Biella - Il nuovo numero della Rivista Biellese

Preziosi argomenti, utili consigli

Con il numero di ottobre  chiude il ventiseiesimo anno di pubblicazione del periodico trimestrale della “Rivista Biellese”.  Il nuovo numero,  si apre con un saggio di  Claudio Oddone, l’autore ricorda un episodio accaduto quaranta anni fa, quando  nel 1982, venne trafugata dal priorato di Castelletto Cervo un’acquasantiera risalente al XII. ” Il magnifico manufatto fece bella mostra di sé nell’esposizione di tesori gotici e rinascimentali piemontesi organizzata a Torino nel 1939 da Vittorio Viale”.  

Donato D’Urso , traccia la storia della dinastia dei   “ Fecia di Cossato”. Padre e figlio entrambi militari e parlamentari”. Il padre fu un protagonista del Risorgimento, ebbe una brillante carriera prima nell’esercito sabaudo e poi nel parlamento subalpino. Il figlio Luigi Junior ripercorse le orme paterne.  Nella rivista non poteva mancare  riferimento  al drammatico  cambiamento climatico che sta avvenendo sotto gli occhi di tutti.

I due autori  Lucio Bordignon, Matteo Negro, dal testo“La rondine montana e il clima che cambia”, segnalano  “le conseguenze  che sono numerose di questo cambiamento, in particolare uno degli aspetti più preoccupanti  e la fusione del ghiacciaio e della neve in gran parte del pianeta, dall’Artico all’Antartide, con evidenti conseguenze sull’arco alpino dove la maggior parte dei ghiacciai stanno perdendo costantemente massa con conseguenze rilevanti per quanto concerne la portata dei fiumi e l’approvvigionamento idrico delle campagne e delle città”.

Massimiliano Franco “Gli ultimi fuochi della Barabberia”, un quadro della criminalità biellese tra crisi postbellica  e avvento del regime fascista.  Silva Cristofari, descrive nel testo”Arriva il teatro”, la Compagnia itinerante dal 1947 al 1953 nei trenta comuni del Biellese dove la compagnia ha prodotto più di cinquecento rappresentazioni. L’autrice nipote di Edoardo Cristofari, fondatore dell’attività teatrale, descrive queste piazze del territorio, dove si esibivano, il repertorio la promozione pubblicitaria, l’allestimento delle scene e i debutti non sempre perfetti.  

Dopo due anni di interruzione  a causa dell’emergenza Covid, nel mese di settembre  a Magnano Biellese  è stata organizzata la sesta edizione della sagra della patata, Pier Luigi Perino nel suo intervento sulla Rivista Biellese,  “Come ricostruire un paesaggio agrario”, segnala l’esempio del comune di Magnano che per sottrarre all’abbandono dei  terreni si incentiva  la coltura delle patate con le sue  varie specie. Inoltre si incrementa anche la coltivazione del mirtillo e del nocciolo.

Nel centenario della nascita di Leo Gavazzi, Alessandra Montanera traccia un ritratto dell’artista, sperimentatore di materiali e tecniche, poetico e scanzonato interprete della realtà dell’epoca.  Carlo Ottone, con  il saggio “L’Artusi, un bestseller a Biella”, descrive di una drogheria biellese all’inizio del Novecento smerciò centoventi copie de ”la scienza  in cucina e l’arte di mangiar bene”, il manuale pratico per le famiglie  contribuì alla creazione di una comune lingua gastronomica nazionale. Completano il numero della Rivista Biellese, rubriche pagine di ieri con la poesia  “La notte della migrazione”.  

Fulvio Conti nella rubrica Segnalazione, presenta La storia della moneta da 20 centesimi “Libertà liberata”, coniata nel 1908 su bozzetto di Leonardo Bistolfi. L’artista prese come modella una paesana di Camburzano, Sibilla Aleramo che ispirò il profilo dell’Italia. La moneta è  ritenuta una delle più belle del regno di Vittorio Emanuele III. Due importanti libri nella rubrica dello scaffale, “I primordi del Partito Popolare a Biella di Angelo Stefano Bessone, e “L’Avogadro storia e storie del Liceo Scientifico”.  

Mina Novello  per la consueta rubrica in cucina tratta, le acciughe  la sua commercializzazione  che partiva da Dronero, capoluogo della Val Maira , in provincia di Cuneo per la vendita su tutto il territorio,  e l’impiego nei piatti tradizionali. Il lettore interessato all’abbonamento della Rivista Biellese può contattare tel. 015 31463 oppure  scrivere:docbi@docbi.it.

 

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Articolo pubblicato il 18/11/2022