Il Cortile delle Arti di via Vanchiglia 16, a Torino

Il FAI Giovani di Torino alla scoperta di arte e creatività

Basta entrare nel portone contrassegnato dal civico numero 16 di via Vanchiglia, a Torino, nell'omonimo quartiere, e si passa dal rumore del traffico a un altro mondo. Dopo il lungo androne, si apre il cortile, con il lungo ballatoio che gli corre intorno a formare un unico primo piano, un basso fabbricato costruito, alcuni box e l'acciottolato a terra, come negli antichi cortili del centro. Si respira subito un clima alla De Amicis, nonostante la Mole sia molto vicina e la movida del sabato sera, dai Murazzi a piazza Vittorio Veneto, stia per iniziare. Qualcuno lo ha paragonato a Montmartre, è un angolo caratteristico torinese, un centro di idee e di sperimentazioni, di attività e di sensazioni.

Il Cortile delle Arti è stato inventato, un pezzo alla volta, passo dopo passo, come vedremo, dalla pittrice Adelma Mapelli. Lo scorso 6 maggio una giornata di visite a cura del Gruppo FAI Giovani di Torino ha permesso di ripercorrere la storia del Cortile, dalle origini alla trasformazione. I soci FAI e gli ospiti dell'evento hanno potuto entrare in contatto con le diverse realtà che vivono e animano questo spazio, lasciandosi catturare dalla passione dell'arte e dei suoi creatori, ascoltando dalla loro viva voce di esperienze di lavoro e creatività.

Gian Giorgio Massara ne ha scritto così: “L'atelier di Via Vanchiglia: E' a Torino, grande e luminoso e si completa con un soppalco ove sono conservati gli abiti di una performance dedicata al Giappone, alcune maschere, vecchi dipinti, progetti per opere murali in varie località del Piemonte, costumi di scena per le poesie Haiku. .... allorché un attimo di vita diventa verso: opere tutte che sottolineano la presenza di questa pittrice, nell'arco di oltre quarant'anni, sulla scena culturale piemontese...”.

La sua storia. All'inizio del '900, in un proliferare di botteghe artigianali e fabbriche nascenti, in Via Vanchiglia 16 si installa la “Fabbrica di Forniture per Ombrelli e Berretti di Ambrogio Merzagora”. I bombardamenti dell'ultima guerra mondiale danneggiano l'edificio e decretano la fine della fabbrica. Negli anni '50 iniziano i lavori di ricostruzione per trasformare gli spazi in abitazioni civili.

Nel 1974 Adelma Mapelli apre il suo atelier di pittura e da quel momento, grazie al suo spirito d’iniziativa, il cortile inizia ad animarsi e attirare artisti e artigiani che condividono l'idea di un luogo nella città dove si respiri arte in una dimensione operosa e conviviale. Nel corso di quasi trent’anni si sono alternati decine e decine di artisti e oggi il Cortile vede la presenza di sette studi d’artista, una galleria d’arte, laboratori di restauro e gruppi musicali. Un luogo unico a Torino!

Il Cortile delle Arti che vediamo oggi nasce nel 2020, quando gli atelier d’artista decidono di creare un collettivo a cui si unisce la galleria d’arte Febo e Dafne, che da poco aveva trasferito i suoi spazi in un locale del cortile contribuendo a portare nuova linfa propositiva nel variegato gruppo d’artisti. Grande ambiente verde e luminoso, abbraccia il ballatoio con laboratori e studi che si affacciano, fornendo la giusta privacy per la concentrazione e uno spazio per l'incontro e la condivisione. Al suo interno del Cortile delle Arti troviamo gli atelier di: Adelma Mapelli, Mery Rigo, Paola Gandini, Muad'Dib, Francesco Di Lernia, HANGARStudio dei fotografi Claudio Cravero e Gianpiero Trivisano, Julien Cachki, Massimo Greco, il laboratorio Labanto di Francesca Brinatti per la lavorazione settecentesca dell'argentatura degli specchi, la ditta artigiana Torbox che realizza complementi d'arredo in vetro e cristallo e la galleria d’arte Febo & Dafne.

Periodicamente si organizzano iniziative ed eventi d’arte, che diventano occasione e pretesto per aprire il portone e interagire fra interno ed esterno in maniera originale e propositiva.

Adelma Mapelli

Fin dal 1974 operativa con il suo primo studio d’arte e dal 1997 è docente di pittura presso l'Unitre di Torino. Dal '89 al '97 organizza raduni pittorici en plein air in Val di Susa e Valle d’Aosta. Tra il 2006 e il 2018 organizza una raccolta museale di acquerellisti italiani e stranieri e mostre per la “Sagra di Settembre” a Montà d’Alba. Fin dai primi anni 2000 partecipa attivamente a tutte le manifestazioni del borgo Vanchiglia e a quelle ideate dai vari artisti del cortile che aprono i propri studi al pubblico.

Paola Gandini

Si divide tra il lavoro artistico nell’atelier e la docenza in Discipline Grafiche all'Istituto Albe Steiner di Torino. Realizza opere in vetro, vetrofusioni che rimandano a una visione altra del mondo e della realtà. Il vetro è la lente con la quale l'artista osserva e riorganizza la percezione della realtà. Dal 1996 partecipa a esposizioni collettive e personali, sul territorio nazionale ed internazionale.

