Ricordando Attilio Lauricella
Attilio Lauricella

Il pittore torinese d’adozione, prematuramente scomparso, è stato ricordato da una mostra delle sue opere più significative

A Torino, domenica 25 settembre, in via Sansovino 85, si è tenuta una mostra delle opere più significative di Attilio Lauricella, pittore e scultore nato a Raddusa (Catania) nell’agosto del 1953 e dal 1959 residente a Torino dove è prematuramente scomparso sei mesi or sono. La mostra è stata curata da Lillo Baglio, poeta, scrittore ed esperto d’arte, con la collaborazione della famiglia dell’artista.

Attilio Lauricella si è formato attraverso gli studi classici della pittura, la frequentazione di studi d’arte, gallerie e musei. Dopo l’esperienza figurativa nei primi anni, si è sempre mosso nell’area della pittura e della scultura astratta dalla forte strutturazione e timbricità cromatica.

Dal 1972 ha partecipato alle esposizioni della Promotrice delle Belle Arti di Torino, ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero, in gallerie arte, fiere specializzate e musei. Le sue opere si trovano nelle collezioni della Fiat, Cariplo, Sanpaolo Imi, Unicredit, Olivetti ecc. e molti critici si sono occupati di lui.

Scrive Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte che ha patrocinato la rassegna «Una carriera artistica molto fertile, dedicata alla ricerca astratta attraverso le opere pittoriche e scultoree, affiancata da un'intensa attività di promozione culturale, anche nelle scuole, con una fervente passione per la Scienza. (…) Con piacere la Regione Piemonte patrocina dunque questa rassegna, dopo aver ospitato con successo, nella sede di piazza Castello, le opere di Lauricella, in occasione di tre mostre del Festival di "Teatro e Scienza". Un artista la cui traccia rimarrà nel tempo e nello spazio da lui per tanti anni indagati con le sue opere».

Lillo Baglio, appassionato e partecipe curatore della mostra, nel corso dell’incontro, che ha visto larga partecipazione di amici, colleghi ed estimatori, ha definito Attilio Lauricella «uno spirito libero, estroverso, creativo, generoso e passionale che ci ha regalato momenti indimenticabili».

Al riguardo della sua produzione artistica, Baglio ha affermato: «In tutte le opere di Attilio il grande protagonista è il colore, il colore sul colore è il colore applicato e impresso per sovrapposizione, per stratificazione per sedimentazione, per vibrazioni di toni su toni.

La vita artistica di Attilio è sempre andata nella direzione della ricerca, del reperimento, del raggiungimento di nuove forme estetiche mirate ad estendere e approfondire le sue intuizioni per scoprire sempre di più il suo daimon artistico.

Attilio non ha mai voluto essere l’artista della retorica e della suggestione.

Attilio era un artista rigoroso, coerente per certi versi artisticamente severo e intransigente.

Attilio aveva la forza, la curiosità e la volontà di chi dovesse scoprire il valore della forma, come può essere un cerchio, un cubo, un quadrato, un triangolo, una linea curva al simbolismo del triangolo come manifestazione del ritorno all’unità primordiale. Attilio era attratto dalle figure chiuse. Le figure sono chiuse ma allo stesso tempo sono generatrici di se stesse, si autoriproducono proliferano come se si trovassero nel bel mezzo di un culto dionisiaco tra un’esplosione di colori che danzano un ballo sfrenato capace di affascinare con i suoi effetti cromatici».

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Articolo pubblicato il 02/10/2022