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I figli non sono prodotti da banco che puoi scegliere e poi magari restituire!
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pronunciato queste parole alla terza edizione degli "Stati Generali della Natalità".
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 15/05/2023

In questi giorni l’Italia si è fermata in più luoghi e a più riprese a parlare di vita, nascite, natalità e diritti dell’infanzia.

Sui vari palchi si sono alternate personalità di tutti gli schieramenti e di tutte le fazioni.

Di particolare importanza la kermesse degli “Stati Generali della Natalità”, giunta alla sua terza edizione.

In un accalorato e sentito intervento il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha detto: “Vogliamo vivere in una nazione nella quale essere padri non sia fuori moda, ma un valore socialmente riconosciuto da tutti, in cui si riscopra la bellezza di essere genitori che è una cosa bellissima, che non ti toglie niente e che ti dà tantissimo”.

Parole stravolgenti se si considera che per anni essere genitori è stato quasi visto come un impedimento all’autorealizzazione, all’affermazione sociale e lavorativa, alla libertà di movimento, svago, divertimento.

Non a caso il Presidente Meloni ha chiosato dicendo: “Vogliamo che non sia più scandaloso dire che siamo tutti nati da un uomo e una donna, che non sia un tabù dire che la natalità non è in vendita, che l’utero non si affitta e i figli non sono prodotti da banco che puoi scegliere e poi magari restituire”.

Il mondo pro-life era in visibilio. Sui social network queste parole sono rimbalzate da un profilo all’altro come una pallina da tennis, in una partita concitata. A chi ha messo al centro della propria vita e della propria esistenza la Famiglia non è sembrato vero.

Finalmente un Capo del Governo ha avuto il coraggio di schierarsi dalla parte delle famiglie e di esprimere, in modo educato ma risoluto, la sua contrarietà al mondo LGBT che – su questo tema – sta dimostrando di essere davvero insensibile.

Analizzando le parole del Presidente del Consiglio saltano agli occhi tre assunti che meritano di essere sottolineati.

Il primo è: “Siamo tutti nati da un uomo e una donna”. Sembra assurdo doverlo ribadire nel 2023 ma, a quanto pare, è necessario farlo. La Lobby LGBT vuole sovvertire il corso naturale degli eventi e far credere al prossimo che si può essere genitori anche se la biologia ne impedisce la procreazione. Ebbene, così non è. I bambini nascono dall’amore fra un uomo e una donna.

Il secondo è: “L’utero non si affitta”. In un mondo che si scandalizza per la prostituzione e che giustamente si oppone fermamente alla riduzione in schiavitù di donne costrette “al marciapiede”, non si capisce per quale motivo non ci si debba indignare dinanzi a chi paga una donna povera affinché si faccia fecondare per gestare nove mesi. Il Presidente Meloni ha già più volte chiarito che questo barbaro mezzo verrà punito come “reato universale”.

Il terzo è: “I figli non sono prodotti da banco che puoi scegliere e poi magari restituire”. La letteratura in proposito ci dice che vi sono vere e proprie cliniche che, con tanto di catalogo, offrono al ricco acquirente di poter scegliere – in pieno stile eugenetico – come vorrà che sia il suo erede. Capita anche che, una volta nato, il bambino non soddisfi a pieno il desiderio dell’acquirente. Il bambino in questione può essere rifiutato, in un certo senso “restituito”. Giorgia Meloni, in quanto mamma, ma ancor più in quanto persona di buon senso, si oppone a tutto ciò e lo fa da Presidente del Consiglio.

L’Italia è un Paese a crescita zero. Se si continua così presto non ci saranno più italiani in grado di portare avanti la cultura, le tradizioni e l’essenza stessa del nostro Paese.

Per questo motivo Giorgia Meloni, rivolgendosi a Jorge Mario Bergoglio, presente sul palco, ha detto: “Vincere l’inverno demografico, ha detto il Papa, è combattere qualcosa che va contro le nostre famiglia, la nostra Patria, contro il nostro futuro. Santità, noi amiamo le nostre famiglie, amiamo la nostra Patria, crediamo nel nostro futuro e faremo fino in fondo la nostra parte”.

Torneremo senz’altro sul tema, che come sapete seguiamo da anni, con la certezza che questi “Stati Generali della Natalità” produrranno terremoti politici, specialmente nel mondo della Sinistra.

 

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