Permette a tutti di personalizzare il proprio itinerario di viaggio, aiutando e includendo così anche le persone con disabilità.
Oggi si presenta una soluzione innovativa per coloro che desiderano viaggiare ma affrontano sfide legate alle loro disabilità. "Travelin" è la prima piattaforma in Europa che fornisce percorsi di viaggio personalizzati per le persone con esigenze specifiche, permettendo loro di organizzare un viaggio secondo le proprie esigenze personali.
L'ispirazione per questo innovativo servizio è nata dall'esperienza di Marta Grelli, una giovane torinese di 26 anni, che durante un viaggio a Parigi, nel quale era accompagnata da un'amica non vedente, hanno avuto un imbarazzante contrattempo. Infatti, giunte in hotel, l'amica è stata respinta perché sarebbe dovuta entrare con il suo cane guida, nonostante sia un obbligo di legge previsto, oltre ad essere una buona pratica di educazione e senso civico.
Questo episodio ha spinto Marta a pensare a un servizio che potesse aiutare sia lei che i suoi amici con disabilità a pianificare viaggi personalizzati. Con l'aiuto di un gruppo di designer e programmatori che condividevano la sua visione è nata la piattaforma "Travelin".
"Travelin" si propone di non solo fornire servizi di viaggio accessibili, ma anche di contribuire a una società più equa e inclusiva. L'obiettivo dell'operazione è quello di creare un business che spinga l'economia verso l'inclusione. Con il supporto di importanti partner, come l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e la Rete dei Comuni sostenibili, che conta già ottanta comuni aderenti, il progetto ha suscitato interesse fin dalla sua concezione.
Il turismo accessibile, in riferimento anche da un punto di vista economico, porta sicuramente dei vantaggi. Si stima che il 17% della popolazione europea (76.109 milioni di persone) necessiti di informazioni sull'accessibilità, comprendendo persone con disabilità, anziani e individui con varie limitazioni. "Travelin" si propone come una piattaforma in grado di fornire risposte adeguate e personalizzate a una vasta gamma di condizioni soggettive. La startup, definita come "innovativa a vocazione sociale", mira a creare una rete di collaborazioni sempre più estesa per promuovere sensibilità e servizi che soddisfino le esigenze di questo nuovo mercato.
Tra le esigenze e gli aspetti verificati per la vacanza, il 50% riguarda la struttura ricettiva, il 33% la mobilità e i mezzi di trasporto, il 32% l’accessibilità ai punti di interesse turistico, il 22% gli aspetti sanitari e il 10% la ristorazione. La valutazione complessiva su l’accoglienza e l’accessibilità ai servizi che queste persone con disabilità o esigenze particolari hanno trovato nel corso della vacanza è soddisfacente ma con riserva: il 40% ha dato un giudizio tra 8 e 10, il 47% tra il 6 e il 7. Giudizi tra l’1 e il 5 per il 13%, che raggiunge il 27% in tema di mobilità. (fonte: Svolta italiana sull'accessibilità: arriva il noleggio inclusivo - GuidaViaggi).
I piccoli borghi e i luoghi meno conosciuti del settore turistico potrebbero attirare più visitatori tutto l'anno se fossero resi accessibili. Investire per rendere accessibile un borgo verrebbe ripagato più velocemente, poiché le persone sono disposte a spendere di più per avere servizi adeguati alle proprie esigenze. Maggiori spese non solo in riferimento a servizi prettamente turistici ma anche quelli “di contorno": acquisto medicinali, affitto sedie a rotelle, assistenza. Inoltre, come accade per qualsiasi meta turistica, chi si è trovato bene in una determinata esperienza di viaggio, la consiglia ad altri. Infine, le destinazioni che favoriscono un turismo accessibile sicuramente hanno un ritorno anche dal punto di vista della propria immagine. Ne è esempio la città di Breda (Olanda) che si è aggiudicata il premio The access city awards nel 2019.
La fondatrice di "Travelin" ha sottolineato l'importanza di questa piattaforma che rappresenta il primo travel planner inclusivo d'Europa. Per la realizzazione di questo ambizioso progetto, la società ha beneficiato di un finanziamento di 50.000 euro a fondo perduto dal fondo per l'imprenditoria femminile di Invitalia:
“Travelin, travel planner di turismo culturale ed esperienziale - dice Marta Grelli - rappresenta un nuovo modo di concepire i viaggi, promuovendo l'accessibilità e l'inclusione per tutti.
Travelin non nasce oggi. È stato un lungo percorso di consapevolezza interna al team, di Pubbliche Relazioni, di test costanti per validare l’usabilità della piattaforma, di partecipazione ad eventi importanti e tantissimo divertimento, perché senza quello non saremmo arrivati qui oggi.
Grazie a Travelin oggi già tanti comuni e attività hanno attivato degli operatori interni per mappare l’accessibilità delle attività dei territori. Per noi questo è un risultato importante.
Stiamo cercando di cambiare il modo in cui si parla di accessibilità e disabilità per dare a tutti la giusta dignità e accesso ai servizi pubblici e privati.”
Per ulteriori informazioni e per provare "Travelin", visitate il sito www.travelin.me
Travelin srl
Startup Innovativa a Vocazione Sociale
Via Cernaia, 24 | 10121 Torino
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Articolo pubblicato il 11/06/2023