Agenti di Polizia Penitenziaria salvano la vita a cittadini vittime di un sinistro stradale

Ottima operazione del Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti di Secondigliano.

Il nostro Paese, spesso e volentieri, usa violenza e discriminazione verso quanti indossano una divisa a servizio del Tricolore.

Quando non si adottano i poc’anzi citati comportamenti si usa – specialmente nel mainstream dell’informazione in mano alla Sinistra – non citare ciò che di buono i Servitori dello Stato fanno.

In questi giorni, in un pressoché totale silenzio, Agenti della Polizia Penitenziaria del Nucleo di Secondigliano (Napoli) hanno messo in salvo il conducente di una Fiat Cinquecento, e con lui due donne e tre bambini, coinvolti in un importante sinistro di natura stradale.

La cronaca, magistralmente narrata dalla Redazione di “Caserta News”, ci dice che gli uomini della Polizia Penitenziaria, “nel tragitto, sull’asse mediano, hanno notato una Fiat Cinquecento all’interno della quale il conducente era sanguinante e privo di conoscenza. E’ stata bloccata la carreggiata per permettere al personale di attivarsi per portare i primi soccorsi e garantire la viabilità stradale”.

Il mezzo era mal ridotto perché erano esplosi gli airbag. Gli Agenti, pertanto, hanno allertato i Carabinieriper i rilievi e le identificazioni del caso” e, nel contempo, “hanno provveduto a fermare un’auto in transito, invitando il conducente ad accompagnare le due mamme e i tre bambini in ospedale” al fine di avere certezza che non avessero riportato traumi.

Maggiori analisi sono state fatte da Vincenzo Palmieri, Segretario Regionale del Sindacato Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP), che in una nota ha scritto: “La brillante operazione di polizia stradale è stata eseguita dal personale di Polizia Penitenziaria del Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti di Secondigliano, che dimostra sempre grande responsabilità e senso del dovere non solo nell’assolvimento dei primari compiti istituzionali, ma anche quelli conferiti dalla Legge, ovvero, quelli di polizia stradale, come prevede il nuovo Codice della Strada”.

Parole precise e puntuali pronunciate da chi conosce bene il Corpo di Polizia Penitenziaria e sa quanto sia difficile per chi indossa questa divisa compiere atti esterni alle strutture detentive. Per gli italiani, infatti, i poliziotti penitenziari hanno competenza soltanto all’interno delle carceri: nulla di più falso.

E’ auspicabile, dunque, facendo eco a Vincenzo Palmieri, che il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziariariconosca al personale intervenuto eventuali note di compiacimento, encomio solenne e/o lode, previste dalle circolari che regolano la materia”.

Noi di “Civico 20 News”, come sempre facciamo, esprimiamo plauso e riconoscenza agli Agenti della Polizia Penitenziaria e a quanti, ogni giorno, servono la Patria con onore e senso del dovere.

 

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 29/10/2023