Turchia. Erdogan dovrà andare al ballottaggio con Kilicdaroglu

Il Popolo Turco, il 28 maggio, sarà nuovamente chiamato alle urne per scegliere chi dovrà essere il suo Presidente.

Ieri in Turchia si sono svolte le Elezioni Presidenziali. L’uscente Recep Tayyip Erdogan si è dovuto fronteggiare con Muharrem Ince, Kemal Kilicdaroglu e Sinan Ogan.

Nei giorni precedenti il voto le maggiori agenzie di stampa internazionali davano per sfavorito il “sultano” che governa la Turchia da ormai un ventennio. Gli Stati Uniti d’America non vedono l’ora di liberarsi di Erdogan che – come ha più volte dimostrato – è un presidente non prono alle scellerate scelte della NATO e, certamente, non è filo-americano.

Gli USA di Joe Biden hanno molto spinto sul leader dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu nella speranza di poter avere un nuovo Paese satellite dal quale poter lanciare attacchi alla Federazione Russa, nemica storica della nazione degli Yankee.

La tv di Stato turca “TRT” fa sapere che l’88.44% dei turchi, aventi diritto al voto, si sono recati alle urne superando persino l’85.14% delle recenti Elezioni Parlamentari.

Questa alta affluenza elettorale in Italia non si vede da moltissimi anni perché sono tanti gli italiani che si sono disaffezionati alla politica. Tra i motivi per i quali gli italiani non si recano più alle urne vi è certamente il fatto che la nostra Nazione, dopo la crisi di Sigonella dell’ottobre 1985, è sempre stata servile nei confronti degli Stati Uniti d’America che trattano tutti i Paesi della NATO come vassalli da comandare a piacimento.

Lungi da noi esprimere giudizi di sorta sulla presidenza di Erdogan. Una cosa che dobbiamo sottolineare per dovere di cronaca, però, è che il “sultano” di Ankara ha il merito di non essere un servo degli USA e ha più volte avuto il coraggio di opporsi ai diktat di Washington.

La Turchia è nazione membra della NATO, ciò nonostante, non ha mai abbandonato la sua sovranità politica creando negli USA evidente senso di fastidio.

Alle 21:03 sul suo profilo ufficiale “Twitter” Erdogan scriveva: “Il fatto che le elezioni del 14 maggio si siano svolte sotto forma di una grande festa della democrazia con pace e tranquillità è un’espressione della maturità democratica della nostra Turchia. Mi congratulo con tutti i miei cittadini che hanno votato in nome della democrazia e hanno preso parte ai lavori elettorali, ed esprimo la mia gratitudine a ciascuno di loro”.

Nel frattempo lo spoglio delle schede è proseguito. A notte fonda “Il Sole 24 Ore” diceva che lo scontro fra i candidati alle Elezioni Presidenziali turche si è concluso con un ballottaggio.

Detto nuovo confronto sarà fra il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan e il suo oppositore, “pupillo” degli Stati Uniti d’America, Kemal Kilicdaroglu.

Il Popolo Turco, il 28 maggio, sarà nuovamente chiamato alle urne per scegliere chi dovrà essere il suo Presidente. Noi, come sempre facciamo, seguiremo l’evolversi della situazione e vi terremo opportunamente informati.

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Articolo pubblicato il 15/05/2023