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Politica
Pene pił severe per chi maltratta e uccide gli animali
L'onorevole Michela Vittoria Brambilla porta la sua proposta di legge alla Camera dei Deputati.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 26/02/2023

L’onorevole Michela Vittoria Brambilla, da sempre impegnata nella tutela e difesa degli animali, è riuscita a riunire un nutrito gruppo di colleghi, provenienti da tutte le forze politiche, per porre in campo una proposta di legge atta ad inasprire le pene per quanti maltrattano o uccidono gli animali.

Ai giornalisti, presenti presso la sala conferenze della Camera dei Deputati, l’onorevole Brambilla ha detto: “C’è ampio consenso tra le forze politiche, manifestato anche in campagna elettorale. La proposta di legge attribuisce al reato di abbandono le stesse pene del maltrattamento, che passano così da massimo un anno di carcere a cinque, e introduce nel codice penale le norme contro esche e bocconi avvelenati, oggi dettate solo da un’ordinanza ministeriale”.

Una proposta bipartisan che lascia ben sperare chi, da sempre, si spende per difendere e tutelare gli animali in difficoltà, vittime di maltrattamenti o di uccisione volontaria.

La Camera dei Deputati ha dato prova e testimonianza di fattiva collaborazione tra gruppi politici avversi e rivali che, sui temi di massima importanza, sanno “deporre le armi” per combattere assieme nella stessa trincea.

A conclusione della conferenza stampa, l’onorevole Brambilla ha dichiarato: “Dalla legislatura precedente abbiamo ricevuto in eredità la storica riforma della Costituzione, alla quale ho personalmente lavorato per tre legislature. Di qui prendiamo le mosse per affrontare alcuni problemi che richiedono soluzioni legislative. La nostra priorità è l’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide gli animali e altri interventi sul Codice Penale”.

Finalmente in Italia la politica si occupa anche degli amici a quattro zampe che, in molteplici casi, tengono a noi umani più compagnia di tanti nostri simili.

Il testo della proposta approderà nelle prossime settimane alla Camera dei Deputati per la votazione e poi andrà in Senato. I proponenti auspicano di vedere il loro testo approvato e licenziato in Gazzetta Ufficiale prima della fine dell’anno.

L’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide gli animali è sintomo di un paese civile e autenticamente democratico.

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