Francesco Di Lernia

Presente sulla scena artistica nazionale e internazionale con numerose mostre personali e collettive. Grazie all’importante donazione della collezione Bianca e Mario Bertolini, alcune sue opere sono entrate a fare parte della collezione del Museo del Novecento di Milano. La sua ricerca pittorica, basata principalmente sullo studio della luce, lo porta a osservare la realtà per poi accedere a dimensioni surrealiste e introspettive che costituiscono l’essenza dei suoi lavori.

Massimo Greco

Nato a Satriano (Cz), si laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1993; consegue la specializzazione in Didattica dell’arte e l’abilitazione in Disegno e Storia dell’Arte all’Accademia Albertina di Torino; insegna Discipline pittoriche al Liceo Artistico Passoni. Nel corso degli anni si è occupato di «Arte irregolare», grafica editoriale e comunicazione istituzionale. Tra gli altri, hanno ospitato il suo lavoro: Accademia di Brera, Milano; MAU, Museo d’Arte Urbana, Torino; Deutch-Amerikanisches Institut, Heidelberg; Sabine Wachters Fine Arts, Bruxelles; Centre Culturel Francais, Torino; Stadtbibliothek Kunstverein, Weil am Rhein; Castello di Rivalta, Torino.

Julien Cachki

Diplomato come architetto d'interni in Francia, si trasferisce a Torino nel 1987 e frequenta l'Accademia Albertina fino all'89. La sua ricerca artistica si concentra sul dualismo fra reale e virtuale. Molti progetti riguardano il mondo del web da cui ricava le immagini delle webcam per raccontare un universo fatto di frames e immagini effimere che scandiscono lo scorrere del tempo.

Muad'Dib

Chimico, consegue un dottorato durante il quale approfondisce la fotochimica e parallelamente studia nel campo dei beni culturali e artistici. Oggi affianca alla pittura, soprattutto di paesaggio, la stampa fotografica utilizzando le tecniche delle prime sperimentazioni come la cianotipia, la bromoleotipia o la gomma bicromata.

Mery Rigo

Il suo lavoro è incentrato sulla dialettica fotografia-pittura. Servendosi di varie tecniche come la fotografia, la pittura e la tecnologia digitale, dipinge il soggetto fotografato e lo reinserisce nel suo contesto originale. Nel 2019 partecipa alla Residenza artistica Bocs Art di Cosenza, a cura di Giacinto Di Pietrantonio. È impegnata in tematiche ambientali e, collaborando con scienziati forestali e biologi, condivide una nuova visione per un futuro dell’uomo, compatibile con la Natura, il Dendrocentrismo. Nel 2005 riceve il 1° Premio sezione pittura nell’ambito del Premio Arte Mondadori e nel 2017 è insignita della Medaglia della città di Martigny (Svizzera).

HANGARstudio

Studio di fotografia contemporanea di Claudio Cravero e Gianpiero Trivisano dove viene promossa la cultura fotografica con corsi di fotografia, incontri con artisti, mostre ed eventi culturali promossi dall'Associazione Culturale FINE.

Claudio Cravero inizia a fotografare negli anni ’70 dedicandosi parallelamente, fino agli anni ’90, anche all'attività teatrale. La presenza della luce naturale è la costante dei suoi lavori che rimandano ai classici della pittura. Da alcuni anni presta i suoi scatti per associazioni umanitarie che lo hanno condotto in Bangladesh, Burkina Faso, Ciad, India e Uganda. Ha esposto in Italia, Francia, Portogallo, Repubblica Ceca, Scozia, Argentina e USA.

Gianpiero Trivisano fotografa dal 1998 e da anni la sua ricerca si concentra sul ritratto. Dopo un breve periodo dedicato alla fotografia di moda, è passato dalla fotografia realistica a uno stile sempre più onirico, realizzando immagini riflesse, sdoppiate e sovrapposte. Oltre al ritratto lavora anche come street-photographer.

Galleria d'arte Febo & Dafne

Fondata a Torino nell'aprile 2015 come associazione culturale, la galleria Febo e Dafne, raccogliendo l'eredità della galleria Dieffe, persegue lo sviluppo dei talenti e la promozione di artisti a diversi stadi di carriera. Contribuendo alla creazione di un forum d'ampio respiro per le arti visive, favorisce l'incontro degli autori contemporanei con il collezionismo e la critica d'arte. La galleria partecipa a fiere nazionali e internazionali, tra cui: The Phair e The Others a Torino, Affordable a Milano e Bruxelles. Tra gli artisti rappresentati: Pier De Felice, Adelaide Di Nunzio, Claudio Napoli, Luisa Raffaelli, Stefano Stranges e Diego Dominici.

Labanto di Francesca Brinatti

Laboratorio artigianale per la produzione di specchi. Francesca Brinatti produce specchi artistici che si avvalgono dell'antica tecnica settecentesca dell'argentatura del vetro. Servendosi di argento liquido, vetro e minerali, realizza opere che non sono semplicemente l'immagine riflessa della realtà, ma una stratificazione di elementi che metaforicamente la compongono.

Torbox di Moreno Stefanini e Marisa Roma

Ditta artigiana attiva fin dal 1960, già da due generazioni produce complementi d'arredo in vetro e cristallo. Moreno, appassionato di musica, organizza concerti partecipando anche in qualità di cantante.

Si ringrazia Claudio Cravero per la foto di copertina.

 

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Articolo pubblicato il 21/05/2023