Spettacolo gender nei locali della parrocchia di Vinovo

A denunciare lo scandalo i cittadini in una lettera inviata al Sindaco del Comune di Vinovo.

Circa un mese fa siamo stati allertati dai cittadini di Vinovo (Torino) del fatto che presso l’Auditorium della Parrocchia “San Bartolomeo”, il 25 novembre prossimo, ci sarà uno spettacolo dal titolo “Sister Tac – Una drag queen in abito da suora”.

La trama dello spettacolo è una sorta di parodia del celeberrimo “Sister Act – Una svitata in abito da suora”, magistralmente interpretato da Whoopi Goldberg.

La trama dello spettacolo, scritto e diretto da Stefano Bordieri, ha scandalizzato molti vinovesi ed ha sconfinato all’esterno del comune tanto da portare i cittadini a rivolgersi agli organi di stampa per chiedere attenzione sulla vicenda.

Il 2 novembre scorso si è occupato della cosa il collega Andrea Zambrano de “La Nuova Bussola Quotidiana” che, in un articolo molto critico, ha scritto: “Torino all’avanguardia nel promuovere l’agenda Lgbt: nel teatro parrocchiale di Vinovo va in scena Sister tac, parodia del celebre film con protagonista una drag queen in abiti da suora. Regia del prof di Religione ed ex seminarista. Il parroco si scusa: “Una provocazione, non ho vigilato”. Intanto, facendo parodia degli ordini sacri si mette un mattoncino in più nella neo-chiesa arcobaleno”.

Parole dure quelle di Zambrano ma assolutamente ben inserite nella torbida vicenda.

Noi di “Civico 20 News” nelle scorse settimane abbiamo sentito l’Ufficio Manifestazioni del Comune di Vinovo per sapere per quale motivo il municipio avesse addirittura concesso il patrocinio allo spettacolo, visto l’argomento non troppo etico. La risposta ottenuta non ci ha troppo convinti.

I cittadini che ci hanno contattati hanno deciso di rivolgersi formalmente a Gianfranco Guerrini, Sindaco del Comune di Vinovo, ed al suo assessore Francesco Cerulli. Lo hanno fatto scrivendo una lettera firmata da diverse decine di cittadini di Vinovo e non.

Vi proponiamo il testo integrale della missiva che è stata depositata all’Ufficio Protocollo del Municipio di Vinovo:

Scriviamo in quanto cittadini di Vinovo e di altri Comuni, che si sono imbattuti nella locandina riguardante l’evento patrocinato da codesto Comune, avente come titolo “Sister Tac”. Dalla locandina stessa si evince che l’evento sarebbe stato ispirato al noto film “Sister act”, ma con un’attenta modifica riguardante la figura della protagonista, che qui diventa una drag queen.

Le nostre riserve riguardano la quanto meno apparente leggerezza con cui il Comune di Vinovo ha deciso di patrocinare un evento che porta con sé, una chiara matrice ed un evidente messaggio “gender”.

E’ stato tenuto in debita considerazione il fatto che questo è un evento aperto a tutti, quindi anche ai piccoli e piccolissimi?

Come mai promuovere uno spettacolo di questo genere in Avvento, periodo che, per chi professa la fede cattolica, è dal punto di vista liturgico particolarmente significativo?

E’ chiaro a tutti il principio secondo cui “ciò che non piace si evita”, ma come cittadini di questo Comune ci chiediamo quale immagine ne deriverebbe per il Comune stesso, se esso si farà portavoce di un messaggio così esplicito quale è quello a cui si ispira tale spettacolo, che irride esplicitamente alla vita di donne consacrate.

Certi della Sua disponibilità a rispondere in modo esaustivo alle nostre domande, porgiamo distinti saluti”.

Come possiamo tutti ben vedere un buon numero di cittadini si sono chiesti con che scopo e per quale motivo il Comune di Vinovo patrocini un simile evento. Parimenti i cittadini manifestano profondo dolore e grande sconcerto per la poca – o nulla – vigilanza posta in essere dal parroco di “San Bartolomeo” in Vinovo, don Enrico Perucca.

Noi di “Civico 20 News” alla fine di ottobre abbiamo raggiunto telefonicamente il parroco, nella speranza di avere delucidazioni in merito. Ci siamo sentiti rispondere che non ne sapeva nulla e che lo spettacolo si inserisce in una rassegna di venti giornate gestita ed amministrata dal comune.

Insomma, il parroco concede i locali parrocchiali al comune che, per assurdo, potrebbe anche organizzare spettacoli immorali o di scandalo per la comunità dei credenti della piccola cittadina torinese. La Chiesa, proprietaria dell’Auditorium, come può far finta di nulla?

Abbiamo provato anche a raggiungere l’Arcivescovo di Torino, Mons. Roberto Repole, ed il suo Vicario Generale, Mons. Alessandro Giraudo, ma senza successo alcuno. Dalle segreterie della diocesi abbiamo trovato un muro di gomma e nessuna voglia di parlare.

Siamo stati contattati dal nucleo vinovese del “Popolo della Famiglia” che, per bocca della Dottoressa Sabina Marchisio, ci ha detto: “Francamente siamo rimasti molto sconcertati! Non capiamo questa scelta! Si potevano mettere in scena una miriade di musical divertenti senza oltretutto scomodare una drag queen, scelta come protagonista al posto della soubrette, che invece compare nel film “Sister Act”, al quale si fa riferimento nell’evento proposto.

Anche volendo cercare l’aspetto goliardico di questo spettacolo non lo si trova!

Se a dei mussulmani fosse stato proposto uno spettacolo in cui Maometto fa carriera come salumiere e si abbuffa di insaccati, pensiamo che non ne avrebbe riso nessuno!

Noi crediamo che l’arte debba veicolare ben altri messaggi”.

Della vicenda si è occupata anche una chiesa non Cattolica Romana.

Il 10 novembre scorso, infatti, la Chiesa Ortodossa Italiana, sul suo profilo Twitter, ha pubblicato la locandina dello spettacolo e ha scritto: “#ChiesaCattolicaArcobaleno. Nel teatro parrocchiale di Vinovo (TO) va in scena Sister Tac, parodia degli ordini sacri, sottotitolo: UNA DRAG QUEEN IN ABITI DA SUORA, patrocinio del Comune (di Sinistra). Testo e regia di Stefano Bordieri, insegnante di religione cattolica. …”.

Questo spettacolo ha creato scandalo. Lo stesso scandalo di cui parla Matteo nel suo Vangelo: “chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali!”. (Cfr. Matteo 18:6-7)

In tutta questa vicenda chi è stato l’autore dello scandalo? A chi tocca la macina appesa al collo?

Continueremo senz’altro a monitorare la vicenda e, senza dubbio alcuno, vi terremo informati.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 18/11/2022