Sanremo (IM) - Lettera aperta al Comune di Sanremo di Giuliana Tofani Rossi

Riceviamo e pubblichiamo come consuetudine

Caro Comune di Sanremo,

 

ti scrivo a proposito di Alberto Muraglia, il famoso "vigile in mutande" che, dopo essere stato assolto da ogni imputazione dalla Corte d'Appello di Genova,  avrebbe dovuto rientrare in servizio il 1° dicembre 2023, ma, colpo di scena........  ha rassegnato le dimissioni irrevocabili.  

 

Alberto Muraglia afferma che, sarebbe felice e orgoglioso di  indossare nuovamente l'uniforme della polizia municipale, ma, avendo saputo che il  Segretario Generale del Comune di Sanremo vuole  ricorrere in Cassazione, l'ex vigile ritiene che non  vi siano le condizioni per riprendere serenamentre il lavoro.

 

Accusato di truffa e di infedele timbratura del cartellino, Alberto Muraglia  é stato assolto con fornmula piena sia in primo grado che dalla Corte d' Appello di Genova. La sentenza prevede che, oltre a  reintregare il lavoratore,  il Comune debba corrispondergli la retribuzione non percepita  e  i relativi contributi previdenziali per un importo di circa 250mila euro. Dal giornale Riviera24 si apprende che, tra i vari ricorsi e controricorsi, l'amministrazione comunale ha sborsato circa 200mila euro in parcelle legali.

 

Dopo il licenziamento il Signor Muraglia per  mantenere sé stesso e la famiglia,   si è inventato una nuova attività: "l'aggiustatutto". L'ex vigile, é persona capace ed intelligente,  esperto di lavori di falegnameria, di elettricità, di idraulica e muratura. Devo alla sua abilità l'aver evitato di comprare un armadio nuovo, perché è riuscito a riparare le magagne dell'armadio laccato che avevo in casa.

 

Caro Comune di Sanremo, secondo me hai sbagliato a  licenziare il Signor Muraglia e a ricorrere contro le sentenze che lo hanno assolto. Mi chiedo invece per quale motivo non hai denunciato chi, contravvenendo all'obbligo del segreto d'ufficio, previsto dall'art.15 del DPR N.3/1957 ha fatto avere ai giornali l'immagine del vigile in  mutande che ha arrecato danno alla città di Sanremo.  

 

E' di questi giorni la notizia che alcuni commercianti di Piazza San Siro, dove si trova la pregevole Cattredale del XII secolo, con un gruppo di volontari  hanno  fatto un flash mobbing  per segnalare al Comune la necessità di soccorrere un senzatetto alcolizzato e, ormai incapace di controllare persino i bisogni fisici.

 

Michele, così si chiama il senza tetto, si fa i propri bisogni addosso e non riuscendo a stare in piedi,  giace  a terra come se se fosse uno straccio vecchio che emana  una puzza insopportabile.   A me sembra che tu,  Comune di Sanremo, hai  il dovere di assistere  una persona che non é più in grado di badare a sé stessa. Tu,  Comune di Sanremo non puoi lasciare in strada un essere umano, sia per la sua dignità personale, sia per salvaguardare  il decoro della città.

 

A proposito di decoro, Sanremo, ad esclusione della centrale Via Matteotti,  è una città sporca e degradata, i marciapiedi sono lerci. Spesso vengono abbandonati sacchi di immondizia che  i gabbiani   aprono in cerca di cibo, spargendo il contenuto dappertutto. Sui giornali on line locali i cittadini disperati  pubblicano foto di isole ecologiche dove sono stati abbandonati materassi, mobili sfasciati e schifezze di ogni sorta. Sanremo però non era così nei tempi passati.

 

Il giorno 3 novembre u.s. al Casinò di Sanremo, nelle incantevoli "sala Privata e sala Dorata",  ha avuto luogo una bellissimna festa per celebrare il 150esimo anno dalla  nascita dell'Ing. Pietro Agosti e il Centenario della fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Imperia. Il Presidente della Famija Sanremasca Leo Pippione ha tenuto una conferenza sull’opera dell'Ing. Pietro Agosti (1873-2023)   morto in circostanze tragiche  nel 1930. Questo grande ingegnere ha realizzato, o ha collaborato alla realizzazione di quasi tutti i più prestigiosi edifici della città,  tra cui anche Palazzo Bellevue, la tua attuale sede, che fu un albergo di lusso quando Sanremo era  frequentata  delle persone più ricche e importanti di tutta l'Europa.

 

Tra il 1927 e il 1930 Pietro Agosti è stato  anche podestà  di Sanremo. In questo breve periodo ha risanato  il bilancio cittadino, ha  dotato Sanremo di strutture e strade.  Come ha riferito l'Ig. Gianni Rolando Presidente del Froil regionale, si deve a Pietro Agosti il Regio Decreto  del 1927 che permise l’apertura annuale del Casinò di Sanremo, e portò  un grande  sviluppo  turistico ed economico.

 

Caro Comune di Sanremo, non ti chiedo di compiere  miracoli, come eliminare la cementificazione selvaggia che tu stesso hai permesso,  ma ti chiedo semplicemente di spendere con oculatezza i soldi dei contribuenti e di obbligare gli abitanti a tenere con decoro la città a cominciare dalla Via che hai dedicato all'Ing. Pietro Agosti.

 

Giuliana Tofani Rossi

 

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Articolo pubblicato il 28/11/2023