L’Europa resta un bluff?

Ursula Von der Leyen oggi a Lampedusa e fioccano le polemiche sui social

Questa Europa, che in una confusione e divisione mai viste prima si accinge alle elezioni del prossimo anno, ci ripropone il muoversi in ordine sparso dei governi e dei loro politici.

Ultimo eclatante esempio la gestione dell’immigrazione che vede l’Italia isolata, a parte le ultimissime timide rassicurazioni, soprattutto da parte di Francia e Germania.

 

Riportiamo lo stralcio di un articolo di Limes del 2009, L’EUROPA RESTA UN BLUFF a firma Alfonso Desiderio, che fotografa egregiamente la situazione attuale dell’Europa: “I Paesi europei nel corso della grande crisi hanno agito in ordine sparso e l’Europa non ha avuto una sola politica e una sola voce in campo internazionale.

Inoltre le economie europee hanno perso più delle altre nel corso della crisi, soprattutto nei confronti delle economie rampanti cinese e indiana che hanno mantenuto il segno positivo nelle variazioni del prodotto interno lordo del 2009.”

Ed ancora, “Se nessuno mette ancora in discussione la leadership degli Stati Uniti, si comincia a discutere sul declassamento delle ex potenze europee che dopo la Seconda Guerra Mondiale e durante la guerra fredda avevano ottenuto importanti posizioni nell’ambito dei consessi multilaterali, dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu al Fondo Monetario Internazionale.

Ormai i singoli paesi europei sono troppo deboli per contare in questo nuovo sistema internazionale e l’Unione Europea continua a non essere un soggetto geopolitico in grado di farsi valere”.

 

Citiazioni.

Orban: "L’Ungheria non attuerà le politiche migratorie dell’UE di Bruxelles. L’Ungheria deve difendersi dal traffico di esseri umani. Non accetteremo quote obbligatorie e non costruiremo ghetti di migranti”E aggiunge:"Abbiamo importato grano ucraino perché Bruxelles diceva che se non fosse arrivato dall'Ucraina all'Africa, ci sarebbe stata la carestia. Alla fine siamo stati ingannati. Esportiamo grano dall'Ucraina, ma non arriva in Africa. E i commercianti qui in Europa, invece di comprare il nostro grano, comprano il più economico grano ucraino. I bambini africani poveri non vedono un chilo di pane da questo. Quindi c'è una frode. Ecco perché abbiamo combattuto a Bruxelles per impedire l'importazione di grano ucraino nei Paesi dell'Europa centrale. Dobbiamo combattere queste battaglie con Bruxelles ogni giorno, perché Bruxelles non prende le parti degli Stati membri e dei popoli europei, ma rappresenta interessi completamente diversi. Interessi americani".

In una recente intervista l’ex premier Monti: “Meloni guida un grande Paese dell’Ue e in questa veste le è precluso il modello adottato da Budapest e Varsavia a meno che non voglia fare gravi danni all’Italia”.

Marco Rizzo: "L’invasione dei migranti è provocata dall’Occidente imperialista in quanto predatore dell’Africa, per abbattere i salari dei lavoratori e distruggere lo stato sociale in Italia. Finta destra e finta sinistra sono due facce della stessa medaglia". 

Maurizio Belpietro: “Il leader transalpino Macron ha perso influenza in Africa e ora domina il caos. Giorgia Meloni non conti sugli alleati, il flusso si ferma con i soldi”.

il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un’intervista a Libero: “Non credo basti più l’Europa. Il tema delle migrazioni deve essere affrontato dalle Nazioni Unite. Ormai la polveriera Africa è esplosa, c’è bisogno di una cooperazione internazionale”. 

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi: “Con l’accelerazione per il raggiungimento in pochi anni di stringenti obiettivi, senza una dotazione finanziaria comune, senza fondi sovrani comuni europei, rischiamo che nei prossimi anni si spezzi il mercato unico. E' una minaccia serissima per l’Italia, il Paese della seconda manifattura europea, il cui maxidebito pubblico ci condanna in partenza a non avere neanche una frazione dei massicci aiuti di stato che Germania e Francia hanno da subito iniziato a garantire".

Il ministro Giorgetti resiste al pressing UE, in una dichiarazione di ieri rassicura circa il NO italiano alla ratifica del MES in osservanza al volere del parlamento italiano. 

Mes - Il presidente dell'Eurogruppo Pascal Donohoe: “Si noti che questa ratifica è importante non solo per l'Italia che beneficerà del backstop del Mes, ma che questa rete di sicurezza deve essere istituita per l'intera area dell'euro”. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti è ben consapevole delle aspettative dei colleghi ma questo non basterà a sciogliere un nodo che non è di tipo procedurale, ma politico.

Tony Abbott ex primo ministro australiano: “Meloni usi la Marina come la mia Australia, io scettico sull’efficacia della Ue, dare soldi ai paesi del Nordafrica? E’ inutile”.

Le storiche bugie di Ursula Von Der Leyen: “L’esercito russo sta togliendo trucioli dalle lavastoviglie e dai frigoriferi per riparare le attrezzature militari. Non hanno più semiconduttori. L’economia russa è fatta a pezzi!”. Ed intanto fioccano le polemiche sui social circa la sua odierna visita a Lampedusa: Il solito deprimente teatrino, sarà esattamente la brutta copia di quanto abbiamo già visto in Emilia dopo l'alluvione. Gli abitanti inferociti verranno allontanati e sostituiti da una claque a pagamento sullo stile del pubblico di forum.

 

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 17/09/2023