Messaggi dall’aldilà o dal punto più vicino dell’universo?

Esperienze personali che, dopo uno stato di pre-morte nell’86, mi hanno persuaso che qualcosa di immenso ci vede e ci parla

Gli enigmi che l’istinto primordiale percepisce intorno a noi sono tanti. Spesse volte ci sfiorano, avvertiamo qualcosa di strano, ma poi la quotidianità assorbe la nostra attenzione e l’interessante anomalia sfuma nella dimenticanza.

Succede nel cuore della notte, dando vita a dei casi emblematici, oppure accade nella fase del sonno che precede il risveglio. Uno stato noto come “onde Alfa” (7.5 – 13 Hz), quello con onde di maggior frequenza, durante il quale non siamo ancora svegli, ma estremamente rilassati.

Le onde Alfa proseguono nel primo mattino, aiutano a concentrarci, a vedere meglio i nostri obiettivi, ci tranquillizzano, aiutano a studiare e hanno benefici effetti sul fisico. Certi misteriosi messaggi che interagiscono con le sinapsi e dialogano con il cervello, sono solo parzialmente abbinati alle onde Alfa.

I fenomeni più stupefacenti e tuttora irrisolti appartengono al verificarsi delle coincidenze, della sincronicità e dei sogni premonitori. Un altro enigma poi, riguarda un ristretto numero di persone definite onironauti.

Sono situazioni che, dopo l’incidente stradale del 1986 e le fortissime emozioni che hanno capovolto la mia vita, mi si sono ripresentate in plurime forme e con spontanea frequenza, anche in viaggi onirici controllati. Per questi motivi, ho approfondito l'argomento in cerca di una verità intrigante quanto sfuggente.

Da un punto di vista ipotetico, storico, scientifico e psicologico:

Le coincidenze più rilevanti si verificano nei periodi in cui si vivono delle fasi negative e di stress di ogni livello. Sono fenomeni che si ripetono e spesso ci trasmettono dei messaggi che sono collegati al nostro disagio, a degli errori, a oscure paure. Difficilmente le coincidenze si riescono a decifrare a dovere e non migliorano il nostro stato iniziale.

La sincronicità è una teoria riproposta dallo psicanalista Carl Gustav Jung, relativa a due o più eventi collegati tra loro in maniera che uno influisca sull’altro. Un concetto collegato al fenomeno delle coincidenze molto dibattuto nella storia del mondo, ma da parte dell’esperienza di chi scrive, può essere legato a un insieme di onde morfo-genetiche capaci di interagire su un medesimo evento (un fenomeno poco noto risale alla II Guerra Mondiale, quando gruppi di preghiera si sintonizzarono per influenzare le sorti della battaglia di Stalingrado).

sogni premonitori sono un ulteriore mistero che affonda le radici in un livello più profondo della nostra psiche. Durante il sonno il cervello elabora un dubbio, un presagio, un’intuizione e altre teorie che talvolta si avverano. Anche in questo caso è difficile riuscire a interpretarli, ma già prima della mia esperienza di pre-morte, lavorando in un settore molto creativo, avevo imparato a lasciar lavorare il subconscio al posto mio. Spesso, al mattino mi svegliavo con la soluzione in testa.

I sogni premonitori e tutto ciò che riguarda il mondo onirico affascinano l'essere umano fin dall'antichità e possono essere inseriti in un concetto di insieme olistico. L’etimologia del termine risale al greco holos che comprende: “ il tutto, la totalità, l’intero delle cose non scindibile tra loro ”. L’olismo quindi è un antico approccio a ogni problematica, secondo una teoria o una terapia che non ne analizzi solo una parte, ma l’intero di ogni sistema.  

Con l’avvento della psicologia i sogni premonitori sono diventati aspra fonte di dibattito. Secondo Sigmund Freud, se un sogno poi si materializza in qualche realtà è solo per una casualità molto probabile. Per Carl Gustav Jung, invece, esistono grandi sogni in cui si viene a contatto con energie ancestrali che ci permettono di vedere, o prevedere, piccoli e grandi avvenimenti.

