Il Paese Nero

Il recente romanzo distopico di Stefano Garzaro è ambientato a Torino

Il Paese Nero”, il recente romanzo distopico di Stefano Garzaro (Piemme, 2021) è ambientato a Torino.

Nel 2018 il Partito Nazionale dopo aver stravinto le elezioni, grazie a trucchi e brogli, ha preso il potere. Così, in breve tempo, l’Italia è piombata sotto un tallone di ferro.

Il Partito Nazionale attua in Italia una tremenda dittatura, con tanto di polizia segreta e campi di lavori forzati.

Le comunicazioni e i movimenti dei cittadini vengono controllati in modo ossessivo e brutale dalla polizia segreta della Milizia e dai sicari della Necro.

La vicenda si dipana due anni più tardi, nei primi mesi del 2020, senza che nel testo gli anni vengano mai citati.

La Resistenza sembra solo una leggenda, finché Marta, Paolo e gli altri ragazzi della Cricca, ovvero una piccola banda che si oppone alla dittatura, seppur in modo ingenuo e velleitario, incontrano l’anziano professor Günther Stoiber. Questi è nato in Germania, ma vive in Italia dal 1945 e da giovane ha vissuto i drammi del nazismo. Dopo aver scoperto l’attività di opposizione della Cricca, il professore, come sincero democratico, offre il suo sostegno.

Tra le pagine del suo diario, Marta, Paolo e gli altri ragazzi della Cricca scoprono la storia di Sophie e Hans Scholl, i ragazzi della Rosa Bianca, studenti che si sono opposti con tutte le loro forze a Hitler.

I ragazzi e le ragazze della Cricca capiscono che il passato può accendere di nuovo la voglia di credere nella libertà. E trovano il coraggio di lottare, tutti insieme, per ottenerla.

Il Paese Nero”, arricchito dalla postfazione di Fabio Geda, è apparso nel centenario della nascita di Sophie Scholl, tenace oppositrice del nazismo. Rivisita il genere della Storia alternativa con una trama romanzesca legata a doppio filo a un passato da non dimenticare.

Stefano Garzaro è nato nel 1956 a Torino, città in cui risiede. Impegnato per quarant’anni nell’editoria, principalmente in quella scolastica, oggi si dedica alla narrativa e alla ricerca storica. Ha pubblicato numerose indagini di storia locale, dai valichi alpini ai borghi torinesi, cercando di privilegiare le storie delle persone rispetto alle strutture economiche e di pensiero.

Dopo aver accumulato infinite storie di persone e di comunità, il passaggio alla narrativa è avvenuto in via naturale: nel 2015 è uscito il romanzo “Ventinove sottozero” (Pintore), ambientato fra la Torino degli anni Sessanta e l’Unione Sovietica, che ha ricevuto una menzione nel Premio Cesare Pavese. “Funky Monkey” (Pintore, 2016) racconta invece le tensioni della generazione più giovane e la costruzione complessa di un mondo nuovo. Nel 2020 ha pubblicato due libri per ragazzi a carattere storico, “Geppe il brigante” (Einaudi ragazzi) e i racconti di “O bella ciao” con Lucia Vaccarino (Il Battello a vapore).

 

Stefano Garzaro

Il Paese Nero

postfazione di Fabio Geda

Piemme, Milano 2021 - pp. 230 - € 16,90

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Articolo pubblicato il 02/08/2022