Con “Cadaveri misteriosi”, opera prima di Alessandro Rampello del 2020, la galleria di investigatori della letteratura poliziesca si arricchisce di un ulteriore personaggio: Alessandro Cassandra, dentista criminologo, esperto in esoterismo e simbologie magiche.

Il suo Watson è rappresentato da Anita Bricocco, ambiziosa giornalista, che viene ad assumere valenze di deuteragonista, a tratti con pari dignità investigativa di Alessandro.

Il racconto della vicenda non viene fatto da Anita, ma da quello che si definisce “narratore onnisciente” che proietta a tratti il lettore anche fra le forze del male e lo coinvolge nell’esecuzione di alcuni dei crudeli misfatti che costellano le 217 pagine del libro.

La trama prende avvio dalla scoperta dei cadaveri di due sindaci, quello di Pietrelcina e quello di Benevento, sulla strada diretta al santuario di Padre Pio a Piana Romana. I loro corpi sono marchiati con misteriosi simboli esoterici e gli inquirenti chiamano Alessandro Cassandra come perito per decifrarli.

Il protagonista li identifica come arcani segni massonici e questo incarico peritale comporta ben presto un suo coinvolgimento ben più partecipe e vissuto, anche per l’inizio di una relazione amorosa con la bella Anita che, oltre all’interesse giornalistico della caccia allo scoop, è a sua insaputa collegata ai fatti criminali da un misterioso, e doloroso, passato.

Ai primi due omicidi fanno seguito numerosi altri gravi crimini, organizzati da misteriose forze oscure: si dipana così una trama di fantasia - l’autore lo ribadisce più volte nel presentare il suo libro! - con ripetuti colpi di scena, che coinvolge la coppia Alessandro-Anita. Quest’ultima, disposta a tutto per capire il legame tra i cadaveri marchiati e il segreto del Santo Graal, poco alla volta viene a chiarire, e risolvere in modo liberatorio, il suo particolare legame familiare con i registi occulti del male.

La trama di fantasia è dominata, è il caso di dirlo, da due figure concrete e reali, appartenenti alla Chiesa: Padre Pio e Giordano Bruno. L’autore dimostra grande interesse per questi personaggi che chiama “le due particelle opposte di Dio” e sinteticamente descrive come “monaco malaticcio e malfermo fatto santo” e “monaco filosofo e uomo di grande cultura arso vivo”.

E qui ci sia consentita una osservazione. A nostro avviso, l’interesse per le “due particelle opposte di Dio”, ha in parte contenuto altri aspetti, tipici del poliziesco. Vediamo Cassandra esplicare le sue funzioni di detective nella parte iniziale del libro, mentre nel prosieguo degli avvenimenti appare coinvolto più dalla sua relazione amorosa con Anita, anche se dà prova di quell’interesse dominante per la verità, al di fuori e al di sopra delle leggi degli uomini, che caratterizza l’investigatore di razza, da Auguste Dupin in poi.

Abbiamo poi apprezzato il fatto che Rampello narri la vicenda amorosa secondo i canoni della modernità (Anita è separata, con una figlia, esce da un matrimonio devastante…), ma sappia riferire l’intimità dei protagonisti con sapiente discrezione.

Si ha talora l’impressione che, l’Autore abbia trattato sinteticamente gli aspetti dell’azione, come inseguimenti, fughe, scontri fisici, sparatorie, esplosioni… Gli investigatori ufficiali, poliziotti, magistrati, medici legali, sono personaggi di sfondo, puramente funzionali allo svolgersi degli avvenimenti e di molti non sono neppure indicati i nomi. Una concisione che si percepisce particolarmente nelle scene finali, quelle tradizionalmente conclusive ed esplicative.

Ma non andiamo oltre, per non spoilerare.

Alla ricerca di definizioni per “Cadaveri misteriosi”, possiamo parlare di un “giallo storico” anche se non tradizionale dove i fatti avvengono ai nostri giorni, ma portano il lettore all’approfondita conoscenza di due personaggi reali, Padre Pio e Giordano Bruno, entrambi ben incardinati nella trama e dei quali sono riportate ampie citazioni.

Rampello li ha studiati con diligente impegno, consultando opere di autorevoli storici e saggisti, elencate con puntiglio nella Note dell’Autore e Ringraziamenti che concludono il libro (p. 211).

Si percepisce il forte desiderio dell’Autore di coinvolgere i suoi lettori anche dal ricco apparato iconografico: ben 23 figure che illustrano l’alfabeto runico, l’uroboro, l’Inferno dantesco, il santuario “massonico” a San Giovanni Rotondo, le stimmate di Padre Pio, il monumento a Giordano Bruno a Campo dei Fiori, gli strumenti di tortura, Castel del Monte ad Andria, simboli esoterici e massonici e altro ancora. Sono illustrazioni che evidenziano il suo entusiasmo divulgativo nei confronti dei lettori poco versati in queste tematiche e che ci ricordano le slides congressuali della sua professione di prestigioso medico odontoiatra!

“Cadaveri misteriosi” è quindi un libro complesso, di difficile collocazione nell’ambito della letteratura poliziesca. Certamente non una lettura di puro intrattenimento, come purtroppo troppo spesso il grosso pubblico italiano considera i polizieschi, ma un prodotto di buona qualità dove l’autore manifesta con trasparenza i suoi intenti: «un romanzo di fantasia, ma pieno di tanta ricerca e di materiale su cui discutere, parlare e spero anche riflettere».

Alessandro Rampello nasce in provincia di Roma ove frequenta le scuole dell’obbligo, i boyscout e per dieci anni gioca a football nelle giovanili del Villalba di Guidonia. Finito il liceo si trasferisce a Roma, ove si laurea in Odontoiatria e in Medicina. Per circa 20 anni è interno in Chirurgia Maxillo Facciale all’Università, ove vince un Dottorato, un Master e deposita vari brevetti sui dispositivi gnatologici, pubblicando un testo atlante. Contemporaneamente si dedica a vari sport, alla bicicletta, ai viaggi per lavoro e piacere, alla pittura, all’arte, frequenta diversi corsi di lettura e scrittura, fino a scrivere questo primo romanzo, pubblicato con Self Publishing Vincente nel dicembre 2020.

Il libro “Cadaveri misteriosi” non è in distribuzione nelle librerie e può essere richiesto a questo indirizzo: https://amzn.eu/d/hLN22nn

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