L'annoso problema dell'immigrazione clandestina

La Polizia di Stato al lavoro per arginare il fenomeno.

Il Natale si avvicina, l’economia è instabile ma l’Italia deve continuare a fare i conti con l’annoso – ed esoso – problema dei migranti.

Il 7 dicembre scorso, al casello autostradale di Carmagnola (Torino), la Polizia Stradale ha scoperto l’ennesimo “passeur” che trasportava migranti verso la Francia passando dalla frontiera di Ventimiglia.

A bordo del mezzo, diretto in Liguria, sette migranti di nazionalità indiana e pakistana. L’autista del mezzo si è dato alla macchia portando con se i 300 euro che ciascun migrante gli aveva dato per essere trasportato oltralpe.

Pochi giorni prima, presso il valico di frontiera di Sant’Andrea (Gorizia), una pattuglia della Polizia di Frontiera Terrestre ha fermato un furgone proveniente dall’Est Europa condotto da una cittadina rumena di 43 anni.

L’imprudente autista trasportava a bordo quattro migranti di nazionalità egiziana, sprovvisti di documenti. La Polizia ha proceduto al sequestro immediato del mezzo e alla messa in stato di fermo della donna con accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Portata in Questura per le identificazioni di rito e le verbalizzazioni utili alla magistratura, la donna è stata tradotta presso la Casa Circondariale di Trieste. Per i quattro egiziani illecitamente entrati nel nostro Paese, invece, una denuncia a piede libero.

C’è da sperare che il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi metta in atto una modifica delle norme relative all’immigrazione clandestina perché il mal costume della denuncia di migranti a piede libero non ci permette di monitorare questi soggetti che poi, nella maggior parte dei casi, si rivelano essere delinquenti senza nessun rispetto per la nazione che li accoglie.

Grazie alla decisione del Pubblico Ministero, infatti, i quattro egiziani – pur essendoci il presupposto per un procedimento penale – non sono stati sottoposti a provvedimenti restrittivi della libertà personale ma sono stati semplicemente denunciati.

Nel mese di novembre, invece, a Trieste la Polizia di Stato ha fermato una monovolume recante targa slovena che trasportava un alto numero di persone; tra loro quattro immigrati irregolari.

Ad insospettire gli agenti della Questura di Trieste un’auto “staffetta” che viaggiava avanti alla monovolume e che – verosimilmente – aveva il compito di segnalare eventuali posti di polizia disseminati lungo il percorso.

Gli agenti hanno prontamente fermato la macchina staffetta traendo in arresto due ventenni con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. I due si trovano a disposizione della magistratura presso la Casa Circondariale di Trieste.

Stessa sorte è toccata ad un diciottenne afghano che, in località Caresana (Trieste), è stato trovato a trasportare in modo illecito quindici migranti afghani, fra cui cinque minori.

Il neomaggiorenne avrebbe caricato i migranti in Croazia e, dietro compenso, avrebbe garantito loro l’ingresso in Italia.

Anche in questo caso la Polizia ha tratto in arresto il passeur e lo ha condotto presso la Casa Circondariale di Trieste.

C’è da chiedersi come si possa continuare così. Le nostro Forze dell’Ordine sono allo stremo. La Polizia e i Carabinieri fermano quotidianamente decine di immigrati – regolari e non – che delinquono sul nostro suolo nazionale. La Polizia Penitenziaria deve poi occuparsene all’interno delle carceri che – come tutti ben sappiamo – sono già di per sé sovraffollate.

Urge metter mano alle leggi sull’immigrazione per fermare queste ondate di arrivi indesiderati. I cittadini italiani sono al limite della sopportazione e le casse dello Stato piangono dinanzi ad orde di soggetti che, una volta sul nostro suolo nazionale, vanno mantenuti.

Nel ringraziare le Forze dell’Ordine per il grande lavoro, che quotidianamente svolgono, speriamo si trovi presto una soluzione al problema dei migranti.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 16/12/2022