Torino - Test diagnostico per lo screening del tumore al colon - retto

La presentazione della scoperta condotta dal professor Massimiliano Mazzone

La ricerca molecolare fa bingo al Centro di Biotecnologie molecolari dell’Università di Torino. Sono stati infatti presentati i presupposti di un test diagnostico, dal nome Monomark, per lo screening del tumore al colon-retto: basterà un semplice esame del sangue per individuarlo.

L’occasione della presentazione della scoperta, condotta dal professor Massimiliano Mazzone, un giovane ricercatore che si è formato a Torino laureandosi in Biotecnolgie Mediche e che ricevuto il prestigioso “Premio Chiara D’Onofrio”, è stata l’apertura sel seminario che si è aperto dall’1 al 3 luglio al centro di ricerca torinese ed organizzato dalla Società italiana di biofisica e biologia molecolare e da Salvatore Oliviero, Valeria Poli e Daniela Taverna, professori di Biologia molecolare presso l’Università di Torino.

Si tratta di un evento importante nel panorama della ricerca biomolecolare in Italia che porta ogni anno famosi scienziati italiani e stranieri a presentare i risultati delle loro ricerche più avanzate nel campo della genomica e dell’epigenomica.Questi argomenti costituiscono le più avanzate frontiere scientifiche, le cui scoperte hanno ormai chiaramente dimostrato di essere mature per condurre a rilevanti risultati applicativi, schiudendo nuove possibilità a livello sia di terapie innovative che di tecniche diagnostiche avanzate.

La recente scoperta del dottor Mazzone è stata appena pubblicata su Gut e pone i presupposti per una diagnosi precoce e non invasiva dei tumori al colon-retto e la cui patente è in via di acquisizione da parte di importanti case farmaceutiche.

Così descrive il professor Mazzone la sua recente scoperta. «Il nostro sistema immunitario “sente” la presenza di cellule cancerose già ad uno stadio molto precoce, e in particolare sostanze secrete dalle cellule tumorali attivano i monociti che circolano nel sangue periferico. Tramite una collaborazione tra diversi centri di ricerca e ospedalieri tra cui l’Uz di Leuven e centri di Bruxelles, Heidelberg e Roma, siamo riusciti ad analizzare un grande numero di campioni di cellule derivate da pazienti e a identificare 23 geni coinvolti in questo processo la cui specifica espressione permette di identificare individui affetti dal tumore».

Il test Monomark può diagnosticare il cancro al colon con un solo prelievo di sangue e con una specificità e sensibilità vicine al 100%.

«Il suo sviluppo permetterà di individuare i casi di tumore al colon-retto nella loro fase iniziale – prosegue il ricercatore - quando cioè la probabilità di sopravvivenza supera il 95%, contro meno del 10% se il tumore viene diagnosticato in fase avanzata. Molto più sensibile dei test attualmente in uso che si basano sul rinvenimento di sangue nelle feci, questo permetterà di sottoporre alla colonscopia, una tecnica invasiva, dolorosa e non priva di rischi, solamente gli individui risultati positivi, con notevole vantaggi sia per i pazienti che per il sistema sanitario».

 

                                                                                                   Liliana Carbone

 

 

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Articolo pubblicato il 10/07/2015