Sincronicità, Coincidenze e Preveggenza, secondo la dottrina junghiana sono dei segnali atavici e dell'inconscio collettivo.

Ai tempi dell’inquisizione invece, da Giovanna d’ArcoLucrecia de León, il dono della preveggenza era associato alle stregonerie, agli incantesimi e alla pratica della magia, con condanne decisamente poco tolleranti.

Si tratta di fenomeni che sono oggetto di studio e di analisi fin dai tempi dei filosofi greci. Teorie di millenaria origine e tuttora in auge che reputano il tutto collegato con l’universo attraverso fili di energia intrecciati tra loro e che ci attraversano. Tramite queste linee di forza, l’universo e la Terra (pianeta vivente) ci inviano di continuo messaggi che nell’antichità sapevano ben interpretare i saggi e i sacerdoti, che non a caso si riunivano o edificavano templi in luoghi ritenuti sacri, dove si davano appuntamento energie cosmiche e terrestri (i quattro percorsi di "San-Tiago di Campus Stellae, la linea di San Michele e il percorso dei sette santuari allineati, e molte altre).

Infine, chi sogna abbastanza abitualmente sapendo di farlo e interagisce con i sogni anche per un tempo prolungato, riuscendo talvolta a modificare l’avvenimento, appartiene al ristretto gruppo degli onironauti, soggetti che, senza una spiegazione identificata, riescono a viaggiare con consapevolezza nell'universo onirico.

Argomenti sui quali sono stati versati fiumi di inchiostro senza raggiungere certezze, ma l'effetto di questi fenomeni impone ogni testimonianza. Un impulso al quale non ho potuto sottrarmi, menzionando significativi presagi e segni premonitori in alcuni libri editi all'inizio degli anni 2000. Esperienze personali che, da semi agnostico che ero prima di ritrovarmi paralizzato, con l’andare degli eventi, mi hanno profondamente modificato, eliminando ogni preconcetto dalla mia mente che oggi ritiene ogni cosa inspiegabile, del tutto possibile e razionalmente divina.

L’ultimo evento che mi ha portato a scrivere di questi fatti davvero poco chiari è accaduto poche notti fa. Una donna misteriosa mi spiegava gli effetti che le sinergie del riscaldamento globale procuravano a El Niño. Tutti conoscono il mio impegno rivolto alla salvaguardia del Pianeta e la voce nella notte ne era anch’essa al corrente, poiché mi ha spiegato tutto di El Niño con tale chiarezza che, pur essendo nel sonno, l'ho definito un fenomeno di telepatia.

L'aspetto inspiegabile del contatto è che mi ha descritto un evento atmosferico che mi era del tutto ignoto, riferito a un periodico riscaldamento dell’oceano Pacifico subtropicale che, ogni 4-7 anni, procura sensibili variazioni di circolazione dell’aria in tutto il pianeta. Inoltre, la voce mi parlava dalle Filippine, luogo d’origine di El Niño, che poi si dirige verso l’America latina.

La casualità non è finita con il risveglio. In tarda mattinata mi sono trovato a seguire stupito una puntata del documentario Focus. Descriveva con minuzia gli effetti della deforestazione amazzonica sommati al riscaldamento di El Niño, quello stesso fenomeno metereologico che mi era stato anticipato nel cuore della notte.

Cos’altro posso dire? In fondo ogni cervello emette onde, perciò potrebbe essere assimilato a una radio ricetrasmittente? Un'altro mistero con troppe risposte. 

Da quando la mia vita è stata obbligata a distaccarsi dagli usuali ritmi della quotidianità, molto spesso e in periodi concentrati, mi trovo coinvolto in codesti fenomeni che narrano avvenimenti con una certa preveggenza. Ho imparato a lasciare che accada. Talvolta prendo appunti, come in quest’ultimo caso e purtroppo, molte voci o chissà cosa, che mi parlano nella testa guardando al futuro, non mi dicono niente di buono… Ecco perché ne parlo poco, ma ogni tanto confeziono un articolo, citando o anticipando qualche avvenimento…

 

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Articolo pubblicato il 24/08/2022