Biella – Matteo Marciandi, fotografo, pittore scultore

Un invito a visitare la Valsessera. Le sue fotografie documentano in larga misura una realtà, del quasi, tutta scomparsa

Il Centro Studi Biellesi, sempre molto attivo a far conoscere il bellissimo territorio biellese, nella mostra appena terminata su  “Matteo Marciandi. Fotografo per passione”,  è stato pubblicato  un  esauriente catalogo edito dal DocBI.

Lo scritto si apre con l’intervento del Presidente del Centro Studi Biellesi professor Marcello Vaudano,”Grazie alla famiglia, che ha fornito un decisivo contributo documentario ed economico, ora è possibile per tutti andare alla riscoperta di un fotografo che velerà di nostalgia gli sguardi dei più anziani mentre sorprenderà i più giovani per la bellezza di volti e scorci colti con cuore da amatore e tecnica da professionista”.  

“Il Progetto Alta Valsessera, avviato dal DocBi  con l’intento di studiare i molteplici aspetti di questo territorio di particolare pregio, scrive Giovanni Vachino nel saggio del volume - si è avvalso a più riprese del patrimonio iconografico prodotto dal fotografo degli alpigiani: Matteo Marciandi”.

La sua fotografia professionale ebbe un ruolo importante, documentò con continuità tutte le fasi della costruzione della Panoramica Zegna, voluta dal conte Ermenegildo Zegna, oggi individuata come “Oasi Zegna”.

Danilo Craveia scrive:”Occasioni generiche gli hanno fatto produrre fotografie generiche , ma nelle situazioni che l’autore  ha potuto o voluto gestire la sua maestria emerge con grande forza estetica , con personalità inconfondibili: nell’uso della luce, nello studio della profondità di campo e della regia scenica”. 

Domenico Ubertelli ” Le fotografie di Marciandi documentano una realtà in larga misura scomparsa; a differenza di allora oggi le baite sono diroccate, i prati sono invasi dalla vegetazione arborea ed arbustiva e quel contesto sociale è scomparso”.

Chi era Matteo Marciandi? Nato nel 1898  a Tollegno.  Inizia l’attività lavorativa a Torino, nel 1928 si trasferisce a Trivero, per iniziare a lavorare presso il Lanificio Ermenegildo Zegna.  Nonostante, la professione laniera   lo impegnava  molto, trovò ancora spazio per dedicarsi all’attività artistica che lo animava, dedicandosi, alla pittura e la scultura , ma si dedicò soprattutto alla fotografia, che esercitò a buon livello, ottenendo significativi risultati riconoscimenti in ambito non solo locale.

Nel 1936 Matteo Marciandi venne chiamato da Ermenegildo Zegna, a documentare con le sue immagini scattate con il suo  obbiettivo le varie fasi delle lavorazioni laniere fatte presso il Lanificio del XVII secolo”. Nell’illustrato catalogo in un altro intervento Sergio Marucchi riporta in una sezione i “Ritratti”  che furono delle opere più apprezzate di Marciandi in particolare le foto dei bambini ripresi negli alpeggi , oppure i ritratti di alcuni suoi parenti come la vecchia zia o i nipoti.

Alessandra Montanera ci parla anche di un’altra passione che aveva il Marciandi la pittura  e la scultura.  I soggetti delle sue fotografie spaziavano dalle vedute paesaggistiche – soprattutto le Alpi biellesi, la Panoramica Zegna in costruzione e gli alpeggi dell’Alta Valsessera - agli aspetti artistici ed etnografici. Negli anni Trenta collaborò con «Illustrazione Biellese» e nel 1949 allestì una mostra personale a Trivero, dove vennero esposte 101 fotografie.

Le sue fotografie erano apprezzate e conosciute anche al di fuori del territorio biellese. Nel 1959 si trasferì a Boca ( nel novarese), ma non mancò di tornare a Trivero con regolarità per incontrare gli amici di sempre. 

Descrizioni immagini:

Foto copertina catalogo

Foto 1 La Rocca d’Arigimonia e la Panoramica Zegna in costruzione; in primo piano la FIAT Topolino di Matteo Marciandi

Foto 2 Una persona attraversa il Purtun di Castagnea. Pavimentazione in acciottolato e lose, volta in mattoni (1949)

Foto 3 La Basilica di Oropa ritratta dalla strada che sale alla Galleria Rosazza (ante 1949)

Foto 4 Il terrazzo di copertura e la ciminiera del Lanificio Ermenegildo Zegna. Sullo sfondo la catena di Monte Barone, Punta delle Camosce e Monte Gemevola(1948-1955)

Foto 5 Tratto di  Panoramica completato. In primo piano la FIAT Topolino di Matteo Marciandi, sullo sfondo l’albergo san Bernardo

Foto 6 Matteo Marciandi “Paesaggio agreste con torrente”, olio su tavoletta, ante 1948

Foto 7Matteo Marciandi “Paesaggio lacustre”, acquerello, ante 1948

Le immagini che documentano il testo sono state tratte dal catalogo:


“Matteo Marchiandi. Fotografo per passione” edito dal DocBi

 

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Articolo pubblicato il 03/02/2023