La mostra ospitata nelle sale dell’elegante Palazzo dei Priori, “I Pittori della realtà. Verità e illusione tra Seicento e Novecento”,  curata   dal professor Vittorio Sgarbi, attualmente Sottosegretario alla Cultura  del Governo Meloni, e con Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari, è stato un grande successo.

L’esposizione terminata alcuni giorni fa, era centrata sulla stagione dell’arte italiana del dopoguerra e ripercorreva questa avventura entusiasmante attraverso oltre ottanta capolavori  degli artisti Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, i fratelli Antonio e Xavier Bueno, e altri grande opere di artisti, che permettevano di rileggere  e scoprire una particolare stagione dell’arte italiana, dopo il secondo sanguinoso conflitto.

Nei capolavori  si riscontrava una rinascita dell’umanità dopo la sofferenze subite, con  la privazione della libertà che questi eccellenti pittori avevano appena vissuto.  Questa eccezionale  mostra, che come sempre, si è potuta avere grazie la professionalità e l’esperienza del Professor Sgarbi,  ora la possiamo riviverla e ripercorrerla attraverso le pagine dello stupendo  catalogo edito da  Maggioli Cultura, che è stato anche l’organizzatore dell’evento.

Il volume approfondisce le ragioni di questo breve sodalizio presentando gli esordi pittorici degli artisti e interrogandosi sui percorsi che ognuno intraprenderà a partire dagli anni Cinquanta.

Il  Sindaco della Città di Fermo Paolo Calcinaro e Micol Lanzidei – Assessora alla Cultura della Città di Fermo, scrivono nel saluto istituzionale: 

“Una grande opportunità dal punto di vista culturale ma anche un’opportunità di crescita economica, un investimento in un momento nel quale la cultura e l’arte si dimostrano grande, strategica risorsa,in un territorio ricco di testimonianze, di storia e di architettura, consentendo al turista di scoprire così tanti tesori  nel raggio di pochi chilometri”.

L’esperienza dei Pittori moderni della realtà, avviatasi dopo la fine della Seconda guerra mondiale, è una breve avventura durante la quale s’intrecciano i destini di quattro pittori, Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni e i fratelli Xavier e Antonio Bueno, firmatari di un manifesto che si scaglia contro gli esiti del modernismo e gli “abbagli”dell’École de Paris e difende la grande tradizione pittorica rifacendosi all’arte seicentesca, da Caravaggio alla pittura spagnola e fiamminga.

A loro si aggiungono Giovanni Acci, Alfredo Serri e Carlo Guarienti, il più giovane e l’unico sopravissuto oggi centenario. Il percorso espositivo si arricchiva anche di due capolavori di  Giorgio De Chirico, il padre della “Metafisica” che consolidò rapporti di stima con i quattro pittori moderni della realtà ispirandoli nelle loro opere.

Tutti i componenti del gruppo, inoltre si accostarono all’enigmatico tema dechiriniano del manichino.  Scrive nel catalogo il curatore Professor Vittorio Sgarbi:

”I pittori moderni della realtà, con un bellicoso manifesto programmatico, affrontarono la questione stabilendo un fronte di resistenza. Estetica ed etica, prima che politica. Aderirono con convinzione, partecipando alle cinque mostre in cui si consumò la loro esperienza comunitaria, tra il 1947 e 1949”.

Gli artisti riscuotono apprezzamento dal pubblico e dal collezionismo , ma gran parte della critica giudica la loro arte anacronistica, trascurando come nel loro atto di fede nei confronti della realtà ci sia la riaffermazione di valori morali. La pittura della realtà è l’orizzonte ideologico ed estetico comune verso il quale ognuno manifesterà originali percorsi creativi. 

La loro pittura colta e raffinata è arricchita dalla padronanza delle antiche tecniche  artistiche, in linea con il “ritorno al mestiere” propugnato da de Chirico, riferimento continuo per le loro carriere.  La mostra ha offerto l’occasiona di scoprire e la storia e l’arte di questo gruppo considerato anacronistico  e non sufficientemente apprezzato dalla critica di allora. 

È ha acconsentito di approfondire le ricerche sulle carriere dei singoli artisti già note agli studiosi per ricchezza e complessità, di ricostruire la significativa parabola all’interno della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Il libro contempla anche saggi di: Vittorio Sgarbi, Stefano Sbarbaro, Emiliana Biondi, Paolo Baldacci, Daniela Ferrari, Luca Scarlini, Emanuele Barletti, Ilaria Cimonetti.

Descrizione immagini:

Foto copertina catalogo

Foto 1  Gregorio Sciltian “Natura morta”, 1934 olio su tel, 75x90cm Collezione privata, Carrara

Foto 2 Gregorio Sciltian “Bacco all’osteria”, 1936 olio su tela, 215x168cm Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma

Foto 3 Pietro Annigoni “Volto virile”, 1975circa sanguigna su carta, 25,5x22cm Collezione privata, Firenze

Foto4 Pittore caravaggesco  “Natura morta con meloni, fichi, nespole, pesche, pere, uve, susine, XVII secolo olio su tela, 49x63cm Collezione Micheli

Foto 5 Xavier Bueno “Natura morta con Olympia, anni Quaranta”, olio su tela, 27x37cm Collezione eredi Xavier Bueno

Foto 6 Antonio Bueno “Ritratto di Sonia Bueno”, 1948 olio su tavola 34x26cm Collezione privata

Foto 7 Gregorio Sciltian “Annunciata” anni Quaranta, olio su tavola 48x37cm Fondazione Cavallini Sgarbi

Foto 8 Xavier Bueno “Evelina”, 1947 olio su tavola telata 44x34cm Collezione eredi Antonio Bueno Fiesole

Foto 9 Xavier e Antonio Bueno “Natura morta con brocca,mele e paglia, 1948 olio su tavola telata, 45x80cm Collezione privata, Varazze

Foto 10 Giovanni Acci “Crocifero”,1949-1957 olio su tela, 126x96cm Collezione Clizia ed Emanuela Borghini

Foto 11 Alfredo Serri “Trompe - l’oeil con corno e manoscritti”, s.d. olio su tela, 60,5x51cm Mart, Collezione VAF- Stiftung

Le immagini che documentano il testo sono state tratte dal catalogo :

“I Pittori della realtà. Verità e illusione tra Seicento e Novecento” a cura di Vittorio Sgarbi e con Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari, pp.223 ill. col.  e b/n, Cultura Maggioli, 2023  €28.00.

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