7 febbraio, il beato Nivardo
Ingresso Abbazia di Clairvaux (Francia)

Cistercense, fratello minore di San Bernardo

Nivardo è  il più giovane dei cinque fratelli di San Bernardo; quando essi, nel 1112, decidono di entrare insieme nel chiostro di Citeaux (1) egli è ancora un fanciullo di circa dieci anni. In quella circostanza si svolge tra il primogenito Guido e il piccolo Nivardo il colloquio che, già riferito nella Vita prima di San Bernardo, è poi costantemente ripetuto dalla agiografia. Mentre i fratelli stanno per lasciare la casa paterna, Guido vede il piccolo Nivardo che gioca con altri bambini e lo saluta con questa espressione: "Eia, frater Nivarde, ad te solum respicit omnis terra possessionis nostrae". E il fanciullo, "non pueriliter motus", risponde: "Vobis ergo coelum et mihi terra? Non ex aequo divisio haec facta est". E, contro ogni resistenza, vuole seguirli.

Nella Vita tertia si aggiunge che il fanciullo tentava ogni giorno di raggiungere i fratelli, finché essi lo affidano ad un sacerdote perché gli insegni le lettere; appena cresce viene accolto come novizio a Citeaux (forse nel 1115); infine raggiunge Bernardo e i fratelli a Clairvaux (2).

Poco conosciamo intorno alla sua vita monastica: le fonti narrative ci ripetono il dialogo avvenuto con Guido, o lo sottintendono quando ci presentano in poche parole la figura di Nivardo, come nel caso della Vita quarta: "sextus Nivardus, qui terrena haereditate contempta, coelestia praelegit". Gode della fiducia del santo fratello, ora anche suo abate, il quale si serve di lui per varie missioni, come si può desumere dai due accenni a Nivardo che si trovano nell'epistolario di San Bernardo.

È maestro dei novizi nel monastero di Vaucelles (nel circondario di Cambrai), fondato da Clairvaux nel 1132, ed ha probabilmente la direzione della missione cistercense inviata nel 1147 nella Vecchia Castiglia per fondare il monastero di San Pietro di Spina. Con simili responsabilità lo troviamo anche- in altri monasteri, ma non si ferma a lungo in nessuno, tornando sempre alla sua Chiaravalle, accanto a San Bernardo.

L'ultima notizia intorno a Nivardo è del 1150, quando accompagna il santo fratello in un viaggio in Normandia. Non si conoscono il luogo e il tempo della sua morte (forse a Chiaravalle?), dopo San Bernardo (morto il 20 agosto 1153), perché nelle opere del santo non vi è cenno della morte di Nivardo; abbiamo, invece, del fratello beato Gerardo, morto nel 1138, un profilo storico nel XXVI dei Sermones super Cantica Canticorum.

Un culto a Nivardo non è testimoniato dalle fonti cistercensi coeve né da quelle dei secoli immediatamente successivi. Ancora nel secolo XVII Manrico nei suoi Annales Cistercienses non gli attribuisce il titolo di beato, che invece gli aveva riconosciuto qualche anno prima Crisostomo Henriquez nel Menologium cistertiense, assegnandone la morte al 7 febbraio. Per tali incertezze i Bollandisti lo pongono tra i praetermissi.

Nei secoli successivi il culto al beato Nivardo ha avuto un certo incremento e in alcuni monasteri dell'Ordine se ne è celebrata la festa con rito doppio e Ufficio proprio; ma quando si sono studiate, in epoca più recente, le fonti agiografiche cistercensi si è potuto constatare che il titolo di beato gli era stato conferito per la venerazione verso il grande fratello, riferendosi in modo particolare all'episodio, divenuto così molto noto, della fanciullezza di Nivardo.

Oggi nessun culto è tributato a Nivardo, che tuttavia continua ad essere ricordato con questo titolo dai menologi (3) cistercensi, nel giorno 7 febbraio.

Note

(1) L'abbazia di Cîteaux è un monastero in Borgogna (Francia, nell'attuale Côte-d'Or), culla della Riforma cistercense, ove Bernardo di Chiaravalle inizia la sua missione. Intorno al 1050 il modello di Cluny comincia a entrare in crisi: i monasteri cluniacensi, troppo ricchi, troppo prossimi alle città, non soddisfano coloro che desiderano uno stile di vita più radicale. Citeaux proporrà il cambiamento atteso.

(2) L'abbazia di Clairvaux (Chiaravalle in italiano) è stato un monastero cistercense, fondata nel 1115 da San Bernardo di Chiaravalle, nell'odierna Ville-sous-la-Ferté, in Francia; era una delle quattro abbazie primigenie cistercensi. Nel 1804 l'edificio viene trasformato in prigione.

(3) Il menologio è una raccolta di testi liturgici e agiografici usata nella Chiesa ortodossa. Contiene le vite e gli uffici propri dei santi e si compone di dodici volumi corrispondenti ai dodici mesi dell'anno.

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Articolo pubblicato il 07/02/2023