Il Museo del Ferro di Alessandria

Il Cav. Francesco Ianniello ha creato un luogo singolare che merita una maggiore visibilità


Un luogo molto particolare, sconosciuto ai più, ci viene raccontato da Fernando Ianniello figlio di Francesco, recentemente scomparso, il novantunenne ideatore di uno straordinario museo dedicato all'arte della lavorazione del ferro. 


Entrando nelle sale di Palazzo ottocentesco, meglio conosciuto come l'ex casa Lodigiani, all'angolo tra via Sant'Ubaldo e via Guasco ci lasciamo sedurre dalla ricchezza di vere opere d'arte realizzate dal Cav. Francesco Ianniello nel corso di una vita. 
La Famiglia Ianniello, originaria di Pagani in provincia di Salerno, da cinque generazioni lavora, forgia e crea oggetti che appartengono, di fatto, più al mondo dell'arte che a quello dell'artigianato.


Fernando descrive ogni pezzo con il rispetto e la commozione di chi conosce il valore non solo artistico di quelle incredibili opere che furono forgiate dalla mano di suo padre.
Ogni pezzo esposto sembra avere un'anima che lo mantiene in vita e lo collega a una collezione di ricordi persi nel tempo. Il lavoro, la fatica e la sofferenza sembrano fondersi insieme per celebrare la bellezza e la perfezione tecnica. 


Fernando mi mostra una ghigliottina funzionante, copia perfetta di quella che pose fine alla vita di molti condannati. Ci racconta i dettagli tecnici e le migliorie realizzate negli anni che portarono alla creazione di uno strumento di “ dolce morte ”, molto meno cruento di tanti altri utilizzati anche ai nostri giorni.
L'originale della ghigliottina esposta è simile a quella che venne utilizzata da Giovanni Battista Bugatti, detto Mastro Titta (Senigallia, 6 marzo 1779 – Roma, 18 giugno 1869), il boia italiano dello Stato Pontificio, noto anche in romanesco come " er boja de Roma ".
In un'altra sala troviamo un oggetto assolutamente straordinario: una colonna in ferro battuto intrecciata che conserva la capacità di flettersi.


Un  braciere dalle dimensioni gigantesche troneggia al centro di un'altra sala dove fa mostra di se stesso e della propria possanza. 
Lo stupore ci accompagna tra le descrizioni di altri oggetti come asce, pugnali, coltelli e strumenti usati in vari tipi di lavorazioni, tutti raccolti o realizzati a partire dal 1989 in quasi trent'anni di ricerca e lavoro dal Cav. Ianniello.
Il museo si articola in una sequenza di stanze a tema: La sala delle incisioni che ospita varie opere riproducenti immagini e varie forme artistiche, alcune delle quali sembrano rievocare gli antichi disegni di Giordano Bruno o simboli noti negli ambienti esoterici come il quadrato magico del SATOR .
La sala delle chiavi ripropone modelli antichi e più recenti dalle differenti forme e dimensioni.


Un corridoio dedicato alle catene presenta modelli differenti che mostrano i mille modi con i quali Ianniello è riuscito a far legare il ferro.
Una sala dedicata interamente al grande Giuseppe Verdi vede esposti lavori nei quali domina l'immaginazione ispirata alle opere del musicista di Roncole di Busseto.
La policromia, che sembrava essere assente nelle precedenti sale, esplode in un tripudio di colori nella Sala degli Scudi. Una parete vede esposte armi bianche, alabarde e picche che si inebriano delle violente tonalità cromatiche degli scudi posti di fronte a loro. 
Il Museo del Ferro di Alessandria è unico nel proprio genere ed è sicuramente il più importante e ricco d'Italia.
Una visita risulta doverosa, l'originalità degli oggetti esposti merita ulteriori approfondimenti e maggior visibilità.
Recapiti, orari e giorni d'apertura al pubblico sono descritti in calce al presente articolo.


Orari di apertura:
Lunedi 09:30-12:30 e 15:30-18:30
Martedì 09:30-12:30 e 15:30-18:30
Mercoledi  CHIUSURA
Giovedi 09:30-12:30 e 15:30-18:30
Venerdi 09:30-12:30 e 15:30-18:30
Sabato 09:30-12:30 e 15:30-18:30
Domenica 09:30-12:30 e 15:30-18:30

Indirizzo
Museo del Ferro a Alessandria
Via Guasco 142/144
15121 Alessandria

Dettagli di contatto 347 3705352

 

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Articolo pubblicato il 05/07/2023