Ricordando Giorgio Langella

Resoconto delle celebrazioni per il XVI anniversario della scomparsa del CMCS degli Alpini Giorgio Langella.

Lunedì 26 settembre scorso la famiglia del Caporal Maggiore Capo Scelto Giorgio Langella, caduto a Kabul (Afghanistan) il 26 settembre 2006, si è riunita presso la chiesa parrocchiale “San Bartolomeo” di Boves per celebrare la sedicesima messa anniversaria nel giorno del tragico evento.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal molto reverendo Generale di Brigata don Mauro Capello, sacerdote dell’Ordinariato Militare per l’Italia e Cappellano del 2 Reggimento Alpini di Cuneo.

Alla cerimonia hanno partecipato i familiari, gli amici, il Colonnello Massimiliano Fassero, comandante del 2 Reggimento Alpini, il Tenente Colonnello Claudio Caramia, Aiutante Maggiore del 2 Reggimento Alpini, il Capitano Maria Giovanna Diella, Comandante della 23 Compagnia con una delegazione della stessa.

Dopo la Santa Messa anniversaria ci si è spostati presso il Cimitero Urbano di Boves dove si sono uniti l’avvocato Maurizio Paoletti, sindaco di Boves e diversi amici del Caduto provenienti dalle province di Imperia e Torino.

Il Cappellano Militare ha benedetto la tomba e il Sottufficiale di Corpo del 2 Reggimento Alpini ha dato lettura della Preghiera dell’Alpino al termine della quale il Primo Graduato Fabio Citro ha suonato il Silenzio militare.

Tutti assieme hanno tributato gli onori militari alle eroiche spoglie del CMCS Langella dimostrando il legame eterno che intercorre tra gli Alpini in armi e quelli che – come si dice in gergo – “sono andati avanti” nel Paradiso di Cantore.

Il giorno seguente, martedì 27 settembre, alle ore 9 i familiari e gli amici del Caduto Langella si sono ritrovati dinanzi al Cimitero Urbano di Boves per dare l’ultimo triste saluto ai resti mortali del loro caro in partenza per il Tempio Crematorio di Bra. A loro hanno voluto unirsi, con sincera e visibile commozione, il Comandante del 2 Reggimento Alpini, il Sottufficiale di Corpo e un Primo Graduato.

Noi di “Civico 20 News” eravamo presenti ed abbiamo seguito per intero tutte le celebrazioni.

Dopo il rito della cremazione, le Ceneri del Caduto per la Pace Giorgio Langella partiranno per il Lazio ove riposeranno vicino alla Famiglia che lo potrà onorare e visitare con maggior frequenza.

In contemporanea alle celebrazione tenutesi a Boves anche a Diano Marina (Imperia) – comune dove Giorgio è nato e cresciuto – Cristiano Za Garibaldi, Luca Spandre e Gianluca Gramondo, rispettivamente sindaco, assessore e consigliere comunale, si sono recati presso la lapide intitolata al Caduto per deporre un mazzo di fiori a nome della Cittadinanza. Sulla stessa lapide è stata posta una corona dalla signora Antonella Apicella, amica della Famiglia Langella. La lapide e gli omaggi floreali sono stati benedetti dal Reverendo don Luca Parachini.

I Dianesi portano nel cuore la storia e la figura di Giorgio Langella che hanno visto nascere, crescere e spiccare il volo in quel dell’Esercito Italiano.

Franco Mistretta, ex-Comandante della Polizia Locale di Diano Marina, ci ha fatto sapere che il suo ricordo di Giorgio “rimane quello del ragazzo della porta accanto” ed incalzato dalle nostre domande ci ha detto: “l’ho visto ragazzino, l’ho visto crescere nella sua Diano. Poi l’ho incontrato giovane, orgoglioso della sua uniforme sempre curata. E infine l’ho visto con un urlo nero nello stomaco, in un cupo pomeriggio di settembre quando è tornato all’Aeroporto di Cuneo-Levaldigi avvolto nel Tricolore. Un eroe dei nostri giorni: morto a Kabul da eroe, in Missione di Pace”.

Una bellissima testimonianza rilasciata da un uomo che ha servito la collettività e le istituzioni e che, seppur in pensione, si augura che “la Diano istituzionale non si dimentichi di Giorgio Langella magari intitolandogli una strada, una piazza, un giardino o un luogo dove lui passava con quel sorriso appena accennato e quello sguardo un po’ timido ma gentile. Giorgio lo merita e la Diano dei semplici non lo ha dimenticato”.

Nonostante il passare degli anni la Famiglia Langella, i Commilitoni e gli amici non hanno mai dimenticato il loro Caduto. Lo stesso non si può dire delle amministrazioni comunali e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Sicuramente, visto l’interesse riscontrato fra voi nostri lettori, seguiremo la prossima tumulazione e vi terremo informati.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 28/09/2022