Istanza al Governo Italiano e alla Commissione Europea per l'abrogazione della normativa sull'obbligo vaccinale

In quanto violatrice della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, oggi condizione per i fondi strutturali europei

Nel silenzio più totale rischiamo di trovarci entro metà maggio privati di “qualcosa di piuttosto significativo” in quanto in Italia ci sono condizioni che non soddisfano quanto dovrà essere approvato dalla Commissione l'Accordo di Partenariato con l'Italia, inviato dal Governo europeo il 17 gennaio 2022 con scadenza entro quattro mesi; nonostante al punto 11 della bozza di Accordo si dia conto del fatto che: "Con comunicazione del 21/06/2021, la Commissione europea (DG EMP) ha formulato un parere preliminarmente positivo sul pieno adempimento della condizione abilitante".

Peccato che il rispetto della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea sia una delle "condizioni abilitanti" (la n. 3) e non sia contemplato dal Governo dei migliori.

Se osserviamo l'art. 15, comma 2, prevede che: "(...) In fase di elaborazione di un programma (...), lo Stato membro valuta se sono soddisfatte le condizioni abilitanti collegate all’obiettivo specifico selezionato. Una condizione abilitante è soddisfatta se sono soddisfatti tutti i criteri correlati (...)", al comma 4 "Se la Commissione non concorda con lo Stato membro circa il soddisfacimento della condizione abilitante, ne informa lo Stato membro indicando la propria valutazione"  avremmo già  potuto essere tranquillizzati visto "Con comunicazione del 21/06/2021, la Commissione europea (DG EMP) ha formulato un parere preliminarmente positivo sul pieno adempimento della condizione abilitante", ma da allora non risultano altri scambi di comunicazioni sul tema.

Come mai?

Semplicemente perché il governo dei migliori ha proceduto con la vaccinazione obbligatoria, in netto contrasto con la condizione abilitante di cui all'art. 3, comma 2, della Carta; nonché con una vergognosa discriminazione nei confronti di chi ha deciso di non farsi inoculare il siero, assente in tutta Europa.

Possiamo quindi attendere l’azione per il blocco della stipula dell'Accordo di Partenariato a mezzo della segnalazione alla Commissione Europea della vigenza degli illegittimi obblighi a trattamenti sanitari.

Tale articolato europeo è stato, infatti, violato dalla normativa che prevede, quale "diritto all'integrità della persona" nell'ambito della medicina, il "consenso libero e informato della persona interessata" ai trattamenti sanitari. 

Siamo agli sgoccioli in quanto "La Commissione adotta, mediante un atto di esecuzione, una decisione che approva l’accordo di partenariato entro quattro mesi dalla data della prima presentazione dell’accordo di partenariato da parte dello Stato membro interessato", ovvero dal 17 gennaio 2022.

Urge quindi l’istanza al Governo e alla Commissione per l'abrogazione della normativa sull'obbligo vaccinale e in mancanza di riscontro da parte della Commissione e del governo dei migliori, si potrà adire la Corte di Giustizia Europea contro la Commissione per failure to act (ovvero per carenza di azione nonostante la diffida), giusta il disposto dell’art. 265 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, oltre che denunciare la circostanza al Mediatore Europeo, al fine di una sua azione avverso la Commissione.

In questa Italia divisa in modo capillare, gli uni contro gli altri, con una campagna di disinformazione a reti unificate, in cui dalle panzane delle virostar siamo passati alle certezze degli specialisti in tattiche militari, dove il digitale sta giocando il ruolo principale, rischiamo davvero di perdere il senso della misura e il contatto con la realtà.

Le televisioni sono rigurgitanti immagini di devastazioni in Ucraina con auto rovesciate e blindati bruciati davanti ad abitazioni dai vetri intonsi; videogiochi in cui si abbattono aerei russi mostrati con una sfacciataggine impressionante… ma di questa possibilità di blocco di erogazione di fonti di cui avremmo una certa urgenza, nessuno parla, o meglio, nessuno ne è informato.

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Articolo pubblicato il 06/05/2022