Torna a casa De Magistris: il Tar riconsegna la poltrona al sindaco di Napoli

Luigi De Magistris vince in primo round. Il Tar all'unanimità invia gli atti alla Consulta per “non manifestata infondatezza della questione di legittimità costituzionale degli art. 10 e 11 del decreto legislativo 235”. Il presidente del Tribunale amministrativo regionale della Campania commenta così: "Posso dire solo che abbiamo fatto una fatica enorme, considerata la complessità del quesito"

La misura di Francesco Musolino basata sulla legge Severino, privava (lo scorso primo ottobre) Luigi De Magistris della carica di sindaco di Napoli, in seguito alla condanna a un anno e tre mesi riportata in primo grado per abuso di ufficio.

 

La risposta del sindaco arancione fu subito dura: “Io sono un uomo delle istituzioni – ha proseguito – e pur essendo difficile non mi farò trascinare a non avere più fiducia nello Stato e nelle istituzioni, perchè so perfettamente che ci sono donne e uomini che sapranno riparare a violazioni di legge, reati e errori. Però sottolineerò sempre che lo Stato è profondamente corrotto, il nostro Paese è intriso di corruzione: nei prossimi mesi dobbiamo alzare il livello di scontro, dobbiamo far capire che il sistema è profondamente marcio e intriso di deviazioni pericolose”.

 

Ora che il suo ricorso è stato accolto forse la sua fiducia nelle istituzioni sarà rinvigorita.

Secondo i giudici del Tar, l'applicazione retroattiva della legge Severino viola gli articoli “2, 4, 51 e 97 della Costituzione”: De Magistris venne infatti proclamato sindaco il 1 giugno 2011 e la norma riguardo l'abuso d'ufficio fu introdotta il 5 gennaio 2013.

Ora spetta alla Corte Costituzionale la decisione sulla legittimità della legge Severino, intanto impersa il dibattito sulla sua costituzionalità.

 

Ma non è la stessa legge che ha fatto decadere Berlusconi da senatore? E non aveva presentato anche lui un ricorso simile? Molti lettori attenti potrebbero porsi questo quesito.

Sì, è proprio lei. Anche Berlusconi invocò l'incostituzionalità della legge, ma in quel caso la decadenza fu decisa sulla base di articoli differenti (articoli 1 e 3) e le tesi dei suoi ricorsi furono valutati infondati. Il Tar Campania precisa inoltre che Berlusconi è stato condannato in via definitiva e a lui il provvedimento non può essere esteso.

 

Fa un po' sorridere sapere che vi è un dubbio di costituzionalità su una legge che è in vigore da due anni, ma è così che funziona: bisogna attendere che un tribunale sollevi la questione di incostituzionalità su una data materia affinché essa venga esaminata ai piani alti della piramide giudiziaria.

La maggior parte dei cittadini però, poco s'intende di tutti questi tecnicismi e trucchetti della giurisprudenza e allora, per chiarire, si può dire che la sostanza è questa senza giri di parole: De Magistris è innocente (in questo articolo spieghiamo perché http://www.bdtorino.eu/sito/articolo.php?id=13503) e l'unico modo che ha per uscire da questo turbinio di ritorsioni personali e cavilli è quello di aggrapparsi a un vizio della norma.

 

Ce l'ha fatta. Adesso Palazzo San Giacomo è in festa e si sentono risuonare grida festose, seguite da abbracci stretti come morse, perché si sa sono tutti buoni a salire sul carro del vincitore, ma chissà poi quanti son rimasti vicini per davvero al reintegrato sindaco di Napoli.

“Continuerò a fare il sindaco di strada perché dalla gente ho ricevuto affetto, amore e una solidarietà insperata dopo gli attacchi durissimi di chi voleva le mie dimissioni. Da oggi l’azione politica cambia e sarà molto più orientata sulla linea con la quale maturai il consenso nel 2011  – e prosegue – (…) questa è una città che non si piega e la mia è una vicenda surreale. Ho subito troppe ingiustizie da uomo delle istituzioni, una delle più grandi dal Csm presieduto dal Capo dello Stato”.

 

E adesso? De Magistris potrà continuare a fare il sindaco fino a che la consulta dirimerà la questione, se dichiarerà anticostituzionale la legge Severino, il sindaco rimarrà al suo posto.

Altrimenti si apriranno due opzioni: un'altra sentenza favorevole a De Magistris per  un vizio del provvedimento prefettizio o una contraria. In quest’ultimo caso, il Tar ripristinerà la sua sospensione da sindaco.

Peccato che questa decisione arriverà tra non meno di un anno e il mandato del sindaco – che nel frattempo farà ricorso in appello contro la sentenza penale che lo riguarda, il cui reato è prossimo alla prescizione –  scade nella primavera del 2016.

De Magistris condannato in “via provvisoria”, ha già vinto in via definitiva.

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Articolo pubblicato il 31/10/2014