Un sereno esordio, climatico e culturale, della stagione autunnale: si è tenuta giusto ieri pomeriggio, sabato 30 settembre, nell’ex parrocchiale romanica di Condove (To), in via Cesare Battisti, con le prolusioni della vice-Sindaca Chiara Bonavero e della deputata Daniela Ruffino, l'affollata vernice d'inaugurazione della straordinaria personale di Lia Laterza Benini, che offre all'ammirazione, dal 1° al 22 ottobre, nell'evocativo allestimento antologico, curato con notevole perizia da Silvia Benini Spina e dagli Amici della Chiesa di San Rocco, in collaborazione con l'Associazione Eleval, un’ampia scelta di stupende opere originali – di vari soggetti, tecniche e formati –, tutte caratterizzate da profonda intensità poetica e eccellente efficacia esecutiva, che consentono al visitatore di compiere un affascinante viaggio – con gli occhi e con lo spirito – nella poliedrica ispirazione creativa della pittrice segusina, allieva dei maestri Calandri e Cremona, Morbelli e Sicbaldi all’Accademia Albertina, di Bruscaglia e Licata ad Urbino, per la grafica, nonché di Guido Bertello, specialmente per l'acquerello, ed affermata da tempo in Italia e all'estero (di recente, l'estate appena trascorsa, con la partecipazione a Paris Prix, al MIIT Marais, nella capitale francese); alla presentazione critica di Elena Piacentini è stato affidato il compito di illustrarne gli aspetti stilistici salienti, in una sorta di guida introduttiva alla libera fruizione ed interpretazione individuale degli spettatori che si incamminano lungo l'articolato itinerario di scoperta, esplorazione e "lettura" dell'icastico linguaggio figurativo dell'autrice, dai sussurri nostalgici delle memorie d'infanzia – richiamate da vecchi oggetti impolverati, bambole o giocattoli d'antan, carichi di commoventi echi esistenziali – ai toccanti versi lirici della meditazione matura, bagliori nell'ombra.

Intanto, scendendo dai monti a valle, verso la pianura subalpina e le coste liguri, dopo BAM 2023 (Anni Dieci: "Quando arriva Godot?"), che è in chiusura, continua ancora per un paio di settimane l'Incontro (1970-1990) di Santo Leonardo all'Atelier Bersezio, presso la CSA Farm di Marcello Corazzini, a Torino (con finissage il 14 del prossimo mese), inserito pure nell'ambito del consueto open weekend di ExhibiTo, e volge al termine (salvo proroghe) la suggestiva collettiva Simboli, segni, sogni, che Elisa Bergamino ha organizzato alla AnimArt Gallery, nel cuore storico di Genova, ottenendo un eccezionale successo di critica e pubblico.

Se "il sonno della ragione partorisce mostri" (secondo Goya), il risveglio dell'immaginazione concepisce mostre. Splendide.

(e.s.l.)