I "Sovrani in tavola" alla Reggia di Venaria (Torino)

Di Alessandro Mella

Ogni anno la Reggia sabauda di Venaria Reale ospita mostre di ogni tipo e tali da stuzzicare la fantasia di ogni genere di visitatore. Mostre capaci di offrire sempre un ottimo motivo per ritrovare il piacere di passeggiare in questo bello scrigno di storia della più antica dinastia d’Europa.

Tra le varie esposizioni di quest’anno, visitabile dal 28 settembre 2023 al 28 gennaio 2024, presso le Salle delle Arti al II piano, troviamo anche “Sovrani in tavola”.

Dice la descrizione della mostra: «Il pranzo del re è uno dei momenti che più viene alla mente, stuzzicando la nostra immaginazione, quando si pensa alla vita delle corti.

Eppure sono relativamente rare le immagini che gli artisti al servizio dei sovrani ci hanno lasciato dei pranzi reali. Attraverso una ricerca capillare, la mostra intende raccontare le tavole reali: nella loro rappresentazione e nelle loro pratiche.

Attraverso l’esposizione di dipinti, argenti, splendidi servizi di porcellana provenienti da tutte le principali corti italiane viene raccontata l’affascinante e curiosa storia dei pranzi di papi, principi e re. Una storia che mantiene un rapporto forte con tutti noi».

Il percorso inizia nel XVI e XVII secolo quando il convivio era ancora un momento non solo di gusto e piacere ma anche d’ostentazione di ricchezza e potere. La grandezza e lo sfarzo dei banchetti rivelava, in specie agli ospiti, il potere del pontefice, del re, del duca e così via.

I potenti del tempo, comunque, non disdegnavano di condividere la loro tavola anche con artisti, politici, scienziati e personalità degne di considerazione e manifestazioni di benevolenza.

Se poche furono le opere dedicate ai momenti del pasto, numerose furono invece le rappresentazioni pittoriche del cibo, della frutta e dei prodotti della tavola e nella mostra possiamo osservarne alcune davvero graziose tra le quali una natura morta con un pionieristico piatto di maccheroni.

Così efficace da far venire appetito a chi l’osserva nonché il vivo desiderio di addentarne qualcuno.

Una parte dell’esposizione prosegue dando spazio all’epoca del caffè, della cioccolata e del te i quali divennero presto una vera prerogativa delle famiglie notabili e nobili.

Cioccolatiere, servizi da te e caffè, riempiono la sala nella quale spicca il servizio che fu di Vittorio Amedeo II ed una magnifica opera pittorica dedicata al te ad Evian di Carlo Emanuele IV proveniente da una collezione britannica.

Più sobria ed austera, ci si aspetterebbe, l’epoca napoleonica dal momento che Napoleone fu sempre un consumatore frettoloso e poco amante dei banchetti.

Tuttavia, spiccano nella mostra interessanti riferimenti ai sontuosi pranzi del re di Napoli Murat, del vice-re d’Italia Eugenio e del governatore del Piemonte Camillo Borghese.

Magnifico è poi l’allestimento che mostra i servizi e le tavole dei re d’Italia al tempo del regno postunitario quando la Casa di Savoia aveva dato un contributo fondamentale alla causa italiana.

In ogni caso pare peregrino svelare ogni dettaglio di questa bella raccolta di cimeli organizzata da Andrea Merlotti, Silvia Ghisotti e Clara Goria.

Un cammino nella storia della regalità a tavola reso possibile con importanti contributi: «Un viaggio affascinante reso possibile grazie alla collaborazione con le più importanti ex-residenze reali d’Italia, dal Quirinale alle regge di Capodimonte e di Caserta, dal Palazzo Reale di Milano a Palazzo Pitti, dal Palazzo Reale di Napoli a quello di Torino. Ma molti altri sono i musei italiani ed europei che hanno prestato le loro opere».

Non resta, quindi, che consigliare vivamente la visita ai lettori!

Alessandro Mella

 

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 24/10/2023