Viktor Orban: "Bruxelles sta abusando del suo potere"

Sul tema dei migranti, in Europa, "volano gli stracci".

Il Presidente dell’Ungheria, Viktor Orban (nella foto a destra), dopo il vertice europeo dei giorni scorsi ha fatto sentire la sua voce per quel che concerne il tema dei migranti. Sul suo profilo Facebook, il leader magiaro ha scritto: “Bruxelles sta abusando del suo potere. Vogliono trasferire i migranti in Ungheria con la forza. Questo è inaccettabile! Vogliono trasformare l’Ungheria in un Paese di immigrati con la forza”.

Parole dure pronunciate da un leader che non ha mai nascosto le sue perplessità sulla gestione europea in tema di migranti. Parole scaturite a margine di un vertice che è stato tutt’altro che cordiale.

Durante l’incontro tenutosi in Lussemburgo, infatti, i Paesi membri hanno votato una modifica al Patto sulla Migrazione europeo che introduce una clausola per la quale si pone una sorta di “solidarietà obbligatoria”, pur mantenendo – almeno sulla carta e nei principi – la volontarietà dei singoli Paesi ad accogliere immigrati che altri Paesi chiedono di accogliere.

A sostenere il pensiero di Orban anche il Premier della Polonia, Mateusz Marawiecki, che, in un commento a caldo, ha fatto sapere: “Il ricollocamento obbligatorio – ovvero il contributo finanziario da 20 mila euro a persona – non risolve il problema della migrazione ma viola la sovranità degli Stati membri: la Polonia non pagherà per gli errori delle politiche migratorie di altri Paesi”.

La posizione dei due leader dell’Est-Europa non può essere presa sotto gamba e non può nemmeno esser vista come il capriccio di due politici non allineati con Bruxelles. Ungheria e Polonia hanno ben chiaro che non ci può essere futuro per una nazione se questa viene etnicamente sostituita da ondate di migranti.

Alla votazione Malta, Lituania, Slovacchia e Bulgaria hanno scelto di astenersi perché – pur non pensandola come Orban – hanno comunque delle serie perplessità ad approvare una modifica del Patto sulla Migrazione che potrebbe vederli ricettacolo di migliaia di immigrati.

Tuttavia, per dovere di cronaca, va detto che nulla è ancora definitivo dal momento che – come scrive Mattia Bernardo Bagnoli – “Consiglio, Commissione e Parlamento devono trovare la quadra e licenziare un testo comune, che dovrà a sua volta essere approvato dall’Eurocamera e poi nuovamente dal Consiglio”.

Giorgia Meloni, in rappresentanza del Governo Italiano, si è detta piuttosto soddisfatta della clausola proposta pur essendo consapevole che ci sarà da ammorbidire la posizione del partito politico polacco di estrema destra e di ispirazione clericale “Prawo i Sprawiedliwosc” (PiS) a cui “Fratelli d’Italia” è alleata.

Sul tema dei migranti qualcosa va fatto e non è certamente pensabile che l’Italia continui ad essere il campo profughi d’Europa. Come ha più volte ribadito anche il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, vanno impedite le partenze dai Paesi di origine.

Seguiremo l’evoluzione della discussione e vi terremo informati.

 

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Articolo pubblicato il 13/06/2023