Quale Scienza desideriamo... realmente?

Secondo le parole del premio Nobel John Clauser, appena entrato a far parte della “Coalizione CO2” americana: "non c'è nessuna crisi climatica in atto". Un altro duro colpo per i catastrofisti.

In un periodo di grande confusione come quello attuale, anche la cosiddetta Scienza sembra mostrare non poche anomalie e non poche incongruenze, nella sua visione d'insieme.
Sempre più spesso sorgono dubbi sulle manipolazioni evidenti di dati ufficiali, che sembrano piegarsi servilmente al potere delle grandi strutture economiche.
Non mi soffermerò volutamente sulla penosa questione dei cosiddetti “vaccini”, sull'atteggiamento terapeutico della vigile attesa o sugli effetti collaterali che stanno manifestandosi in modo sempre più imbarazzante.
Desidero, in questa Sede, affronta le incongruenze sempre più evidenti, legate alle politiche ambientali, al problema della siccità e agli interventi artificiosi che sembrano dettati solo da convenienze di tipo speculativo.

Le Classi Dirigenti Nazionali del nostro Pianeta, popolato da gruppi etnici che presentano differenti livelli di consapevolezza e differenti livelli tecnologici, affrontano in modo miope ed egoistico le problematiche ecologiche e le politiche del territorio. 


Il messaggio mainstream, che sembra scontrarsi inesorabilmente contro il muro di gomma dell'indifferenza e della umana stupidità, non prende mai in seria considerazione l'evidenza che le conseguenze dei nostri non meno stupidi comportamenti, determineranno sulle sorti del Pianeta, condizionando la vita di ogni essere vivente, uomini e non, senza distinzione di colore, religione o credo politico.
I microinteressi di una economia gestita pateticamente da piccoli gruppi di potere, volutamente disinteressati a considerare una visione armonica d'insieme, stanno compromettendo completamente le sorti della Terra.
C'è da chiedersi se tanta miopia sia davvero legata solo alla stupidità o se si possa avanzare un'ipotesi “complottista” che preveda un losco e forse intuibile disegno.
Leggiamo sulla rivista online: NoGeoingegneria - Portale contro le manipolazioni climatiche ed ambientali, che l'organizzazione no profit Coalizione CO2 pubblica una interessantissima dichiarazione del Premio Nobel per la Fisica 2022 John Clauser. Lo scienziato, si esprime contro le attuali politiche:


“La narrazione popolare sul cambiamento climatico riflette una pericolosa corruzione della scienza che minaccia l'economia mondiale e il benessere di miliardi di persone. Una scienza del clima fuorviante si è trasformata in una pseudoscienza giornalistica di massa.
A sua volta, la pseudoscienza è diventata un capo espiatorio per un'ampia varietà di altri mali non correlati. È stata promossa ed estesa da agenti di marketing aziendale, politici, giornalisti, agenzie governative e ambientalisti altrettanto fuorviati. A mio parere, non esiste una vera e propria crisi climatica. Esiste, invece, un problema molto reale nel garantire uno standard di vita decente alla grande popolazione mondiale e una crisi energetica associata.Quest'ultima viene inutilmente aggravata da quella che, a mio avviso, è una scienza climatica errata”. 


Clauser si è ufficialmente dissociato dalle politiche ambientali del Presidente Biden. Lo scienziato ha sviluppato un nuovo modello climatico che prende in considerazione l'azione delle nuvole cumuliformi che riflettono il 90% della luce solare che incide su di esse.
Si tratterebbe di un meccanismo fisico che agisce come feedback: la luce del sole che non viene filtrata dalle nuvole, raggiunge la superficie terrestre, due terzi della quale è coperta dagli oceani. Quando la luce e il calore solare entrano in contatto con i mari determinano l'evaporazione con conseguente formazione di nuvole.
Dal momento che la formazione di nubi aumenta quando la frazione di superficie terrestre è molto piccola e la temperatura al suolo elevata, si formeranno delle precipitazioni, mentre se la copertura risulta essere troppo grande, la radiazione solare sarà in gran parte riflessa e non produrrà evaporazione .
Tale variabilità del manto nuvoloso agirebbe come potente termostato, in grado di regolare la temperatura del suolo.
Dai dati di queste osservazioni Clauser conclude che le variazioni del tasso di trasferimento di calore da irraggiamento, associate alle variazioni dell'anidride carbonica atmosferica, sono quasi di due ordini di grandezza inferiori all'effettiva stabilizzazione dell'input di potenza fornita dal termostato basato sulle nuvole.
Il fisico teorico e sperimentale americano John Francis Clauser noto per i suoi contributi ai fondamenti della meccanica quantistica, prosegue:

“La narrativa sul cambiamento climatico riflette la corruzione della scienza”.

Nonostante una brillante carriera, coronata dal Premio Nobel per la Fisica 2022 , con Alain Aspect e Anton Zeilinger, per gli esperimenti con i fotoni entangled, per aver stabilito la violazione delle disuguaglianze di Bell e per essere stato il pioniere della scienza dell'informazione quantistica , Clauser si è unito al gruppo di scienziati ribelli della CO2 Coalition, che si esprime ideologicamente contro il mainstream del cambiamento climatico, condannando quella visione che offende la Vera Scienza, confermata dai dati e dagli studi.

Le sue dichiarazioni risultano essere esplosive e sembrano compromettere la solidità del muro di gomma istituzionale:

“A mio parere, non esiste una vera crisi climatica. C'è, tuttavia, un problema molto reale nel fornire uno standard di vita dignitoso alla numerosa popolazione mondiale e una crisi energetica associata. Quest'ultimo viene inutilmente esacerbato da quello che, a mio avviso, è una scienza del clima errata”.

Da questa allarmante analisi si evince che lo stato di attenzione deve essere portato ancora più in alto, e che nulla possa essere trascurato, tantomeno la presunta onestà intellettuale delle voci ufficiali.

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Articolo pubblicato il 14/05/2023