I falsari del Reich

L’Operazione Bernhard (di Alessandro Mella)

In guerra ogni mezzo per fiaccare il nemico, indebolirne la capacità di resistere, può fare la differenza e la Germania aveva sperimentato quanto accanito fosse lo spirito britannico.

Per questo si ritenne necessario tentate un’operazione ambiziosa, quasi incredibile, quale l’Operazione Bernhard finalizzata a mandare in crisi l’economia del Regno Unito attraverso l’intromissione sul mercato di migliaia e migliaia di banconote false in valuta inglese.

Le banconote da 5, 10, 20 e 50 sterline erano allora realizzate con una carta di qualità discutibile e facilmente falsificabile mentre gli uomini del Sicherheitsdienst (SD) avevano compreso l’algoritmo necessario a riprodurre la sequenza dei codici numerici delle banconote. La prima fase durò dal 1940 al 1942 poi Alfred Naujocks incontrò la disapprovazione di Reinhard Heydrich e la faccenda visse quindi un momento di crisi. Tuttavia, l’operazione fu ripresa, con il consenso di Himmler, dall’uomo che diede il nome alla stessa: il maggiore delle SS Bernhard Krüger.

Nel 1942 il Reich disponeva orribilmente della vita di milioni di persone per cui furono reclutati abili tipografi e falsificatori tra gli ebrei deportati. Gli stessi vennero costretti a prestare la loro opera nelle baracche 18 e 19 del lager di Sachsenhausen. Un lavoro mortificante quello di servire il proprio nemico, ma che, quantomeno, garantiva un trattamento più umano e meno crudele.

In parte questa valuta, riprodotta con tale perizia da rendere molto difficile riconoscere le banconote vere perfino alle autorità inglesi, entrò effettivamente in circolazione. Grande sconcerto provò la spia albanese Elyesa Bazna, detta Cicero, quando si accorse di essere stato pagato dai tedeschi con la cartamoneta stampata da Krueger. Ben 300mila, inservibili, sterline.

E forse non meno rabbia provarono i molti che furono corrotti dai nazisti con le sterline false per ottenere notizie sulla reale collocazione di Mussolini nell’estate ed autunno 1943. Informazioni che condussero all’operazione con cui Luftwaffe ed SD delle SS liberarono il duce dal Gran Sasso in Abruzzo.

Del resto, la moneta, prodotta fino al 1945, toccava livelli di perfezione incredibili ed inoltre era stata riprodotta in quantità smisurata e per circa 133 milioni di sterline.

Ma quando, nella primavera 1945, si rese necessario mettere al sicuro la struttura produttiva trasferendola, il convoglio fu attaccato da aerei alleati con gravi perdite di materiali e persone. Giunti ormai alla fine della guerra i tedeschi decisero di affondare le casse, ermetiche e metalliche, con le molte banconote residue nel lago austriaco di Toplitz. (1)

Tuttavia, nel 1959 il settimanale tedesco Stern volle avviare una campagna finalizzata al recupero delle famigerate casse che, effettivamente, emersero sul fondo del lago:

Ogni giorno partono dalle rive del piccolo lago Toplitz, nella Stiria, autocarri carichi di una strana merce: banconote false. Nella sola giornata odierna ne sono state pescate per oltre sei miliardi di lire.

Altrettante nei giorni scorsi, e molti altri miliardi ne saranno tirate a galla nei prossimi giorni. Insieme alle banconote, gli autocarri, scortati da motociclisti armati, trasportano casse piene di documenti che durante la seconda guerra mondiale avrebbero fatto la fortuna e la gloria di qualsiasi agente del controspionaggio alleato.

Dieci casse di sterline sono già state recuperate; altre cinquanta casse si trovano ancora sul fondo del lago e verranno sollevate a giorni.

Avrà così termine «la operazione Bernhard», parto della fantasia dell'onnipotente capo delle S.S naziste, Heinrich Himmler, che durante la seconda guerra mondiale, per rovinare l'economia inglese, fece stampare una quantità enorme di sterline false.

Ma ciò che interessa maggiormente i sommozzatori non sono né le banconote false ne i documenti di Himmler: essi sono alla caccia del tesoro.

Insieme alle casse di documenti e di sterline senza valore, Himmler avrebbe affondato anche due quintali d'oro fino, di provenienza ignota.

L'operazione di recupero è finanziata dalla rivista tedesca Der Stern ed è diretta da un redattore della rivista stessa, Wolfgang Loehde, di 32 anni «Vi sono altre cinquanta casse sul fondo, e il tesoro deve essere ancora laggiù. Si tratta delle riserve d'oro delle S.S. naziste», ha detto Loehde.

Mentre le sterline false vengono inviate alla Banca nazionale austriaca, dove sono bruciate alla presenza di un ispettore della Banca d'Inghilterra, i documenti sono consegnati alla polizia.

Quanto al tesoro, esso andrà in parti uguali a chi lo recupererà ed allo Stato austriaco.

