Nella chiesa tardo barocca di San Gaudenzio (1), ad Ivrea (Torino), da venerdì 21 a domenica 23 luglio 2023 è in programma il “San Gaudenzio Book Festival”. L’associazione Luci di Ivrea, che organizza l’evento insieme alle Edizioni Pedrini, ha ottenuto il patrocinio della Città metropolitana di Torino e ha coinvolto nel programma numerosi autori e realtà culturali del territorio eporediese e canavesano.

Il Festival sarà inaugurato venerdì 21 luglio alle ore 20,45, con l’illustrazione del programma della manifestazione, a cui seguirà la presentazione del libro d’arte “I Barbari oggi arrivano a Ivrea” dello studioso eporediese Eugenio Pacchioli. Subito dopo, la professoressa Laura Decanale Bertoni (2) presenterà il volume “Crociate Templari Reliquie. 1071-1453 Valle d’Aosta e Canavese senza confini”, la cui prefazione è stata curata da Carlo Mario Tosco, docente di storia dell’architettura al Politecnico di Torino.

Il programma è ricco di spunti e iniziative.

Sabato 22 luglio, alle 15, l’ANGI - Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese presenterà la collana “La Civiltà di Lianzhu”; alle 15,30 il Circolo del Calamaio proporrà il volume “I Borghi del Calamaio racconti brevi”. Alle 16,30 sarà la volta di Luciana Banchelli con l’Antologia di Salvator Gotta.

Gli altri appuntamenti del pomeriggio prefestivo saranno i seguenti: alle 17 Silvia Battistello presenterà “Ivrea 1400 Guida alla Città medievale”; alle 17,30 Maurizio Pitti e il suo libro “Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”; alle 18 Danilo Alberto e “Istantanea nell'ombra”, con la partecipazione del gruppo teatrale “Voci nel frutteto” che proporrà lo spettacolo “Voci dal passato”, con l’accompagnamento musicale del progetto Canavese Factories.

In serata, alle 20,45, è in programma la presentazione della terza edizione del Premio Letterario intitolato al pittore Lorenzo Alessandri; alle 21,15 il Gruppo Narravita proporrà “Storie di vita in prima linea - I professionisti sanitari degli ospedali di Ciriè, Chivasso e Ivrea al tempo del Covid”.

Domenica 23 luglio, alle ore 15, le Edizioni Pedrini presenteranno le loro novità, insieme ad autori e disegnatori, tra i quali Tiziana Cascio, autrice delle illustrazioni di “Piemonte da gustare. Guida alla scoperta di 1000 specialità e prodotti tipici del territorio”.

Alle 15,30 sarà di scena Federico Mantegari con il suo “Il Segreto dei Trèves Custodi del Graal”; alle 16 Chantal Vuillermoz e “La montagna guaritrice”, un omaggio a Guido Gozzano nel 140° anniversario della nascita; alle 16,30 il professor Pier Franco Quaglieni con il suo “Diario italiano Figure del nostro tempo”, la cui copertina è stata disegnata da Ugo Nespolo; alle 17,15 Marina Rota con “Amalia Guglieminetti l’amore in versi con Guido Gozzano”, prefazione di Vittorio Sgarbi; alle 18,15 lo storico Gianni Oliva con il saggio “Il Purgatorio dei Vinti - La storia dei prigionieri fascisti nel campo di Coltano”.

In serata, alle 20,45, si onorerà la memoria dello storico e scrittore canavesano Piero Venesia, con la presentazione della ristampa del volume “Ibleto di Challant il Capitano”, a quarant'anni dalla prima pubblicazione.

All'interno del Festival Book si propone anche la pittura, con la mostra personale del pittore eporediese Roberto Croin.

La chiusura della manifestazione sarà affidata, alle 21,15, ad Oreste Valente, che presenterà: “Omaggio a Italo Calvino” nel centenario della nascita.

Per ulteriori informazioni si può scrivere all’indirizzo assluci@virgilio.it o chiamare il numero telefonico 393-9988875.

Doverosa qualche nota storica sul personaggio e sull'epoca. Gaudenzio, oggi santo patrono di Novara, è canavesano, nato a Ivrea in una famiglia ancora pagana. Proprio da Ivrea è iniziato il suo avvicinamento al cristianesimo, che si completa a Vercelli, accanto a Eusebio, figura carismatica e primo vescovo del Piemonte. Secondo alcuni testi, è a Vercelli che Gaudenzio diventa prete. Eusebio ha una tale stima di lui da mandarlo presto a Novara, ad aiutare il sacerdote Lorenzo, che da solo annuncia il Vangelo in un territorio del tutto pagano. Lo scontro tra fede cristiana e culti preesistenti si complica in quel periodo, anche in Italia, a causa dell’aspro dissidio tra i fedeli alla dottrina del Concilio di Nicea e i seguaci di Ario, che nega la natura divina “da sempre” di Cristo. Simpliciano, successore di Ambrogio quale Vescovo di Milano, in una geografia religiosa diversa da oggi, consacra Gaudenzio a vescovo di Novara nel 398. Lo sarà per vent’anni, fino alla morte. E, subito dopo, già si diffondono voci di prodigi da lui compiuti con la forza della preghiera.

San Gaudenzio Book Festival, a Ivrea, è anche un modo di immergersi in un lontano e affascinante Medioevo, alle origini del cristianesimo.

Note

(1) La chiesa di San Gaudenzio in Ivrea si trova sulla sponda destra della Dora Baltea,oltre il rione del Borghetto, zona un tempo campestre. Al tempo della sua costruzione, la chiesetta sorgeva solitaria su una piccola altura al di fuori dell’abitato di Ivrea; viene edificata tra il 1716 ed il 1724, sui resti della fortificazione chiamata Castelletto. La sovrintendenza sui lavori è affidata al Prevosto della Cattedrale, don Lorenzo Pinchia; la Municipalità, insieme alle generose offerte dei cittadini, provvede a finanziare il cantiere. Dieci anni dopo la costruzione del corpo centrale, vengono aggiunte la sacrestia e la stanza sovrastante. Soltanto nel 1742 inizia l’edificazione del campanile. La costruzione è sostenuta da un grande fervore popolare, testimonianza della devozione alla figura di San Gaudenzio, nato a Ivrea nel IV secolo, periodo della prima cristianizzazione del Piemonte.  Rimane ignoto l’architetto che l'ha progettata.

(2) Laura Decanale Bertoni ha pubblicato una rara ricerca su un processo al diavolo, svoltosi in Val d'Aosta, in appendice al volume Vallaise – Vallesa. Memorie di una dinastia intramontana, Pedrini Edizoni, 2020.

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