Riva Trigoso - La Marina ricorda Spartaco Schergat, uno degli eroi di Alessandria ’41.

La dedica di una FREMM (Fregate Europee Multi Missione)

Un avvenimento  positivo e di particolare interesse per la nostra Marina Militare si è  svolto il 24 novembre presso lo stabilimento di Riva Trigoso del cantiere integrato navale militare: la cerimonia di varo della fregata Spartaco Schergat, dedicata ad uno degli eroi dell’azione di Alessandria nel 1941.

 

E’ la nona di una serie di 10 unità FREMM – Fregate Europee Multi Missione, commissionate a Fincantieri dalla Marina Militare Italiana nell’ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese, con il coordinamento di OCCAR, l’organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti. Madrina del varo è stata la dott.ssa Arianna Somma, nipote della Medaglia d’oro al Valor Militare Spartaco Schergat, dal quale prende il nome la nave.

L’unità proseguirà le attività di allestimento presso lo stabilimento di Muggiano, a La Spezia, e sarà consegnata nel 2025.

 

La nave Spartaco Schergat sarà caratterizzata, come le altre FREMM, da un’elevata flessibilità d’impiego e avrà la capacità di operare in tutte le situazioni tattiche. Ha una lunghezza di 144 metri, una larghezza di 19,7 metri e un dislocamento a pieno carico di circa 6.700 tonnellate. Potrà raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi con una capacità massima di circa 200 persone imbarcate.

 

Il programma FREMM, che rappresenta lo stato dell’arte della difesa italiana ed europea, nasce dall’esigenza di rinnovamento della linea delle unità della Marina Militare tra cui le classi “Lupo” e “Maestrale”, costruite da Fincantieri negli anni Settanta e Ottanta. Nel 2012 è stata consegnata Carlo Bergamini, nel 2013 Virginio Fasan, nel 2014 Carlo Margottini, nel 2015 Carabiniere, nel 2016 Alpino, nel 2017 Luigi Rizzo, nel 2018 Federico Martinengo e nel 2019 Antonio Marceglia.

 

L’occasione è stata propizia per mettere in evidenza un eroe che si è reso protagonista di un’impresa storica e militare purtroppo ultimamente molto oscurata dalla cronache e dal racconto storico.

Chi era il 2° Capo Palombaro Spartaco SCHERGAT – Medaglia d’oro al Valor Militare?

Nacque a Capodistria (Pola) il 12 luglio 1920. Volontario nella Regia Marina dal marzo 1940, ed assegnato alla categoria Palombari, al termine del corso sostenuto presso la Scuola C.R.E.M. di San Bartolomeo (La Spezia) e brevettato palombaro, a domanda, entrò nella 1^ Squadriglia M.A.S. (successivamente – giugno 1941 – denominata 10^ Flottiglia M.A.S.) quale Operatore dei mezzi speciali d’assalto.

Partecipò alle missioni di forzamento di Gibilterra del maggio e del settembre 1941 e all’impresa di Alessandria dell’alba del 19 dicembre dello stesso anno quando, 2° operatore del “maiale” condotto dal Capitano G.N. Antonio Marceglia (a cui è intitolata la FREMM n. 8), portò il carico di esplosivo sotto la corazzata inglese Queen Elizabeth che, per lo scoppio della carica, affondò in porto rimanendo a lungo fuori dal conflitto per i danni riportati.

 

Fatto prigioniero e condotto nel campo inglese n. 321 in Palestina, nell’ottobre 1944 rientrò in Patria partecipando alla guerra di liberazione nel Gruppo Mezzi d’Assalto. Congedato nel novembre 1945, fu iscritto nel Ruolo d’Onore nel grado di 2° Capo.

Motivazione conferimento M.O.V.M.

 

“Eroico combattente, fedele collaboratore del suo Ufficiale dopo averne condiviso i rischi di un tenace, pericoloso addestramento, lo seguiva nelle più ardite imprese e, animato dalla stessa ardente volontà di successo, partecipava con lui ad una spedizione di mezzi d’assalto subacquei che forzava una delle più potenti e difese basi navali avversarie, con un’azione in cui concezione operativa ed esecuzione pratica armonizzavano splendidamente col freddo coraggio e con l’abnegazione degli uomini.

Dopo aver avanzato per più miglia sott’acqua e superato difficoltà ed ostacoli di ogni genere, valido e fedele aiuto dell’Ufficiale; offesa a morte con ferma bravura, la nave attaccata, seguiva in prigionia la sorte del suo Capo, rifiutandosi costantemente di fornire al nemico qualsiasi indicazione; superbo esempio di ardimento nell’azione e di eccezionali qualità morali.”

Alessandria, 18 – 19 dicembre 1941

Onore al merito!

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Articolo pubblicato il 01/12/2023