Torino. La celebrazione della festa nazionale della Romania

La Federazione Associazioni Romene e Moldave in Piemonte esalta la “Bellezza e Unità” al Teatro Carignano

Come ogni anno il primo dicembre ricorre la festa nazionale della Romania, particolarmente sentita a Torino ed in Piemonte ove la comunità romena è numerosa e radicata da anni con esponenti impegnati in associazioni che si occupano di diversi comparti della Società, dalla Cultura e l’Arte, all’Assistenza, all’Economia ed alla Solidarietà.

La FARM (Federazione Associazioni Romene e Moldave Piemonte), quest’anno, il 4 dicembre, alla presenza del Console Generale a Torino, Dr. Cosmin Dumitrescu (foto a sinistra), ed esponenti degli enti locali piemontesi, ha organizzato un incontro nello splendido scenario del Teatro Carignano, per esaltare la storia e l’arte delle due nazioni, privilegiando l’arte come potente mezzo per promuovere la convivenza interculturale.

L'evento, simbolicamente chiamato “All’Opera Insieme“, è più di una semplice celebrazione; è un ponte tra due culture ricche e complesse – quella romena e quella italiana. È stata un'occasione per condividere e conoscere i valori, le tradizioni e la creatività artistica dell'altro.

L'evento, sostenuto dal Dipartimento per i romeni all'estero e con il patrocinio del Consolato Generale di Romania a Torino e della Città di Torino, sottolinea l'importanza della cooperazione comunitaria bilaterale tra Romania e Italia. In un momento in cui la comunità globale deve affrontare molte sfide, è essenziale riconoscere e celebrare l'unità, la diversità e la bellezza culturale come balsamo e promotore della coesione sociale e umana.

 

Serata riuscitissima che ha ben rappresentato la fusione tra musica e letteratura, due espressioni artistiche che insieme possono attestare la ricchezza culturale della Romania.

 

Nel ricordo commosso e doloroso dell'artista Ioana Maria Lupa?cu, una presenza che ha segnato la precedente edizione e che, purtroppo, ci ha lasciato prematuramente, particolarmente esaltante è stata l’esibizione di Mihai Diaonescu un giovane pianista nato a Craiova in Romania nel 1991 che sin dalla tenera età si era distinto come un virtuoso del pianoforte.

Dotato di talento ed educazione musicale di livello e vincitore di premi internazionali, il giovane Mihai ha emotivamente coinvolto il pubblico torinese con le sue esibizioni appassionate, cimentandosi sul repertorio immortale di Fryderyk Chopin, al pari di ben altre esecuzioni magistrali.

Tra gli aspetti salienti della serata, quello di aver portato alla conoscenza del pubblico torinese, pagine del repertorio rumeno, non ancora così note in Italia, quali la Mazurka di C Filsch, la Sarabanda din suita op.10 di G.Enescu ed i blli romeni di B.Bartok

E’ seguito il recital di Vlad Scolari un artista italo romeno nato a Genova che ha sviluppato una lunga e proficua attività di coinvolgimento emotivo ed artistico dei bambini, con rappresentazioni nei cortili delle case popolari di Milano.

Partendo dall’iconica letteratura popolare romena, Vlad ha intrapreso un viaggio di affabulazione comparata confrontando la narrativa romena con le fiabe di Italo Calvino.

Molto apprezzato il suo filogo culturale per i continui ed opportuni riferimenti al senso della vita.

In chiusura, in assenza della presenza fisica, per cause di maltempo, gli spettatori hanno ugualmente potuto apprezzare l’esibizione on line del gruppo Ad Libitum Vices.

L'armonia degli Ad Libitum Voices, presenza emblematica della pop opera romena e finalista dell'edizione 2017 di “X Factor”, spicca con particolare evidenzaIl quartetto, composto da Tiberius Simu, Sergiu Col?an, Vlad Morar e Cristian Ignu?a, diplomati presso la venerabile Accademia di Musica “Gheorghe Dima” di Cluj-Napoca, ha condiviso con il pubblico la propria energia e passione per la musica, attraversando con grandezza e sensibilità il repertorio classico e moderno.

I due obiettivi dell'evento – la celebrazione della Giornata Nazionale della Romania e la promozione della cultura romena all'estero – si sono intrecciati in una danza armoniosa in questa serata speciale, attraverso la collaborazione di due mondi artistici e culturali. Una danza in cui l'identità linguistica e culturale romena si fonde con l'ospitalità e l'apertura della comunità italiana, dando vita a un dialogo interculturale con risvolti profondamente positivi sia a livello individuale che comunitario.

La positiva e piacevole serata si è conclusa con la presenza sul palco dei responsabili delle 11 realtà che compongono la Farmp, impegnate ad affermare il valore dell’arte e della solidarietà, attraverso molteplici espressioni come un ponte che unisce popoli, culture e tradizioni.

 

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Articolo pubblicato il 08/12/2023