Male che vadano le cose, la rivista Der Stern spera di rientrare nelle spese e assicurarsi un margine di quaranta milioni di lire di guadagno.

Albrecht Gaiswinkler, già capo della resistenza austriaca e uomo politico molto in vista, sostiene tuttavia che il tesoro non si trova nel lago ma nelle montagne vicine, nascosto in caverne. Egli ha ripetutamente chiesto l'autorizzazione del governo per procedere alle ricerche, ma finora non ha avuto fortuna. (2)

LE PRIME CASSE HANNO LASCIATO IL FONDO. Le sterline di Hitler risalgono dal lago. Le acque del Toplitz hanno già restituito circa un milione di banconote - Saranno bruciate a Vienna.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Vienna, 27 luglio.

Dalle acque profonde e limacciose del Lago Toplitz nella Stiria austriaca, sono state recuperate oggi le prime delle settanta casse contenenti sterline inglesi falsificate, che da quattordici anni vi si trovano sepolte. Sessanta pacchetti sigillati sono stati estratti dalla prima cassa, rivelando un contenuto di circa un milione in banconote di taglio da cinque sterline, imitate perfettamente da poter quasi indurre in inganno ancora oggi qualsiasi esperto non avvertito.

Uno dei più colossali affari della seconda guerra mondiale viene denunciato da queste banconote, delle quali, pur conoscendone l’esistenza non erano mai state fornite ad oggi delle prove tangibili.

Tutti i tentativi fatti per recuperare le casse che si ritenevano sul fondo del lago austriaco, erano rimasti fin qui senza risultati. Con l'impiego di macchine fotografiche speciali manovrate da uomini-rana tedeschi, muniti di moderni scafandri, sono stati finalmente fotografati alcuni giorni fa i punti sul fondo del lago dove si riteneva si trovassero le famose casse. Una draga fatta arrivare da Amburgo e azionata da esperti ha compiuto il primo recupero. Dalle acque del lago, profondo, nel quale si specchiano le pareti delle «montagne morte», verranno ora estratte poco per volta le testimonianze di quella che è stata chiamata la più grande operazione di falso monetario che la storia ricordi e che venne lanciata dai reparti speciali SS di Himmler con la sigla «operazione Bernhard».

Lo scopo che lo stato maggiore delle SS si era prefisso era di far giungere in Inghilterra centinaia di milioni di sterline false provocando un caos finanziario. La carta per la fabbricazione delle banconote, gli inchiostri, i clichés, vennero realizzati dopo lunghissimo lavoro di controlli scientifici, da parte dei tecnici tedeschi, ai quali erano stati affiancati i più noti falsari internazionali che si trovavano prigionieri nel campo di concentramento di Sachsenhausen.

La gendarmeria austriaca ha bloccato oggi tutti gli accessi alla zona, dove si stanno svolgendo i lavori di recupero. Migliaia di curiosi si trovano sulle rive del lago per vedere quello che accade. Alcuni di essi si sono tuffati nelle acque per recuperare alcuni pacchetti di banconote uscite da una delle prime casse riemerse, che si è rotta proprio mentre la gru stava deponendola a riva.

Quando tutto il denaro sarà stato recuperato, sarà dato alle fiamme a Vienna. Lo stato maggiore tedesco aveva lanciato l'«operazione Bernhard» servendosi di una tipografia speciale installata nel campo di concentramento di Sachsenhausen e facendo lavorare noti falsari che vi si trovavano prigionieri.

All'inizio del 1945 la tipografia era stata trasferita in Austria, ma nel corso dei trasferimenti il convoglio era stato vittima di un attacco aereo che aveva fatto strage di mezzi e degli uomini.

Con una parte delle sterline così fabbricate fu compensata la spia inglese Cicero, che aveva passato informazioni segrete all'ambasciata tedesca a Istanbul, retta in quel momento da Von Papen. (3)

Ma in verità di banconote ne furono ritrovate in più occasioni come quando se ne trovarono in gran numero in Alto Adige. Il che non stupisce dal momento che Bolzano e provincia furono uno dei punti d’appoggio dei criminali nazisti in fuga verso l’America Latina:

Merano, lunedì mattina. Cinque milioni di sterline false sono state trovate nell'apparato meccanico di un organo settecentesco nella chiesetta di San Valentino a Maia Bassa di Merano.

Le sterline erano parte della cosiddetta «Operazione Bernhard», voluta da Heidrich e approvata da Hitler. La guerra per le armate tedesche stava ormai volgendo al peggio e si pensò di capovolgerne le sorti gettando sul mercato inglese miliardi di sterline abilmente contraffatte che avrebbero finito per ridurre alla inflazione la Gran Bretagna.

Le sterline venivano stampate in Germania ed avevano il loro principale deposito a Castel Labers, presso Merano. La maggior parte di esse fu trasportata in Austria pochi giorni prima della fine della guerra, ma grossi quantitativi dovrebbero trovarsi ancora negli inesplorati sotterranei del castello.

