Sanremo2023 - Migliaia di firme contro la partecipazione di Zelensky al Festival

Iniziativa concreta messa in moto da "Byoblu".

Tra poco più di una settimana inizierà il Festival della Canzone Italiana “Sanremo 2023”, condotto da Amadeus dal Teatro “Ariston”.

Fin qui nulla di strano.

Ciò che fa strano è il fatto che quest’anno pare ci sarà un videomessaggio di Volodymyr Zelensky nel bel mezzo della kermesse canora. L’idea è venuta al giornalista televisivo Bruno Vespa che, in un suo recente viaggio a Kiev, ha garantito al presidente ucraino che tutto il popolo italiano è con lui.

Va detto che per quanto nobili le idee di Vespa non sono rappresentative dell’intero popolo italiano.

Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, “Lega”, per esempio, appresa la notizia ha prontamente dichiarato: “Speriamo che Sanremo rimanga il Festival della canzone italiana e non altro”. Riferendosi agli organizzatori di Sanremo 2023 ha poi aggiunto: “Avranno fatto le loro valutazioni, quello che spero è che la guerra finista il prima possibile e che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica”.

Queste parole hanno scandalizzato i più, con il solo intento di attaccare il Centro-Destra e con esso il Governo Meloni. I detrattori, però, hanno dimenticato di citare anche i personaggi di Sinistra che hanno deciso di criticare l’inopportuna partecipazione del presidente ucraino al Festival.

Tra questi spicca senz’altro Carlo Calenda, “Azione”, che incalzato dai giornalisti ha detto: “A me parrebbe molto strano vedere Zelensky tra una canzone e un’altra, tra uno sketch e un altro. Ci sono contesti giusti per comunicare questi messaggi, quello secondo me non lo è”.

Anche il leader del “Movimento 5 StelleGiuseppe Conte non ha risparmiato le sue contrarietà all’iniziativa: “Non credo francamente che sia così necessario che il presidente ucraino sia in un contesto leggero come quello di Sanremo”.

Sinceramente, tra i molti intervistati, abbiamo raccolto molte contrarietà alla partecipazione di Zelensky al Festival di “Sanremo 2023”. Bisogna permettere agli italiani di godersi qualche serata di spensieratezza, senza doverli per forza tartassare con il tema della pandemia, con quello della guerra o con chissà che altro tema deprimente.

Per questo motivo il canale “Byoblu”, raccogliendo adesioni da tutte le formazioni politiche e della società civile, ha lanciato un appello dal titolo: “FIRMA CONTRO ZELENSKY A SAN REMO: LA PETIZIONE CONTRO LA SPETTACOLARIZZAZIONE DELLA GUERRA”.

Tra i promotori e firmatari Ugo Mattei, giurista e professore universitario, Franco Cardini, storico e docente universitario, Carlo Freccero, esperto di mass-media, Alessandro Di Battista, ex esponente del M5S e giornalista.

Migliaia di italiani hanno già apposto la loro firma e hanno detto con chiarezza che non vogliono parteggiare con l’Ucraina nel corso di questo conflitto. La Rai e l’organizzazione di “Sanremo 2023” prenderanno atto di questa posizione dei contribuenti che pagano il Canone o faranno orecchie da mercanti ignorando le voci contrarie all’inopportuno parteggiamento?

Seguiremo la vicenda e vi terremo informati.

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Articolo pubblicato il 30/01/2023