Addio malinconico al Precollinear Park di corso Gabetti e piazza Hermada, a Torino
La biblioteca pubblica di piazza Hermada appena dopo il rogo doloso

Il 4 novembre 2023 un incendio doloso ha distrutto la biblioteca a disposizione del quartiere Borgo Po

La notte del 4 novembre 2023 ha sancito la fine definitiva dell’esperimento del “Precollinear Park”, con un grave atto vandalico: l’incendio doloso degli ultimi libri della biblioteca a disposizione del quartiere, all’ex capolinea della linea tranviaria n. 3. Sarebbe inutile commentare questo gesto ignobile, meglio riassumere la storia di quello che è accaduto, negli ultimi tre anni, su un tratto di linea tranviaria dismessa da GTT.

Nel giugno 2020, subito dopo il lockdown, Torino Stratosferica inizia ad investire parte delle proprie risorse per realizzare il primo intervento di “placemaking”, trasformando l’area abbandonata in cui correva la linea 3 della metropolitana leggera in un parco urbano temporaneo, che vuole restituire alla collettività uno spazio pubblico che ha perso la sua funzione, dando vita a una striscia verde che collega quattro quartieri torinesi: Borgo Po, Madonna del Pilone, Vanchiglia e Vanchiglietta.

L’esperimento, chiamato “Precollinear Park”, si estende per 800 metri: dal corridoio centrale del ponte Regina Margherita la sua “striscia verde” arriva fino a piazza Hermada, risalendo il viale alberato di corso Gabetti. Lungo i binari è come essere su una High Line, con i piedi ben saldi per terra, in uno stile che piace ai torinesi.

Un’idea semplice per ridare vita a uno spazio inutilizzato?

Come molte trasformazioni urbane che partono “dal basso”, anche questa si è concentra su spazi marginali, spesso poco percepiti, e li ha reinterpretati dando loro un nuovo significato.

Il “Precollinear Park” si è, quindi, composto da tre parti: la striscia verde al centro del ponte Regina Margherita, il viale alberato di corso Gabetti e piazza Hermada. Corso Gabetti è la linea di confine tra Borgo Po e Madonna del Pilone, ma anche tra la Circoscrizione 7 e la 8; infine, piazza Hermada, ultima tappa prima di salire verso la collina.

La creazione del parco ha permesso di cambiare la percezione di corso Gabetti, da barriera a cerniera. Prima era un viale inaccessibile, dedicato esclusivamente al transito del tram. Per anni, da quando il capolinea è stato arretrato a corso Tortona, è stato uno spazio in disuso, negletto e sporco. Ora è un luogo accogliente e frequentato, di passaggio e aggregazione, che ha riunito le comunità dei due quartieri e attratto persone di altre parti della città grazie alla sua atmosfera piacevole e curata.

La cura dello spazio e la programmazione culturale

A partire dall’estate 2020, all’attività di manutenzione e cura del parco si è affiancata l’organizzazione di una serie di eventi culturali, con l’intenzione di fare del parco un luogo di svago e divulgazione, in particolare su temi urbani e sociali. Nei mesi primaverili ed estivi, dal 2020 alla scorsa estate, il “Precollinear Park” è diventato un luogo di socialità e cultura: incontri e dibattiti, presentazioni di libri con gli autori, lezioni di sport e yoga, musica dal vivo, eventi di quartiere, laboratori delle scuole, workshop di autocostruzione, presentazione di iniziative culturali. Il parco è stato luogo di collaborazioni con alcune realtà della città, tra cui la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il Salone del Libro, Camera / Centro Italiano per la Fotografia, il festival Fringe, Seeyousound, Soluzioni e Club To Club, Open House Torino ed altri.

La partnership con Cities4Forests

Grazie alla rigenerazione dello spazio pubblico e all’ attenzione per l’ecologia urbana che lo contraddistinguono, il “Precollinear Park” è stato scelto dall’organizzazione internazionale Cities4Forests come “test bed” per sviluppare una partnership con Torino Stratosferica e la Città di Torino, che è diventata la prima città italiana ad aderire al Partner Forest Program. L’organizzazione, che unisce 82 città nel mondo con l’obiettivo di integrare nei piani di sviluppo urbano il legno di foreste tropicali, ha donato legname proveniente da una filiera sostenibile e attenta alle condizioni delle comunità locali, per creare un nuovo spazio polifunzionale in piazza Hermada.

Con il workshop “Make Hermada Green Again”, è nata la Design Unit del “Precollinear Park”, un gruppo di studenti che ha disegnato nuovi elementi di arredo urbano e che, insieme agli esperti delle Scuole Tecniche San Carlo, ha guidato decine di volontari nella costruzione di tavoli, sedie, sgabelli, panche, portali di ingresso e “alcove” che hanno arricchito gli spazi di piazza Hermada e del ponte Regina Margherita.

Tutto questo lavoro è stato gradualmente smantellato a partire dall’estate 2023, da quando GTT avrebbe deciso (il condizionale è d’obbligo) di riportare la linea 3 in piazza Hermada. Al momento non si vede alcun lavoro di ripristino per il futuro tram, in cambio l’area verde è tornata ad essere abbandonata, con alcuni angoli usati come dormitorio, di giorno e di notte.

E il 4 novembre, come detto in apertura, si è consumato l’ultimo e triste atto di questa esperienza: un rogo di libri, come un fuoco inquisitorio, un autodafé di altri tempi che non fa pensare a nulla di buono per il futuro di questo angolo di Torino, amato da Salgari che vi saliva ad ispirarsi e dove piazza Gozzano, con un monastero urbano che ha preso il posto di una vecchia manifattura, fa respirare l’aria rarefatta del poeta crepuscolare torinese.

 

 

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Articolo pubblicato il 19/11/2023