La piaga del CEN – parte due

Negligenza emotiva infantile.

Nel proseguire con la descrizione del fenomeno conosciuto sotto il nome di Negligenza Emozionale Infantile entriamo ora nei descrittori di come, i bambini che sperimentano l'abbandono emotivo, esprimono silenziosamente il loro disagio.

Questi alcuni dei segnali sentinella di bambini che sperimentano nel loro ambiente di vita l'abbandono emotivo:

  • Mancanza di confidenza
  • Sfide relazionali
  • Difficoltà a controllare le emozioni
  • Comportamento non appropriato
  • Ritiro sociale
  • Ansia/depressione
  • Sentirsi senza speranza

Da qui possono emergere dei sintomi a lungo termine in grado di divenire veri e propri copioni comportamentali.

Durante la prima infanzia si apprende come gestire sia i propri sentimenti e lo stress ambientale. Se ciò che si prova viene usato come mezzo di ricatto e contro di noi con parole che alterano la nostra capacità di percepire noi stessi, in età adulta si rischia davvero di essere vittime delle CEN. Tale atteggiamento mentale influenzerà tutte le relazioni della vita. Compresa quella con noi stessi.

Tra gli effetti a lungo termine della negligenza emotiva infantile si possono ritrovare alcuni comportamenti critici esprimenti nel mondo delle relazioni.

Gli effetti comuni a lungo termine del CEN includono:

  • Ansia e depressione
  • Aumento del comportamento disadattivo
  • Difficoltà a identificare le proprie emozioni
  • Incapacità di avere relazioni strette
  • Maggiore rischio di dipendenza
  • Bassa autostima
  • Difficoltà ad esprimere opinioni e a difendere se stessi
  • Mancanza della capacità di essere presente e di sostenere le emozioni dei propri figli
  • Sentimenti di isolamento e di non valere la pena di essere conosciuti

 Ma si guarire, da adulti, dalla CEN?

Le abitudini e i sentimenti che indicano di essere vittime della CEN, una volta chiariti e accettati, possono essere modificati. Il primo passo è sempre la consapevolezza dell'essere un prodotto di un condizionamento ambientale del passato che, ora, non esiste più. Quindi si può uscire

Il secondo passo è quello accettare di avere forti emozioni. Fanno parte della vita e manifestandole ci si libera dal sentirsi inadeguati.

Il terzo passo è lasciare uscire il nostro io bambino e cominciare a divertirsi senza remore. Giocare di nuovo. Accettare lo scherzo e divertirsi con amici. Iniziare a prendere in giro se stessi e fare cose che diano emozioni e gioia.  

Quarto passo amarsi fino al punto di sentire i segnali inconsci che il nostro corpo ci fornisce. Chi è vittima di CEN tende a non distinguere le persone antipatiche  da quelle simpatiche.  

Quinto passo è mettere in moto una ricerca attiva di attività e relazioni che ti diano gioia.

Sesto passo è mettere dei confini tra te e gli altri. Abbi il coraggio di farlo. Otterrai maggiore forza interiore e possibilità di conoscere meglio te stesso.

La buona notizia è che grazie allo sviluppo dell'autoconsapevolezza, amplificando la comprensione dei propri sentimenti, vivendoli rischiando un po' all'inizio, ma sentendo dentro di sé il beneficio che questo comporta, si può guarire dal CEN e viver una vita colma di soddisfazioni.

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Articolo pubblicato il 27/11/2023