Torino. Il sindaco Lo Russo segue la ricetta Schlein, ma sbaglia l’obiettivo

La giunta comunale ha deliberato la stangata tariffaria sui mezzi pubblici

La notizia era nell’aria da un po’ di tempo e le opposizioni avevano già assunto motivate argomentazioni contrarie. Ieri la giunta comunale ha deliberato. Il professorino Lo Russo dai primi di ottobre porterà le tariffe dei mezzi pubblici, di tram, autobus, metropolitana a due euro. Seguiranno i taxi e parcheggi pubblici sino a 2,80 euro.

Ma quel che più offende è che il nostro disistimato sindaco ammettendo implicitamente che Gtt è un carrozzone, sostiene che l’azienda resterà pubblica, e la sua maggioranza non prenderà in considerazione nessun ipotesi di privatizzazione. Segue poi la odiosa tiritera ambientalista, in quanto si annuncia che nel prossimo futuro entreranno in esercizio altri bus elettrici.

Notizia che lascerà indifferenti i torinesi che invece esigono un servizio efficiente. Segue la canea di alcune suffragette a favore dell’accanimento sulla tariffa parcheggi, per scoraggiare l’uso dell’auto privata. Considerazione che rilevano l’ignoranza e la supponenza dei nostri amministratori. Ci sono molte zone in Torino prive di collegamenti, in più non sono pochi i genitori che per conciliare lavoro e impegni famigliari, accompagnano i figli in scuole distanti dai luoghi di lavoro e usando obbligatoriamente l’auto, già si sobbarcano gli oneri del parcheggio per non poter fare altrimenti.

In più per completare il quadro ed accanirsi nei confronti degli anziani per seguire la moda del momento, viene annunciata un’ulteriore stangata verso coloro che usano i biglietti cartacei, perchè il binomio digitazione e ambiente deve obbligatoriamente prendere piede ovunque, come il prezzemolo.

Nel corso degli anni le amministrazioni comunali che si sono succedute, hanno deciso aumenti tariffari dei trasporti pubblici in svariate occasioni e si ricordano le notti infuocate in consiglio comunale contro i provvedimenti presentati dall’allora assessore democristiano Giovanni Porcellana.

Ma in quell’epoca la rete dei trasporti accompagnava l’estensione della città e l’andamento della mobilità, sino ai comuni limitrofi. Si prolungavano le linee tranviarie e si istituivano nuove linee automobilistiche. Oggi invece si riducono i percorsi, come avverrà con la linea 15 che, a causa della maggiore lunghezza dei nuovi tram, arretrerà di molto il capolinea di via Brissogne. Questi sono i fiori all’occhiello di Stefano Lo Russo!

L'allora ATM annoverava amministratori competenti che erano in grado di presentare il piano di sviluppo al servizio dei cittadini.

Oggi assistiamo alla ballata degli zombi, capaci di trastullarsi su “transizione ecologica e digitale” e senza fornire spiegazioni spendibili al cittadino.

Con l’avvento della giunta di sinistra, il board della GTT si è trasformato in lucroso parcheggio per sindacalisti decotti, da Panero a Guiati, tanto per citare i più rappresentativi, senza tralasciare i veti politici di Lo Russo che gli attuali amministratori debbono seguire alla lettera, anche a scapito del cittadino.

In queste ultime settimane la segretaria del PD, Elly Schlein ha sviluppato teorie economiche semplicistiche prive di riscontri logici e scientifici sull’urgenza dell’aumento delle tasse, finalizzata a bruciare ricchezza, ma senza badare all’efficienza della pubblica amministrazione.

Il segugio Lo Russo, un po’ a corto di cogito, la segue pedissequamente, ma si accanisce contro la parte più indifesa della popolazione.

Poiché non è mai troppo tardi per redimersi, dopo la batosta che gli ha servito, la classifica dei sindaci pubblicata su un giornale, consiglierei al prode Lo Russo di scatenare la guerra ai portoghesi con metodi già in uso in altre città. Non come succede oggi, quando viene mortificato e fatto scendere dal mezzo di trasporto il vecchietto che in alcuni casi si è dimenticato il tesserino a casa, mentre si ignora il ragazzotto un po’ abbronzato, in ossequio al terzomondismo imperante.

Caro sindaco, il doppiopesismo, come la stangata che si immola sull’altare dell’ecologia, lasciando il servizio pubblico in stato comatoso, fa incavolare l’elettorato di Torino che la prossima volta la relegherà ai giardinetti.

Intanto il tam tam con l’approntamento dei banchetti per la raccolta delle firme, è già partita da Settimo torinese, da parte del consigliere Antonio Borrini. Terremo informati i nostri lettori su ulteriori iniziative torinesi.

 

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Articolo pubblicato il 15/07/2023