Torino - Cronaca dai quartieri: Circoscrizione 6 ed il dramma del "Trincerone"

Interpellanza dei consiglieri Massimo Robella e Giulia Zaccaro per una risoluzione immediata

C’era una volta …… l’intenzione di eliminare lo scempio ambientale ed igienico rappresentato dal Trincerone di via Gottardo e, se si preferisce, di via Sempione. Quello che passa, per essere chiari, davanti all’Ospedale San Giovanni Bosco e che da anni è divenuto discarica a cielo aperto e rifugio per sbandati. Si era persino paventato, tempo addietro, di coprirlo per creare una sorta di parcheggio, ma di quel progetto non si sa più nulla; l’unica certezza, e lo diciamo con il beneficio d’inventario, è la destinazione a sede di quella che dovrebbe essere la linea 2 della Metropolitana, soluzione ideale per ridare decoro alla zona e maggiore funzionalità ai trasporti pubblici.

Per intanto restano solo i cartelli posti, a suo tempo, dall’Amministrazione Appendino, unico provvedimento realizzato per eliminare il malcostume e ridare dignità ad un sito cittadino che merita, anche per la vicinanza dell’Ospedale, migliore considerazione da parte di chi si dovrebbe occupare del benessere dei cittadini, e sotto tutti i punti di vista. Una storia Metropolitana, ci verrebbe voglia di dire, ma la situazione tutto merita meno che una ironica o compassionevole presa d’atto di ciò che diventa giorno per giorno sempre più insostenibile. Per cui, al di là delle ormai dimenticate espressioni amministrative in proposito che avrebbero reso in breve tempo giustizia al territorio, ci ritroviamo di fronte alla rassegnazione di chi da anni sente solo promesse e nulla di concreto.

Ed è cosa di questi giorni la presa di posizione della Circoscrizione 6 (Barriera di Milano – Regio Parco – Barca – Bertolla – Falchera - Rebaudengo – Villaretto) che ha preannunciato la presentazione di una interpellanza a firma del Capogruppo Massimo Robella (Misto di Maggioranza) e Giulia Zaccaro (Energie in Movimento) che ricorda il preoccupante stato di abbandono in cui versa la zona, il che favorisce anche altre forme di illecito, con la presenza di ogni tipo di rifiuto compresi rifiuti ingombranti, frigoriferi, materassi, mobiletti ecc…

“Siamo consapevoli della titolarità privata dell’area – si legge nel documento -  ma anche i privati devono adempiere ai loro doveri relativi al mantenimento della medesima. Inoltre, sappiamo che il Trincerone verrà utilizzato come linea stampo per la nuova metropolitana:  riteniamo, tuttavia, che non si possa comunque aspettare tale tempistica per pulire dai rifiuti l’area, che con il passare del tempo diventerà sempre peggio”.

Per cui Robella e Zaccaro chiedono al Sindaco, all’Assessorato competente ed  agli uffici preposti notizie su quando è stata fatta l’ultima ordinanza per intimare ai proprietari di pulire:

“Sarebbe possibile farne un’altra? E nel caso in cui i privati non volessero procedere con la pulizia o le tempistiche fossero comunque troppo lunghe, quantomeno per i rifiuti ingombranti, la Città potrebbe rimuoverli al posto dei sopracitati?”.

Praticamente un déjà vu che pare non avere una immediata e decisiva svolta. I cittadini, per intanto, aspettano questa nuova possibile svolta che i Consiglieri porteranno avanti con determinazione come ci hanno detto in chiusura, per chiudere definitivamente una pratica che riguarda, per lo meno, l’immediata pulizia e bonifica del Trincerone, una piaga ambientale cittadina che sembra irrisolvibile e che invece dovrebbe godere della prima posizione nella scala delle priorità, ma pare che le Amministrazioni comunali, passate e presenti, privilegino altri tipi di intervento, uno per tutti le piste ciclabili e dintorni.

E il Trincerone?
 

 

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Articolo pubblicato il 02/03/2023