Francesco Verasis Asinari, IX Conte di Costigliole (d'Asti) e VI Conte di Castiglione Tinella
Il castello di Costigliole d'Asti

Nasce a Torino il 9 aprile 1826, due versioni sulla sua morte

Francesco Verasis Asinari, IX Conte di Costigliole d'Asti e VI Conte di Castiglione Tinella (Torino, 9 aprile 1826 – Stupinigi, Nichelino, 30 maggio 1867) passerà alla storia per il suo secondo matrimonio, con Virginia Oldoini, la celebre Contessa di Castiglione (forse non tutti sanno quale sia il “Castiglione” che l’ha resa celebre…). Di Costigliole rimane la efficace descrizione del De Canis: «Giace Costigliole sul dorso ed attorno d'una collinetta di figura conica, sulla cui vetta sta il massiccio quadrato castello in ottimo stato, fiancheggiato da quattro grosse rotonde torri.» (1).

La prima curiosità di una storia travagliata è che i due Comuni dell’antico feudo si trovano in province diverse, in quanto Castiglione Tinella fa parte del cuneese, mentre Costigliole d’Asti è compreso nell’astigiano.

I Verasis sono una antica famiglia di nobiltà astigiana, forse di origine pavese, che conquista lustro dall’unione con gli Asinari, avvenuta con un matrimonio nel corso del XVII secolo. Risulta che Gian Antonio Verasis, cittadino di Asti, già investito di una parte del feudo di Costigliole d'Asti, si unisce in matrimonio nel 1625 con Ottavia di Aurelio Asinari. Quest'ultimo appartiene a quel ramo della famiglia Asinari che nel 1341 ha acquistato (nella persona di Giorgio, per sé e per i discendenti) una porzione del feudo di Costigliole di proprietà del Comune di Asti. La discendenza maschile di Aurelio avrebbe dovuto essere garantita dal figlio Michele, che invece muore prima del padre. Al fine di evitare l'estinzione della famiglia, Aurelio – investito del feudo nel 1576 del feudo - con il suo testamento lascia erede la figlia Aurelia Ottavia ed obbliga il genero ad assumere nome ed arma degli Asinari. Dal matrimonio del Verasis con la Asinari nasce Aurelio, che riceverà il feudo nel 1637.

Francesco Verasis Asinari, di cui ci occupiamo, è figlio di Vittorio Luigi (1771 - 1839), Gran Maestro di Cerimonie durante il regno di Carlo Alberto, e di Vittoria Martini di Cigala (1797 - 1844), rimane orfano in tenera età e viene affidato a Camillo Benso di Cavour, che diventa il suo tutore.

Nel pieno della Prima Guerra d'Indipendenza sposa la nobildonna pavese Francesca Trotti di Santa Giulietta (Pavia, 17 agosto 1828 - Torino, 11 luglio 1851); l'anno dopo nasce il figlio Luigi Vittorio, che morirà prematuramente; anche la moglie Francesca muore nel 1851 a soli 22 anni. Rimasto vedovo ad appena 25 anni, Francesco Verasis Asinari si risposò nel 1854 nella chiesa di Santa Maria del Fiore a Firenze con Virginia Oldoini, che assume il titolo di contessa di Castiglione. Ottiene a Corte ruoli via via più importanti, fino a diventare Primo Scudiero di Vittorio Emanuele II. Dalla Contessa di Castiglione avrà un figlio, Giorgio, nato l'anno successivo al matrimonio e deceduto il 14 novembre 1879 a Madrid, dopo aver contratto il vaiolo.

