Ennesimo atto di vilipendio alle Forze Armate.
In un momento di crisi economica, precarietà dei costumi e carenza di fiducia nello Stato i vandali e i teppisti trovano spazio per far vedere al mondo la loro difficoltà di stare al mondo.
Nel comune di Livorno, in questi caldi giorni agostani, qualche “buontempone” si è preso la briga di imbrattare con una bomboletta spray un muro in Via del Bosco (tra Via Roma e Borgo Cappuccini). La scritta incriminata è: “Folgore = stupri di guerra”.
La notizia ha subito fatto il giro del web ed ha raggiunto anche il Ministero della Difesa che, per bocca di Stefania Pucciarelli, Sottosegretario di Stato alla Difesa (Lega), ha fatto sapere che “le scritte comparse sui muri di Livorno contro la Folgore non offendono solo la Brigata Paracadutisti, che in città è un’istituzione indiscussa, ma l’impegno di tutti gli uomini e donne delle nostre Forze Armate al servizio del Paese. Una vergogna firmata dai soliti anarchici senza arte né parte, che con questi gesti da delinquentelli dimostrano solo la propria ignoranza e pochezza. Solidarietà ai paracadutisti di Livorno, con orgoglio a testa alta!”.
Carlo Ghiozzi, consigliere comunale della “Lega” presso il comune di Livorno, a stretto giro ha dichiarato: “è bene che il sindaco Salvetti indaghi su questi atti vandalici che in una città come Livorno non devono essere minimamente tollerati, ma condannati senza se e senza ma”.
Questa notizia fa male. Fa male alle famiglie dei 54 Caduti delle Missioni Internazionali di Pace (I.S.A.F.). Fa male alle mamme, alle spose e ai figli degli appartenenti alla Brigata Paracadutisti “Folgore”. Fa male agli italiani che si riconoscono, senza vergogna alcuna, nei valori di Patria, onore e servizio alle libere istituzioni.
Lo Stato non può e non deve lasciar correre questi atti che, con tutta evidenza, si matricolano come “Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate” così come recita l’Articolo 290 del Codice Penale.
I delinquenti, gli anarchici, gli insurrezionalisti non possono essere liberi di compiere atti ignominiosi senza pagarne le conseguenze. Lo Stato deve far sentire la sua presenza, la sua forza coercitiva e garantire a tutti i cittadini di vivere in una nazione sicura e democratica.
Monitoreremo senz’altro la situazione nella speranza di non dover più scrivere notizie come questa.
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Articolo pubblicato il 23/08/2022