È stato il caso a far scoprire i cinque milioni di sterline: alcuni sacerdoti di Merano, accompagnati da un maestro di musica e da alcuni artigiani, stavano visitando tutti gli organi delle chiese della città, essendo in corso un progetto per la costruzione di un nuovo organo. Nel loro giro sono capitati anche nella chiesetta di San Valentino, dove appunto esiste un organo settecentesco.

Essi lo hanno aperto poiché volevano determinarne la data esatta, attraverso la lettura di una targhetta che di solito si trova nell'interno del meccanismo. La targhetta non è stata trovata ma in compenso, strettamente avvolte da elastico, sono saltati fuori pacchi di banconote inglesi. Un funzionario di banca ha facilmente accertato che non solo erano fuori corso, ma erano anche false. Si trattava di una piccola parte dello stock di sterline destinate a far perdere la guerra all'Inghilterra. (4)

Comunque, non tutte le sterline finirono in cenere, anzi molte circolano ancora oggi mettendo in crisi od allietando i collezionisti secondo i rispettivi desideri. C’è chi pensa di aver trovato una rara banconota originale e si ritrova un falso nazista oppure chi desidera acquistare proprio un raro foglio prodotto dai tedeschi al tempo in cui la guerra si combatteva con il denaro… in tutti i sensi!

Alessandro Mella

NOTE

1) Si cercano in un lago austriaco i clichés delle sterline di Hitler. Un settimanale tedesco ha preso l’iniziativa di ritrovare le prove del grande falso - Una parte di quelle banconote servì a pagare la spia «Cicero». Vienna, 17 luglio (vice) Un gruppo di giornalisti e di fotocronisti appartenenti ad un diffuso settimanale tedesco, lo «Stern», ha iniziato una serie di immersioni e di esplorazioni sul fondo del lago di Toeplitz, in Austria, nella speranza di ritrovare i cliché delle sterline false che la Germania nazista aveva incominciato a stampare durante la guerra e con cui lo Stato Maggiore tedesco voleva creare allarme e difficoltà alla Gran Bretagna nella zona della sterlina e nei traffici mondiali. Come è noto, lo Stato Maggiore tedesco aveva avviato questa operazione sotto il nome di «Operation Bernhard».

Nella baracca n. 19 del campo di concentramento di Sachsenhausen un gruppo di noti falsari che vi si trovavano incarcerati aveva ricevuto l’incarico di imitare le piastre per la emissione delle banconote inglesi di diverso taglio. Un gruppo di esperti delle SS sorvegliavano lo svolgimento dei lavori. Mensilmente venivano prodotte 400 mila sterline, e agenti fidati smerciavano poi la «mercanzia» nei Paesi del vicino Oriente e nella Turchia neutrale. Una certa quantità di queste sterline fu offerta alla celebre spia inglese «Cicero», dalle cui vicende fu tratto nel dopoguerra un famoso film con James Mason. All’inizio del 1945. la «tipografia» era stata trasferita in Austria, ma nel corso del trasferimento il convoglio era stato vittima di un attacco aereo che aveva fatto strage dei mezzi e degli uomini. Comunque, quanto era rimasto del materiale era stato occultato nei laghi di Traun e di Toeplitz, al fine di sfuggire alla pressione sempre più stringente del servizi segreti e di far scomparire nel contempo le prove.

Il servizio segreto americano e quello britannico avevano cercato per anni inutilmente di venire in possesso delle piastre incise e del materiale. Ora, il settimanale «Stern» ha deciso di rintracciare il materiale, al fine di documentare una serie di articoli dal titolo «Denaro come paglia». I redattori del giornale si sono documentati sia presso Scotland Yard che presso gli uffici di informazione alleati esistenti in Austria, cosicché essi ritengono di essere sulla giusta strada. Il gruppo dei ricercatori si trova da tre giorni sulle rive del lago di Toeplitz. Sulla sponda meridionale del lago è stato segnato un rettangolo di 200 per 100 metri. Del gruppo fanno parte tre membri della cosiddetta «squadra del bombardieri di Wiesbaden», un gruppo di scopritori di mine che si era acquistato grande fama e popolarità durante la guerra. Secondo i calcoli degli organizzatori le ricerche non dovrebbero durare più di due o tre settimane. Essi si sono impegnati di consegnare gli oggetti ricuperati alle autorità austriache. che sono a loro volta impegnate a consegnarli a Scotland Yard. (Nuova Gazzetta del Popolo, 198, Anno CXII, 18 luglio 1959, p. 8).

2) La Stampa, 193, Anno XCIII, 13 agosto 1959, p 5.

3) Nuova Gazzetta del Popolo, 208, Anno CXII, 28 luglio 1959, p. 3.

4) Stampa Sera, 192, Anno XCIX, 14 agosto 1967, p 5.

 

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Articolo pubblicato il 10/10/2023