"Ciò che è avvenuto durante la IV commissione della Circoscrizione IV di martedì 2 maggio è una sgrammaticatura istituzionale che non ha precedenti. La giunta di sinistra ha scelto di utilizzare lo strumento della commissione consiliare, che dovrebbe fornire strumenti o informazioni per l'espletamento del mandato dei consiglieri oppure analizzare progetti delle associazioni, per fare un comizio sui temi LGBT".

Così esordisce Carlo Emanuele Morando, Capogruppo della Lega Salvini, che lamenta come per oltre un'ora le associazioni del mondo gay abbiano goduto di ampi spazi per "autoincensarsi" e per magnificare le iniziative svolte attaccando inoltre gli esponenti politici legati alla famiglia naturale e accusare di omofobia chiunque sostiene che per "generare" servano un uomo e una donna.

"E tutto questo - ha sottolineato Morando -  a spese dei contribuenti. I consiglieri non sono stati pagati per discutere una materia di competenza della circoscrizione, per analizzare i problemi del territorio o per acquisire informazioni di carattere amministrativo ma per assistere ad una lezione senza contraddittorio su chi, secondo una parte, può fregiarsi del titolo di "famiglia".

Dal prosieguo si evince come le Associazioni lamentino di essere sotto un non meglio precisato attacco:

"Ma l'unico attacco è quello alla pluralità delle idee - insiste - che è il fondamento della democrazia; e questo si nota ormai ovunque: nella scuola, nella stampa, nelle istituzioni e nel dibattito pubblico".

Il Capogruppo conclude evidenziando.

"Sostenere la necessità della presenza di un uomo e una donna per procreare è considerato offensivo per la libertà altrui, ma viene considerato normale promuovere la "famiglia" arcobaleno con i soldi dei contribuenti.

La sinistra continua ad utilizzare le istituzioni come fossero il salotto di casa propria. Continueremo ad opporci e a combattere questa visione che riduce la politica a servitrice di interessi individuali e di partito".