Carlo III – Un pioniere per il Regno Unito

Di Alessandro Mella

Nessuno mi toglie dalla mente l’immagine che in me si produsse quando uscì il comunicato sulle gravi condizioni di salute della regina Elisabetta II. Mi convinsi che la storia, in realtà, doveva già aver voltato pagina e che quelle righe fossero solo la preparazione alla più dolorosa e grave notizia.

Mi immaginai anche l’allora principe Carlo in viaggio, pensieroso, consapevole del peso che stava cadendo sulle sue spalle, con la mano stretta a quella della donna che aveva sempre amato nella sua difficile vita.

In quel bombardamento di pensieri ricordai anche quanto avevo scritto anni prima in risposta ad alcuni articoli di giornale. Perché purtroppo gli italiani (quelli, per intenderci, che ancora scambiano un noto ballerino ed imprenditore calcistico per il capo della Real Casa d’Italia quando abbiamo spiegato in tutte le lingue del creato che non lo è) tornavano spesso con il loro curioso mantra su un Carlo abdicante, a prescindere, a favore del figlio primogenito.

Perché?

Ragioni di popolarità, rispondevano alcuni, quasi questi fossero a Londra a sondare l’apprezzamento verso l’allora principe del Galles.

Ai più risposi che gli inglesi, a mio avviso, temevano più la memoria di Edoardo VIII che quella della compianta principessa Diana. Il che non voleva dire mancare di rispetto alla giovane principessa del Galles, ma semmai spiegare che tra due traumi l’abdicazione risultava per i britannici assai più indigesta oltre che inopportuna.

Non vi era, infatti, alcuna ragione per una simile scelta. A differenza di quanto sostenuto dai giornali italiani, che scambiano le questioni istituzionali monarchiche per mero pettegolezzo, Carlo godeva già di grande popolarità.

Un principe elegante, sobrio, non incline alle facili ostentazioni ed agli sprechi, empatico, ma soprattutto attento ai giovani ed al grande problema ambientale che tormenta le loro coscienze. Un ecologista “storico”, non certo divenuto tale per tempistico opportunismo di facciata, una figura attenta da sempre all’ambiente ed all’avvenire. Molto più moderno, Carlo, di certe cariatidi che affollano i palazzi di mezz’Europa con visioni antidiluviane.

E forse, qualche testata italica, sta iniziando a capire anche questo. Divenuto capo dello stato, re Carlo III ha subito dimostrato sagacia, spirito comunicativo, empatia e rinnovata attenzione verso i già citati temi ambientali (“Se il pianeta fosse un paziente, l'avremmo curato da tempo” disse tempo fa). Riscuotendo immediatamente consensi ed apprezzamenti rilevati anche dai più recenti sondaggi.

Duro il compito di questo sovrano che, purtroppo e per ragioni anagrafiche, difficilmente potrà regnare quanto la madre, ma cui spetta il compito di accompagnare i britannici dal ricordo di lei al futuro.

Un’impresa titanica che spaventerebbe chiunque, ma non chi è cresciuto alla dura “scuola della corona”.

Verrà il tempo per il giovane William e quando questo accadrà egli potrà ascendere ad un trono fortificato anche dall’opera del padre. Certo non mancano le insidie attorno alla corona del Regno Unito dai revisionismi, resi maggiormente inopportuni dal politicamente corretto, alle dichiarazioni ed ai piagnistei dei Sussex (che ormai hanno già annoiato oltre misura non solo gli inglesi ma perfino gli americani, con buona pace dei rari nostalgici di Cromwell) fino alle molte altre sfide del futuro.

Ma certamente resterà il lungo percorso iniziato con il coraggio in guerra di Giorgio VI, con la determinazione di Elisabetta II, con il pionierismo di Carlo III per poi proseguire con gli odierni principi del Galles quando la storia, speriamo con tutta calma, li chiamerà alle loro responsabilità.

Era scritto nei fatti, nella storia, nel corso degli eventi, che Carlo III sarebbe stato il re del terzo millennio. E la storia, si sa, non mente mai. Magari qualche sedicente storico si, quando prova a farle dire altro, ma lei sa riprendersi la parola.

E su re Carlo la storia avrà ancora molto da dire. Ma intanto: God save the King!

Alessandro Mella

 

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Articolo pubblicato il 17/10/2023