Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato ciò che è accaduto in Turchia nel corso delle Elezioni Presidenziali.

Oggi, in vista del turno di ballottaggio che avverrà il 28 maggio prossimo, riportiamo il pensiero di Recep Tayyip Erdogan che, pur sapendo di rischiare, ha detto: “Non siamo al punto in cui imporremmo sanzioni alla Russia come ha fatto l’Occidente. Non siamo vincolati dalle sanzioni dell’Occidente”.

All’emittente televisiva CNN, che lo ha intervistato, il presidente uscente, ha dichiaro che “la Russia e la Turchia hanno bisogno l’una dell’altra in ogni possibile settore. L’Occidente non sta portando avanti un approccio molto bilanciato con la Russia di Putin. Con un Paese come la Russia è necessario un approccio bilanciato”.

Parole di un politico che ha grandi capacità diplomatiche e di mediazione.

Non si può non ricordare che è proprio grazie a Erdogan che in Europa sta arrivando il grano dai porti dell’Ucraina.

Vladimir Putin, vista la stima che nutre per il “Sultano” di Istanbul, ha concesso alle merci di partire e di poter approvvigionare le Nazioni estranee al conflitto.

Il clima che gli Stati Uniti d’America hanno creato nella gestione del conflitto è torbido e sta facendo sì che l’azione diplomatica sia arenata ormai da mesi.

Una possibile rielezione di Erdogan potrebbe essere utile per il cammino diplomatico di trattativa tra la Federazione Russa di Vladimir Putin e l’Ucraina di Volodymyr Zelensky.

Il 28 maggio il Popolo Turco sarà chiamato a scegliere il prossimo presidente della Turchia. Continuerà ad affidarsi a Erdogan o consegnerà il Paese nelle mani di Kemal Kilicdaroglu che, come già abbiamo detto, è “pupillo” di Joe Biden?

Seguiremo senz’altro l’evolversi delle cose e vi informeremo.

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