Il suo non è stato un matrimonio felice: Virginia, una delle donne più belle del loro tempo, non lo ama e lo sposa per sottostare al volere della famiglia, entusiasta del legame con un'antica casata nobiliare piemontese. Dal matrimonio lei ottiene, oltre al titolo, un ingente patrimonio da spendere e la libertà di muoversi in società. Il 25 dicembre 1855 Francesco si trasferisce con la moglie a Parigi, per svolgere compiti diplomatici, anche se in realtà il vero motivo del trasferimento (architettato da Cavour con l'assenso del Re) riguarda Virginia: a lei il compito di sedurre Napoleone III. Lo sfortunato marito, comprese le vere intenzioni, nel maggio 1856 fa ritorno col figlio a Torino e l'anno successivo si separa definitivamente dalla moglie.

Nel 1857 viene eletto deputato nella VI Legislatura del Regno di Sardegna, nel seggio elettorale appartenuto in precedenza al suocero Filippo Oldoini, ma nel 1860 la sua elezione nel collegio di La Spezia viene annullata per "vizio di corruzione e pressione religiosa": alcuni cittadini di Pitelli sarebbero stati corrotti dal parroco di Arcola in cambio di denari.

Il castello di Costigliole, da lui abitato oltre alla casa in Torino, è già citato nel Codex Astensis (2); Francesco vi fa costruire un ponte levatoio di passaggio verso i giardini pensili, una galleria ed un insieme di passerelle verso la piazza del paese per la sua seconda moglie.

Il 30 maggio 1867, Francesco Verasis Asinari muore a Stupinigi per una caduta da cavallo. Un evento clamoroso che prelude ad altri avvenimenti negativi. Seguiamone lo svolgimento. Quel giorno, Amedeo Duca d’Aosta, terzo figlio del Re, compie ventidue anni e sposa a Torino Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna. Mentre il corteo degli sposi sta percorrendo il grande viale di Stupinigi per recarsi alla festa nella Palazzina di Caccia, il Conte di Castiglione cade da cavallo e muore, all’età di 41 anni. La mattina successiva la Gazzetta Piemontese racconto il “funestissimo avvenimento” che compromette l’atmosfera festosa per il matrimonio dei nobili sposi. Pare che il Conte di Castiglione sia stato colpito da un malore, ma le narrazioni del fatto prospettano diverse versioni. Secondo il cronista della Gazzetta il Conte è a cavallo al seguito di una carrozza, i militari della scorta lo vedono barcollare sulla sella e accorrono in suo aiuto per sorreggerlo, poi riescono a portarlo, ancora vivo, in un cascinale ai bordi dello stradone di Stupinigi, dove si spegne poco dopo. Altre fonti riferiscono di una caduta da cavallo del Conte con morte immediata, per essere finito sotto le ruote della carrozza reale che lo seguiva, morendo all’istante per schiacciamento del torace; di fronte alla scena, Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna sviene. Inoltre, il matrimonio di Amedeo d’Aosta non durerà molto: la moglie Maria Vittoria muore giovane di tubercolosi; infine per un paio d’anni il Duca d’Aosta diventa Re di Spagna, ma è costretto ad abdicare e a ritornare in Piemonte.

La dinastia Verasis Asinari si estinguerà ventotto anni dopo con Clemente (1828-1895), figlio di Luigi (1781 – 1839) e di Vittoria Martini Ballaria (1797 – 1844). Egli non ha figli dal suo matrimonio con Marietta Litta Modignani e designa suo erede il cugino Enrico, detto Henry, figlio dello zio materno, il generale Enrico Martini di Cigala. Anche l’archivio di famiglia, il Fondo Verasis, passa ai Martini di Cigala, ed è attualmente conservato a Gaiole in Chianti, in provincia di Siena.

Note

(1) Giovanni Secondo Gironimo de Canis (Magliano Alfieri, 5 ottobre 1768 – Castelnuovo Calcea, 12 luglio 1830), storico astigiano, la cui famiglia era originaria di Castagnole delle Lanze. È stato definito il "raccoglitore di cose astesi”. Della sua vasta produzione storico-libraria, la Biblioteca Astense conserva i manoscritti.

(2) Il Codex Astensis (o Malabayla) è una raccolta di documenti storici della città di Asti che va dal 1065 al 1353.

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Articolo pubblicato il 09/04/2023