne siamo fatte per dare la vita ai nostri figli, non per mandarli a morire in guerra. 

Veda Lei che cosa può fare dottoressa Baldini.

Grazie. 

 

Giuliana Tofani Rossi

 

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Alfred Bernhard Nobel,

 

mi chiamo Giuliana, sto per compiere 80 anni, vivo a Sanremo, Tua ultima dimora terrena. Sei stato uno  scienziato, imprenditore e filantropo. Hai guadagnato una fortuna con più di 300 brevetti, tra cui  la dinamite.  Meno pericolosa  degli agli altri esplosivi,  usata nell'industria mineraria, nelle cave, nell'edilizia ecc.  ha contribuito a ridurre il numero dei morti sul lavoro.

 

Mi sono innamorata idealmente di Te, perché sei un benefattore dell'umanità,  promotore e  finanziatore dei premi Nobel,  ambitissima onorificenza, attribuita  a personalità  che si sono distinte per le loro ricerche. Secondo me, Il premio più importante è quello  destinato  a chi si è impegnato  a favore della Pace mondiale. La Pace tra i popoli ha un valore inestimabile; la vera civiltà sarà raggiunta  quando i terrestri avranno imparato a vivere senza guerre. Il primo Nobel per la Pace  fu assegnato, alla Tua amica  Bertha Von Suttner, baronessa e scrittrice austriaca, autrice del bestseller  “Giù le armi!”, che criticò l'impiego bellico della dinamite. L'unico italiano ad aver ricevuto questo riconoscimento è stato Ernesto Teodoro Moneta, nato a Milano nel 1833,  giornalista e patriota.

 

Purtroppo però i premi Nobel per la Pace non hanno impedito le guerre. Anzi, nel 1900 ci sono state  due sanguinosissime guerre mondiali.

La prima  è scoppiata dopo che  nel giugno del 1914, venne assassinato, a Sarajevo, l'arciduca Francesco  Ferdinando,  erede al trono d'Austria. Fu un atto di terrorismo, voluto da organizzazioni terroristiche serbe, con complicità del governo serbo. Ecco come dal  terrorismo si scivola in una guerra mondiale:  l'Austria vuole colpire la Serbia, lo stato  che organizza attentati terroristici e, per questo,  coinvolge  un potente amico, la Germania.

 

Anche la Serbia  coinvolge un potente amico, la Russia. Così per vendicare la morte dell'erede al trono d'Austria e di sua moglie, in quattro anni di guerra, viene dissolto l'Impero austroungarico, quello tedesco, quello ottomano turco  e quello  russo. Il numero totale delle vittime, viene stimato intorno ai 65 milioni, includendo  anche i morti per l'influenza spagnola.  

 

Ormai è noto che il Trattato di Versailles, che mise  fine alla prima guerra mondiale,  fu la causa della seconda guerra mondiale. Le dure condizioni imposte alla Germania crearono nei tedeschi frustrazioni e desiderio di "rivincita". La seconda guerra mondiale, il più grande conflitto armato della storia,  causò all'umanità sofferenze indicibili e un numero di morti che va dai  60  ai 68 milioni, senza contare i mutilati e gli invalidi. Ci furono città semidistrutte dai bombardamenti e alcune addirittura  completamente rase al suolo, come la bellissima Desda. 

In guerra, che è già una cosa orribile,   vengono commessi anche  crimini che non sono "atti militari" come  stupri e   genocidi. Il francese  Notin, ha raccontato  in un suo  libro, degli stupri  su donne italiane ad opera dei soldati  agli ordini del generale francese Juin. L'italiano Fabrizio Carloni ha scritto  "Il corpo  di spedizione francese in Italia 1943-1944".  Le violenze sessuali,  furono consumate non solo su donne, ma anche su uomini, vecchi e bambini. Molte donne morirono in seguito alle violenze,  altre riportarono invalidità permanenti, alcune si suicidarono.  Il film "La ciociara" mostra che cosa significa per una donna subire uno stupro di gruppo.

In Italia,  oltre alla guerra mondiale, abbiamo avuto una orribile guerra civile voluta dai  partigiani comunisti, cioè i seguaci di coloro che nel  1917, in piena  guerra, presero il potere in Russia, sterminando lo Zar, la sua famiglia e tutti coloro che erano legati all'Impero russo. Lenin, capo dei comunisti russi,  istaurò una dittatura del proletariato, che diceva di ispirarsi alle teorie di Marx e Engels. Nella realtà fu una feroce dittatura con la sistematica persecuzione degli oppositori o di quelli che, venivano additati come oppositori, per costringerli a  lavorare gratis nei gulag.

Durante la guerra civile italiana i partigiani  comunisti, seguaci del dittatore russo Stalin e di quello  jugoslavo Tito,  commisero molti atti terroristici e stupri. Anche a  guerra finita,  moltissime donne,   prima di venire uccise,  subirono  violenze  di ogni genere, come   essere  ripetutamente  stuprate da bestie immonde che portavano al collo un fazzoletto/ bandiera dei comunisti.  I comunisti erano convinti che  fosse possibile fare la rivoluzione proletaria anche in Italia.

Alfred Nobel, Tu hai intuito, che disponendo di   armi,  sempre più potenti, gli eserciti sono in grado di uccidere, in breve tempo,  milioni   di individui,  e di ridurre  le città in macerie. Tu hai capito,   quanto sia  importante non fare le guerre. Invidio i Tuoi connazionali  svedesi che da più di 200 anni vivono in Pace con gli altri popoli. Io, nata sotto le bombe della seconda guerra mondiale,  sogno che l'Italia rispetti l'art.11 della nostra Costituzione che ripudia la guerra e diventi un PAESE NEUTRALE come la Svezia. 

Invidio il popolo svedese governato dal Partito  Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia. So che vi è un elevato livello di protezione sociale e , soprattutto, a differenza dell'Italia, i soldi dei contribuenti vengono impiegati per gli scopi per cui sono stati raccolti. Sogno anche che al popolo italiano sia permesso di votare perché, non ci è stato concesso di andare alle urne con la scusa  della pandemia e abbiamo un governo di unità nazionale (?!?!?!?)

 

Giuliana Tofani Rossi  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 19/03/2022