La medaglia d’oro di benemerenza dell’Annuario della Nobiltà Italiana ad Alessandro Mella

Il prestigioso riconoscimento conferito al nostro collaboratore presso la basilica di Sant’Eustorgio, a Milano

Da anni il nostro collaboratore Alessandro Mella coopera con l’Annuario della Nobiltà Italiana, storica pubblicazione oggi diretta da Andrea Borella: un repertorio genealogico che raccoglie decine di migliaia di dati di politici, artisti, sportivi, militari, letterati e così via.

Un ritratto autentico, di alto valore scientifico, dell’Italia dell’Ottocento e del Novecento.

Questa lunga ed appassionata collaborazione è stata premiata con la medaglia d’oro di benemerenza che riprende l’antica medaglia della R. Accademia Araldica Genealogica.

Il conferimento è avvenuto a Milano il 16 settembre presso la basilica di Sant’Eustorgio ove sono custodite le reliquie dei Re Magi, figure molto legate agli studi sul tema.

Diversi collaboratori sono stati premiati con le insegne in argento e bronzo e pochissimi con l’oro.

Seguito a chiedermi se io abbia davvero, in questo decennio di vicinanza a questo storico repertorio, meritato tanto. Molte parole vorrei scrivere, un fiume carsico trovarne, per ringraziare il direttore Andrea Borella che ormai da quasi trent’anni porta avanti con costanza questa pubblicazione.

Un percorso costellato di ostacoli spesso superati a costo di grandi fatiche. Lui, che ha deciso questo conferimento, più di chiunque altro avrebbe meritato anche più della classe oro e se la classe platino esistesse dovrebbe esser sua” ha scritto Alessandro.

Le origini delle medaglie di benemerenza dell’Annuario risalgono al 1873 quando, nella città di Fermo nel giorno nel quale i cristiani celebrano l’Epifania e che ricorda l’arrivo e l’adorazione dei “Re Magi”, ai quali era particolarmente devoto, il nobile commendatore Giovanni Battista di Crollalanza, fondatore dell’Accademia italiana d’araldica poi “Regia accademia italiana d’araldica” o Accademia araldico-genealogica (associazione dedicata allo studio dell’araldica e della genealogia che pubblicò, dal 1879 al 1905, anche l’Annuario della Nobiltà Italiana) ideò tali premi.

Giovanni Battista di Crollalanza volle infatti istituire, in accordo con il conte Walfredo della Gherardesca (allora presidente dell’Accademia), una medaglia nei tre metalli di oro, in argento e bronzo per premiare coloro i quali con il loro lavoro, le loro pubblicazioni, le loro collezioni araldiche si erano distinti nel campo dell’Araldica e della Genealogia e/o in aiuto alla compilazione dell’Annuario Nobiltà Italiana. 

Ciò venne fatto in ricordo anche dei tre Re Magi: Melchior, Re di Arabia (oro), Balthazar, Re di Etiopia (argento) e Caspar, Re di Tarso (bronzo) che portarono al Cristo i doni dell’Oro, dell’Incenso e della Mirra.

I Tre Re Sapienti cercarono, con un viaggio lungo e faticoso, trovarono e riconobbero un Re superiore a tutti loro: ciò è una metafora ed un insegnamento per tutti coloro che si dedicano alla ricerca genealogica.

Nella stessa giornata, tra le altre, la medaglia d’oro alla memoria è stata conferita a SAR Amedeo di Savoia, scomparso lo scorso anno, che fu grande sostenitore dell’Annuario.

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Articolo pubblicato il 06/10/2022