Firenze - Letterati, artisti, mecenati

L’antico il moderno nella cultura europea di fine Seicento e metà Settecento nel nuovo libro curato da Michela Di Macco, edito dalla Leo S. Olschki

La dialettica tra Antico e Moderno è un problema centrale della cultura europea  e, come tale, investe il pensiero e permea le sue manifestazioni in età barocca”, scrive nell’introduzione il Direttore scientifico Michela Di Macco, curatrice del volume “Letterati, Artisti, Mecenati del  Seicento e del Settecento. Identità culturali tra Antico e Moderno”, edito dalla Leo S. Olschki  – foto copertina.

Nelle 219 pagine, sono riportati  studi approfonditi, ricerche  sul rapporto antico e moderno dalla fine del Seicento alla metà del Settecento, il tutto documentato da sessantasette immagini in bianco e nero. Il volume si compone di cinque saggi -  di cui quattro di argomenti storico -artistico tra filologia e storiografia, mentre il quinto e letterario. I saggi sono eseguiti da giovani studiosi ricercatori e pubblicati per i Quaderni della collana Fondazione 1563 per l’arte e la cultura della Compagnia di San Paolo di Torino.

La pubblicazione dopo l’introduzione del direttore scientifico Michela di Macco, che esanima alcuni aspetti in contesti significativi tra Seicento e prima metà del Settecento, segue il saggio di Giacomo Montanari, “Tra antico e sapere e pittura moderna: la cultura del secolo barocco nei dipinti e nelle  letture di Giovanni Benedetto Castiglione (1609-1664)”;  Valeria di Giuseppe di Paolo, ”Dall’intelletto alla mano; selezione e traduzione dei modelli nell’Accademia di Francia nel XVII secolo”; Claudia Tarallo, ”Il modello tradito: lezioni tassiana e il poema eroico fra Sei e Settecento”; Sara Piselli, “Cavaliere in città grande, convergenze artistiche e strategie culturali alla corte del cardinale Ottoboni; Alessia Rizzo, «Chacun, suivant son gôut, aralie de seperfectionner sur d’excelens origenaux». Antico e Moderno per i pittori della ‘generazione’ 1700fra gli anni Venti e Trenta del Settecento.

“Guardando in particolare al rapporto dinamico tra scelte imperniate sui canoni e sperimentazioni di identità, si ridefinisce la formazione culturale che muove scelte e rispecchiamenti iconografici nella produzione di un artista singolare come il  Grechetto, si riesamina il percorso di studi dei pensionnaires dell’Accademia di Francia a Roma e il rapporto degli artisti francesi con i modelli, tra obbligata conformità esecutiva della copia o ricercata libertà creativa; si segue il diverso modo di stabilire il confronto con il passato, tanto celebrato quanto ingombrante, da parte di letterati invano impegnati sull’aggiornamento del poema eroico e di artisti che improntano efficacemente differenti prospettive della modernità;si riconsiderano le peculiarità del cenacolo intellettuale del cardinale Pietro Ottoboni, uno dei mecenati più  attivi nella promozione del nuovo gusto arcaico”.   

Foto copertina: dipinto di Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, Temporalis Aeternitas, 1655 circa, olio su tela, Malibù, J. Paul Getty Museum, inv 72 PA. 19 Digital Image Courtesy of the Getty’s Open Content Program

“Letterati, Artisti, Mecenati del Seicento e del Settecento. Identità culturali tra Antico e Moderno” a cura di Michela Di Macco, 219 pp. ill. b/n, Leo S. Olschki Editore, Firenze 2020, €35.00

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Articolo pubblicato il 16/04/2022