Il Sinodo Valdese "difende la mercificazione del corpo della donna attraverso la gravidanza per altri"

Parola del Senatore di "Fratelli d'Italia" Lucio Malan, Cristiano Valdese.

In quel di Torre Pellice, Torino, si è tenuto il “Sinodo Valdese 2023”. Non ne parleremmo, essendo una cosa interna ad una delle confessioni protestanti che, secondo Wikipedia, conta all’incirca 25mila persone.

Ce ne occupiamo, dunque, perché il 25 agosto “è stato approvato dall’aula sinodale un ordine del giorno in cui si esprime grande preoccupazione per politiche che negano i diritti ai bambini e alle bambine già nate” con “Gestazione per altri” (GPA) o, come è più giusto dire, con Utero in Affitto.

Come spesso accade in casa valdese “i firmatari e le firmatarie, deputati e deputate del Sinodo, dicono no alla criminalizzazione di qualsiasi forma di gestazione per altri, condannando le norme che definiscono la GPA un reato universale”.

Ilenya Goss, pastore e coordinatrice della Commissione per i problemi etici posti dalla scienza, come riporta il giornale “Riforma”, ha dichiarato: “Auspichiamo che nelle comunità vi siano sempre una maggiore conoscenza e confronto etico per andare oltre gli stereotipi e i rischi di idealizzazione della maternità, la cui ricaduta ultima è rappresentata anche da espressioni svalutanti come utero in affitto”.

Gravissime affermazioni fatte da chi dovrebbe – in quanto ministro di culto – ribadire i principi etici dettati dalla Parola di Dio e non da Elly Schlein e dal “Partito Democratico”.

Il senatore Lucio Malan, Capogruppo di “Fratelli d’Italia” a Palazzo Madama, Valdese, interpellato sul tema ha dichiarato: “Per me, valdese che prende sul serio la confessione di fede valdese del 1655, quella ufficialmente ancora in vigore, ma di fatto ignorata e trasgredita, discendente da almeno sei secoli di famiglie valdesi, è desolante, ma non sorprendente apprendere dell’ennesimo conformarsi del Sinodo Valdese alle ideologie del momento attraverso l’ordine del giorno che difende la mercificazione del corpo della donna attraverso la “gravidanza per altri”, che la trasforma in strumento di produzione di bambini che le vengono sottratti in cambio di denaro, bambini a loro volta diventati merce, vendibile per contratto, contratto che tra l’altro priva la donna della libera scelta se abortire o meno, già caposaldo del femminismo progressista”.

Parole forti e motivate da un politico che non ha mai rinnegato la sua Fede Valdese anche quando, questa, lo ha posto ai margini del partito o della società progressista, atea e laicista.

Anche per questo il senatore Malan ricorda come “proprio nella casa dei miei genitori, nel 1976, nacque un movimento di opposizione alle fughe in avanti ultra progressiste, che però all’epoca nessuno avrebbe mai immaginato giungessero agli estremi attuali”.

Come dar torto a Lucio Malan? I Valdesi, a volte, sono persino più ostili alla Bibbia degli atei, degli agnostici o di quanti hanno in odio la figura di Gesù Cristo.

A tal proposito, il Capogruppo di “Fratelli d’Italia” al Senato ha chiosato che nelle “varie processioni “Pride” si possono vedere impersonatori di Gesù con i tacchi a spillo, per non parlare di Maria sua madre, con apostoli in tenute sconce”.

Pensieri mirati se si considera che il mondo Valdese “benedice” la Lobby LGBT e tutto ciò che questa mette in campo per offendere e vilipendere chi crede in Gesù Cristo e nella Sacra Scrittura.

Sicuramente torneremo ad occuparci del tema con la consapevolezza che la Tavola Valdese farà di tutto per sponsorizzare il matrimonio egualitario per le persone dello stesso sesso, l’utero in affitto e l’adozione dei bambini alle coppie omogenitoriali.

Lucio Malan e l’attuale maggioranza di Governo avranno un bel da fare per difendere la Famiglia Tradizionale da questi abomini dal sapore sulfureo.

 

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Articolo pubblicato il 29/08/2023